La disfagia può portare alla morte?

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La disfagia, causando malnutrizione, disidratazione e rischio di polmonite ab ingestis per aspirazione, può evolvere in gravi patologie polmonari croniche, con potenzialmente esito fatale.

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La disfagia: un disturbo insidioso che può avere conseguenze fatali

La disfagia, ovvero la difficoltà a deglutire cibi solidi o liquidi, è un disturbo spesso sottovalutato, ma che può avere conseguenze gravi, persino fatali. Non si tratta semplicemente di un fastidio passeggero, ma di una condizione che, se non diagnosticata e trattata adeguatamente, può innescare una serie di complicazioni potenzialmente letali.

Il principale pericolo della disfagia risiede nella sua capacità di compromettere l’assunzione di nutrienti e liquidi. La difficoltà a deglutire, infatti, può portare a malnutrizione e disidratazione, indebolendo progressivamente l’organismo e rendendolo più vulnerabile a infezioni e altre patologie. Un corpo debilitato dalla malnutrizione ha meno risorse per combattere le malattie e guarire, aumentando così il rischio di complicanze gravi.

Ma la disfagia non si limita a compromettere lo stato nutrizionale. Uno dei rischi più seri è rappresentato dalla polmonite ab ingestis, un’infezione polmonare causata dall’aspirazione di cibo, liquidi o saliva nelle vie respiratorie. Questo accade perché la difficoltà a deglutire impedisce la corretta chiusura delle vie aeree durante l’ingestione, favorendo il passaggio di materiale estraneo nei polmoni. La polmonite ab ingestis può essere particolarmente grave, soprattutto in soggetti già debilitati, e può evolvere in patologie polmonari croniche, come la bronchite cronica o la bronchiectasia, con conseguente riduzione della funzionalità respiratoria e peggioramento della qualità di vita.

In casi estremi, la polmonite ab ingestis, le infezioni respiratorie ricorrenti e il progressivo indebolimento dell’organismo dovuto alla malnutrizione e alla disidratazione, possono portare al decesso. Pertanto, è fondamentale non sottovalutare i sintomi della disfagia, come tosse durante o dopo i pasti, sensazione di cibo bloccato in gola, difficoltà a masticare, raucedine e perdita di peso inspiegabile.

Riconoscere tempestivamente la disfagia è cruciale per intervenire con un trattamento adeguato. Questo può includere modifiche nella dieta, esercizi di riabilitazione logopedica, strategie per facilitare la deglutizione e, in alcuni casi, interventi chirurgici o l’utilizzo di sondino nasogastrico o PEG per garantire un adeguato apporto nutrizionale.

In conclusione, la disfagia non è un semplice disturbo, ma una condizione che può avere gravi ripercussioni sulla salute e, in casi estremi, portare alla morte. La consapevolezza dei sintomi e la tempestività nella diagnosi e nel trattamento sono fondamentali per prevenire le complicanze e garantire una migliore qualità di vita.

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