Quando si corre è meglio respirare con il naso o con la bocca?

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Respirare con il naso durante la corsa favorisce un migliore apporto di ossigeno ai muscoli, grazie al rilascio di monossido di azoto, rispetto alla respirazione orale. Questo processo contribuisce a migliorare la performance e la resistenza durante lesercizio.
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Respirare con il naso o con la bocca durante la corsa: quale strategia è la migliore?

La scelta tra respirazione nasale e orale durante la corsa è un dilemma che affligge molti runner, spesso senza una risposta inequivocabile. L’intuizione, spesso basata su sensazioni personali, non sempre corrisponde alla realtà fisiologica. Sebbene la respirazione orale possa sembrare più efficace per l’apporto di aria durante l’attività fisica intensa, la respirazione nasale, in realtà, offre vantaggi significativi, soprattutto a livello di efficienza e performance.

La respirazione nasale, durante la corsa come in altre attività fisiche, è caratterizzata da un prezioso filtro. Il velo di mucosa nasale, ricca di vasi sanguigni, provvede a riscaldare e umidificare l’aria inspirata, proteggendo le vie respiratorie inferiori da irritazioni e disidratazione. Questo processo fondamentale è, però, spesso sottovalutato. Ma il beneficio principale risiede nel rilascio di monossido di azoto (NO). Questo gas, prodotto naturalmente nel rivestimento nasale, è un potente vasodilatatore, migliorando l’afflusso di sangue ai muscoli. Un maggiore apporto di ossigeno, dunque, è la conseguenza diretta di questa azione.

Contrariamente a quanto spesso si pensa, la respirazione orale, sebbene capace di aumentare la quantità d’aria inalata in breve tempo, non offre la stessa efficacia nell’ossigeno-trasporto ai muscoli. La mancanza del filtro nasale espone le vie respiratorie a un maggior rischio di irritazioni, mentre la minore umidificazione dell’aria può creare disagio e disidratazione. L’apporto di ossigeno, pur quantitativamente maggiore, risulta meno efficace, perché la capacità di assimilazione a livello muscolare è più limitata.

La performance, di conseguenza, ne risente. La respirazione nasale, ottimizzando l’apporto di ossigeno, favorisce una migliore efficienza muscolare, contribuendo a prolungare l’esercizio fisico e a sostenere la resistenza. Questo è particolarmente rilevante durante allenamenti di lunga durata o corse a ritmo sostenuto. La corretta respirazione gioca quindi un ruolo fondamentale, sia nella prevenzione di problemi respiratori, sia nel mantenimento di un’ottimale performance.

Quindi, la risposta alla domanda iniziale è chiara: in generale, la respirazione nasale è preferibile durante la corsa. Tuttavia, è fondamentale trovare il proprio equilibrio respiratorio. In situazioni di sforzo massimale o in condizioni ambientali sfavorevoli, come temperature estreme, la respirazione orale può risultare necessaria per compensare. L’importante è sviluppare una consapevolezza del proprio corpo, adattando la respirazione al proprio grado di sforzo. La ricerca del proprio ritmo respiratorio ottimale è un fattore chiave per un’esperienza di corsa più efficiente e soddisfacente.