Quando si ha la glicemia alta si ha sonno.?
Sonnolenza e stanchezza sono spesso associate allipoglicemia, ovvero a bassi livelli di zucchero nel sangue, e non alliperglicemia. Se avverti spossatezza, è importante verificare la glicemia per escludere un calo glicemico.
Glicemia Alta e Sonno: Un Legame Meno Diretto di Quanto si Pensi
È un luogo comune pensare che la glicemia alta porti automaticamente sonnolenza. La sensazione di stanchezza e la voglia di dormire vengono spesso attribuite a livelli elevati di zucchero nel sangue, ma la realtà è un po’ più complessa e merita un’analisi più approfondita.
Sebbene l’ipoglicemia, ovvero la condizione di bassi livelli di zucchero nel sangue, sia notoriamente associata a sintomi come sonnolenza, vertigini e debolezza, l’iperglicemia, ovvero l’alto livello di zucchero nel sangue, non provoca direttamente sonno nella stessa misura. L’associazione tra iperglicemia e stanchezza è più sfumata e legata a processi metabolici indiretti.
Perché l’ipoglicemia causa sonnolenza più facilmente?
Quando i livelli di zucchero nel sangue scendono drasticamente, il cervello, che dipende quasi esclusivamente dal glucosio per funzionare correttamente, non riceve l’energia necessaria. Questo deficit energetico si traduce rapidamente in sintomi neurologici come confusione, difficoltà di concentrazione, irritabilità e, appunto, sonnolenza. In pratica, il corpo “spegne” le funzioni non essenziali per conservare energia, e il sonno diventa una reazione istintiva.
L’iperglicemia e la sua complessa influenza sulla stanchezza:
Diversamente dall’ipoglicemia, l’iperglicemia non provoca un immediato e diretto calo di energia cerebrale. Tuttavia, un’iperglicemia cronica, ovvero un elevato livello di zucchero nel sangue persistente nel tempo, può indurre una sensazione di stanchezza attraverso diversi meccanismi:
- Resistenza all’insulina: L’iperglicemia prolungata può portare all’insulino-resistenza, una condizione in cui le cellule diventano meno sensibili all’azione dell’insulina, l’ormone responsabile di trasportare il glucosio dal sangue alle cellule. Questo significa che, nonostante l’alto livello di zucchero nel sangue, le cellule non riescono ad utilizzarlo efficientemente per produrre energia, portando a una sensazione di spossatezza.
- Disidratazione: L’iperglicemia può causare disidratazione, poiché i reni cercano di eliminare l’eccesso di glucosio attraverso l’urina. La disidratazione, a sua volta, può provocare stanchezza e debolezza.
- Infiammazione: L’iperglicemia cronica è associata a uno stato di infiammazione sistemica di basso grado, che può contribuire alla sensazione di stanchezza e malessere generale.
- Comorbidità: L’iperglicemia è spesso legata a condizioni mediche come il diabete di tipo 2, che a loro volta possono causare stanchezza come sintomo secondario.
Cosa fare in caso di stanchezza inspiegabile:
Se si avverte una stanchezza persistente e inspiegabile, è fondamentale consultare un medico. La causa potrebbe essere una fluttuazione dei livelli di zucchero nel sangue (sia iperglicemia che ipoglicemia), ma è importante escludere altre possibili cause, come anemia, problemi alla tiroide o disturbi del sonno.
Il medico potrà prescrivere esami del sangue, tra cui la misurazione della glicemia a digiuno e l’emoglobina glicata (HbA1c), per valutare i livelli di zucchero nel sangue nel tempo.
In conclusione:
Sebbene la sonnolenza sia un sintomo più comunemente associato all’ipoglicemia, l’iperglicemia, soprattutto se cronica, può contribuire alla sensazione di stanchezza attraverso meccanismi indiretti legati all’insulino-resistenza, alla disidratazione e all’infiammazione. Ascoltare il proprio corpo e consultare un medico in caso di stanchezza persistente è fondamentale per identificare la causa sottostante e ricevere il trattamento adeguato. Non dare per scontato che la sonnolenza sia sempre e solo legata a un calo glicemico.
#Diabete#Glicemia Alta#SonnoCommento alla risposta:
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