Quando la demenza porta alla morte?

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Il declino cognitivo causato dalla demenza ha una durata variabile, influenzata dalla specifica patologia. LAlzheimer, ad esempio, progredisce tipicamente in 7-10 anni fino a compromettere completamente le funzioni cognitive, portando poi al decesso.

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La demenza: un viaggio verso la fine, con tappe e tempi diversi.

La demenza non è una malattia a sé stante, ma un termine ombrello che racchiude diverse patologie neurodegenerative, accomunate da un progressivo declino delle funzioni cognitive. Questo declino, che intacca memoria, linguaggio, capacità di ragionamento e autonomia, conduce inevitabilmente ad uno stadio avanzato in cui la persona non è più in grado di badare a se stessa e diventa totalmente dipendente dalle cure altrui. Ma quando la demenza porta alla morte? La risposta non è univoca, poiché la durata del percorso è influenzata da diversi fattori.

Il tipo di demenza è un elemento cruciale. Come accennato, l’Alzheimer, la forma più comune, ha un decorso che tipicamente si estende dai 7 ai 10 anni dalla diagnosi alla fase terminale. Tuttavia, questa è una media, e la progressione può essere più rapida o più lenta a seconda delle caratteristiche individuali, della presenza di altre patologie e della risposta alle terapie. Altre forme di demenza, come la demenza vascolare, legata a problemi circolatori cerebrali, possono avere un andamento più fluttuante, con periodi di stabilità intervallati da improvvisi peggioramenti. La demenza frontotemporale, che colpisce aree cerebrali diverse, può avere un decorso più rapido e aggressivo.

Oltre alla specifica patologia, anche l’età di insorgenza, lo stato di salute generale e la presenza di comorbidità, come diabete, malattie cardiovascolari o ipertensione, influenzano la velocità di progressione della demenza e, di conseguenza, l’aspettativa di vita. Un individuo più giovane e in buona salute generale potrebbe vivere più a lungo con la demenza rispetto a una persona anziana e fragile.

È importante sottolineare che la demenza in sé non è la causa diretta del decesso. Nelle fasi avanzate, la perdita di autonomia e le compromissioni cognitive rendono la persona più vulnerabile a infezioni, come la polmonite, o a complicazioni come la disidratazione e la malnutrizione, che possono poi risultare fatali. Inoltre, le difficoltà di deglutizione aumentano il rischio di soffocamento.

In conclusione, il percorso della demenza è un viaggio individuale, con tappe e tempi diversi. Non è possibile predire con esattezza quanto tempo una persona vivrà dopo la diagnosi, ma la conoscenza della specifica patologia, delle condizioni generali di salute e l’accesso a cure palliative adeguate possono contribuire a migliorare la qualità della vita del paziente e dei suoi familiari durante questo difficile percorso.