Quando si corre si deve respirare con il naso.?

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La respirazione nasale durante la corsa può essere vantaggiosa, soprattutto per chi soffre di asma, poiché il naso filtra e riscalda laria inspirata, riducendo lirritazione polmonare. Si teorizza inoltre che migliori lossigenazione dei muscoli rispetto alla respirazione attraverso la bocca.

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Respirare con il Naso Correndo: Mito o Realtà? Un Approfondimento

La respirazione è fondamentale per qualsiasi attività fisica, e la corsa non fa eccezione. Ma quale metodo è più efficace: respirare con il naso, con la bocca, o con entrambi? La credenza popolare che “quando si corre si deve respirare con il naso” merita un’analisi più approfondita.

Tradizionalmente, si è sempre consigliato di respirare con il naso durante l’attività fisica leggera, e questa pratica ha i suoi meriti. Il naso, infatti, funge da filtro naturale, intrappolando polvere, pollini e altri agenti irritanti presenti nell’aria. Questo è particolarmente importante per chi soffre di asma o di allergie, in quanto l’aria filtrata e riscaldata dal naso riduce significativamente l’irritazione delle vie aeree e dei polmoni, prevenendo attacchi e migliorando la tolleranza all’esercizio.

Oltre alla filtrazione, il naso umidifica l’aria inspirata, un altro fattore cruciale per la salute respiratoria. L’aria secca, soprattutto durante i mesi invernali o in ambienti aridi, può seccare le membrane mucose dei polmoni, rendendoli più vulnerabili alle infezioni e aumentando la sensazione di affanno.

Una teoria meno consolidata, ma comunque degna di nota, suggerisce che la respirazione nasale possa migliorare l’ossigenazione dei muscoli. Questo si basa sull’idea che la respirazione nasale stimoli la produzione di ossido nitrico, una molecola che dilata i vasi sanguigni, facilitando il trasporto dell’ossigeno ai tessuti. Tuttavia, la portata di questo effetto e la sua rilevanza durante la corsa intensa sono ancora oggetto di ricerca e dibattito.

Ma cosa succede quando l’intensità dell’esercizio aumenta?

Quando la corsa si fa più impegnativa, il fabbisogno di ossigeno del corpo aumenta drasticamente. In questi casi, respirare esclusivamente con il naso potrebbe non essere sufficiente a fornire l’aria necessaria. La respirazione orale, infatti, permette di introdurre una quantità di aria significativamente maggiore rispetto alla respirazione nasale, compensando così l’aumento della richiesta metabolica.

Quindi, qual è la risposta giusta?

La realtà è che non esiste una risposta univoca. La respirazione ideale durante la corsa dipende da diversi fattori, tra cui:

  • L’intensità dell’esercizio: Durante la corsa lenta e facile, la respirazione nasale può essere sufficiente e offrire i benefici descritti. Con l’aumentare dell’intensità, è probabile che si renda necessaria una combinazione di respirazione nasale e orale.
  • Le condizioni ambientali: In ambienti freddi o secchi, la respirazione nasale può essere particolarmente vantaggiosa per riscaldare e umidificare l’aria.
  • La fisiologia individuale: Alcune persone, a causa della conformazione del naso o di altre condizioni, potrebbero trovare difficile respirare esclusivamente con il naso durante la corsa.
  • L’esperienza e l’abitudine: Alcuni runner si sono allenati per respirare prevalentemente con il naso, anche durante sforzi intensi.

In conclusione, la respirazione nasale durante la corsa ha indubbi vantaggi, soprattutto per la filtrazione e il riscaldamento dell’aria. Tuttavia, quando l’intensità aumenta, è fondamentale ascoltare il proprio corpo e adattare la respirazione alle proprie esigenze. Non esiste una “regola” assoluta, ma piuttosto un approccio flessibile che tenga conto delle diverse variabili in gioco. Sperimentare e trovare il proprio ritmo respiratorio ottimale è la chiave per correre in modo efficiente e confortevole.