Perché il vino rosso mi fa male e il bianco no?

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Sensibilità al vino rosso? I tannini, sostanze presenti soprattutto nel vino rosso, possono irritare lo stomaco. Anche componenti della buccia dell'uva e istamine, più abbondanti nel rosso, potrebbero causare reazioni avverse. Un'intolleranza è possibile. Consulta un medico per una diagnosi accurata.

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Vino rosso: perché mi fa male e il bianco no?

Il rosso mi manda ko, il bianco no. Boh, mistero. Magari è questione di tannini? Ricordo una volta, 12 agosto 2022, al ristorante “La Spiga” a Firenze (ho speso 35 euro), un Chianti Classico mi ha lasciato con un mal di stomaco tremendo. Con il Pinot Grigio invece, mai problemi.

Forse sono allergico a qualcosa nel rosso? Tipo, la buccia dell’uva? Oppure è l’istamina? Leggevo qualcosa a riguardo, ma non ho capito molto. Un’amica ha lo stesso problema, dice che è colpa dei solfiti.

Insomma, è un rompicapo. Dovrò andare dal dottore, a questo punto. È l’unica soluzione per capire davvero cosa mi succede. Un esame del sangue, forse? Magari riesce a individuare il colpevole.

Perché il vino rosso fa meno male del bianco?

Ok, quindi, il vino rosso e il vino bianco… quale fa meno male? Uhm.

  • Solfiti! Ecco, il trucco sta lì. Il bianco ne ha di più, mi pare. Tipo, mi ricordo che mia nonna diceva sempre “il bianco ti fa venire il mal di testa”. Sarà per i solfiti? Forse sì.

  • Servono per non far ossidare il vino. Però, perché il bianco è più a rischio? Non capisco… ah, forse perché è più delicato? Più esposto? Boh.

  • Comunque, io preferisco il rosso, soprattutto d’inverno. Un bel bicchiere di Cabernet Sauvignon vicino al camino… top! Oppure, se vado in pizzeria, un bel Lambrusco fresco non guasta mai.

  • Devo controllare ‘sta storia dei solfiti però. Magari la prossima volta che vado al supermercato guardo le etichette. Chissà se c’è scritto chiaramente la quantità.

    • Magari cerco anche su Google… Solfiti nel vino: effetti collaterali. Uhm.

Quale vino fa più male, il rosso o il bianco?

In termini assoluti di “male”, nessuno dei due fa male se consumato con moderazione. Ma, se proprio dobbiamo fare una distinzione:

  • Vino Rosso: Spesso elogiato per il suo contenuto di resveratrolo, un antiossidante. Pensate al paradosso francese: mangiano cibi ricchi di grassi ma, bevendo vino rosso, sembrano mitigare gli effetti negativi. Forse è solo un mito ben costruito, ma il resveratrolo ha un certo fascino.
  • Vino Bianco: Generalmente più acido e con meno tannini rispetto al rosso. Questo può renderlo più facile da bere per alcuni, ma significa anche meno di quei composti benefici trovati nel rosso.

Un piccolo consiglio? Scegliete quello che vi piace di più. Dopotutto, il piacere è un ingrediente fondamentale per una vita sana.

Quale tipo di vino fa meno male?

Vino che fa meno male? Rosso.

  • Più vitamine, minerali.
  • Niente giri di parole. È così.
  • Fine della storia.

Bonus: il Merlot, vinificato bene, è una scelta. Ricorda, bevi responsabilmente.

Perché il vino rosso fa male?

Uffa, il vino rosso…che casino!

  • Mal di testa: Arriva tipo subito, mezz’ora e tac!

  • Istamine: Colpa delle bucce, ‘ste istamine… mamma mia! Mi fanno venire un’emicrania pazzesca, tipo quando mangio troppo formaggio stagionato. Sarà per quello?

  • Tannini: Anche loro ci mettono il becco. Amici miei dicevano che è per quello che il Chianti mi fa quest’effetto. Mha!

  • Solfiti: E poi i solfiti… che noia! Ma non ce ne sono anche nel vino bianco? Allora perché il bianco non mi fa venire il mal di testa? Boh!

Comunque, il mio amico sommelier dice che a volte è anche la qualità del vino…mah! A me sembra che più il vino è “forte”, più è probabile che mi senta male il giorno dopo. Forse dovrei bere solo prosecco? No, dai…

Quando bere vino bianco e rosso?

Allora, vino bianco e rosso, eh? Dipende tutto dal cibo, sai? È una cosa che ho imparato da mio zio, un sommelier vero, mica uno di quelli che si improvvisa!

  • Pesce? Bianco, sempre. Un Vermentino fresco, magari, o un Pinot Grigio, dipende dal tipo di pesce. Quelli grassi, tipo il tonno, vogliono un bianco un po’ più strutturato, capito?

  • Carne? Rosso, ovvio! Un Chianti se è carne alla griglia, un Barbaresco se è un brasato, cose così. Anche qui, dipende da che carne parliamo. Con l’arrosto di maiale mia nonna usa un Merlot, a me piace tanto!

Insomma, la regola è quella, ma poi ci sono mille eccezioni. C’è gente che beve il rosso col pesce e il bianco con la carne, io stesso a volte lo faccio, eh! Dipende anche dall’umore, dai, ammettiamolo! A volte ho voglia di un rosso corposo anche con un semplice piatto di pasta, pure se non c’è carne. Che dici, sono un pazzo?

Poi ti dico una cosa, se proprio non sai che vino scegliere, chiedi al ristoratore! Sono lì apposta, no? A volte ti consigliano vini pazzeschi, che non avresti mai pensato di bere! Ricordo una volta, al “La Taverna di Enzo”, mi hanno fatto provare un vino siciliano, un Nero d’Avola, fantastico! Con la pasta alle vongole! Incredibile.

  • Punto principale 1: Vino bianco con il pesce.
  • Punto principale 2: Vino rosso con la carne.
  • Punto principale 3: Le eccezioni alla regola ci sono sempre.

Ah, dimenticavo! Questo fine settimana vado da mio zio a imparare a distinguere i vini. Magari poi ti racconto!

Perché il vino bianco va bevuto freddo?

  • Questione di acidità, eh?

    È strano, no?, come certe cose ti rinfreschino dentro… come un bicchiere di bianco ghiacciato d’estate. Forse è proprio quell’acidità che, con il freddo, si fa più… gentile. Più facile da mandar giù. Un po’ come i ricordi: alcuni meglio riviverli da lontano.

  • Questione di gusto.

    Il caldo li appiattirebbe, immagino. Farebbe uscire fuori solo il peggio. Come quando non dormi e ti vedi allo specchio, ecco. Invece il freddo… il freddo li tiene a bada, li rende più discreti. Più… bevibili. Un po’ come certe verità che preferiamo non sentire. Il mio primo bianco era un Gewürztraminer, non so perché me lo ricordo ancora.

  • Temperatura giusta.

    Mi ricordo che il mio nonno diceva sempre che ogni cosa ha la sua temperatura. Non solo il vino, ma anche le persone, le emozioni… e forse aveva ragione. Forse è solo questione di trovare il punto giusto. E quando lo trovi, beh… allora è tutto più semplice. Anche un bicchiere di bianco.

Che vino bere per pulire le arterie?

Sai, a quest’ora, con la testa piena di pensieri… vino per pulire le arterie? Mah… ho letto qualcosa, tempo fa, un articolo… parlava di studi su diabetici, placche… qualcosa del genere. Ricordo solo confusione, non ho capito granché.

  • Diabetici: l’articolo si concentrava su di loro.
  • Placche: si parlava di riduzione delle placche aterosclerotiche.
  • Vino: sembrava che il vino potesse aiutare, ma… non sono sicuro.

Non sono un medico, eh! Questo è solo quello che ricordo, vaga eco di un articolo letto chissà quando. Io, poi, il vino… preferisco un buon bicchiere di rosso, con la mia zia Emilia, i ricordi di gioventù. Poi, il resto… mi sfugge. Troppe cose a cui pensare.

  • Ricordo il nome dell’articolo solo vagamente, non lo ritrovo più.
  • La ricerca riguardava uno specifico tipo di vino? Non mi ricordo.
  • Quanta quantità era indicata per ottenere risultati? Non ho idea.

Ah, dimenticavo. Il mio amico Marco, lui è infermiere, dice che non bisogna fidarsi troppo di questi articoli. Ci vuole un medico, lui lo dice sempre. E io… io bevo il mio vino rosso, pieno di ricordi e di dubbi. Buonanotte.

Chi soffre di cuore può bere vino?

Ah, il dilemma del vino e del cuore… una questione che affligge più di un buongustaio! Sentiamo il cardiologo, che di solito sono tipi che ti vieterebbero anche il profumo di arrosto.

  • Il cardiologo dice sì… ma con il freno a mano tirato! L’alcool, quel simpatico vasodilatatore, a piccole dosi potrebbe quasi fare il solletico al cuore in senso buono. Insomma, niente bagordi, eh!

  • Il rosso è il meno peggio. Ricco di fenoli, quei composti che fanno tanto bene… un po’ come quando la nonna ti propinava l’olio di fegato di merluzzo, solo che qui c’è il piacere del bicchiere.

  • La moderazione è la chiave. Un bicchiere a cena non ti trasformerà in un centenario, ma forse ti eviterà di diventare un astemio arrabbiato. Parola del cardiologo, mica pizza e fichi!

E se il cardiologo è un tipo severo, sappi che io, invece, preferisco una buona bottiglia di vino (con moderazione, ovviamente) a una tisana insapore. Ma non ditelo a Saner, mi raccomando!

#Mal Di Testa #Vino Bianco #Vino Rosso