Cosa fa stringere la pupilla?

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La contrazione del muscolo irideo circolare, disposto ad anelli concentrici attorno alla pupilla, ne riduce il diametro. Questo processo, detto miosi, è controllato dal sistema nervoso parasimpatico.

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Il Segreto Dietro la Pupilla Stretta: Un’Esplorazione della Miosi

La pupilla, quella piccola finestra scura al centro del nostro occhio, non è una mera apertura statica. Al contrario, è un diaframma dinamico, capace di adattarsi costantemente all’ambiente circostante. Questa danza di espansione e contrazione è fondamentale per una visione nitida e confortevole. Ma cosa precisamente spinge la pupilla a restringersi, fenomeno noto come miosi?

La risposta risiede in un muscolo cruciale: il muscolo irideo circolare. Immaginate anelli concentrici, delicati fili di tessuto muscolare disposti attorno alla pupilla. Quando questo muscolo si contrae, come una borsa che si stringe attorno al collo, il diametro pupillare si riduce. In altre parole, la pupilla si fa più piccola.

Questo meccanismo, apparentemente semplice, è orchestrato da un sistema molto più complesso: il sistema nervoso parasimpatico. Questo ramo del sistema nervoso autonomo è spesso definito il “sistema del riposo e della digestione”, poiché governa funzioni corporee associate al rilassamento e alla conservazione dell’energia. E proprio qui si cela la chiave per comprendere la miosi.

Quando il sistema nervoso parasimpatico è attivato, rilascia un neurotrasmettitore chiamato acetilcolina. Questa sostanza chimica agisce come un messaggero, legandosi ai recettori presenti sulle cellule muscolari del muscolo irideo circolare. Questa interazione innesca una cascata di eventi che culminano nella contrazione del muscolo e, di conseguenza, nella miosi.

Ma cosa attiva, a sua volta, il sistema nervoso parasimpatico? Diversi fattori possono innescare questa risposta, tra cui:

  • Luminosità intensa: Forse la causa più comune di miosi è l’esposizione a una luce forte. Restringendo la pupilla, l’occhio limita la quantità di luce che raggiunge la retina, proteggendola dai danni e migliorando la nitidezza dell’immagine.
  • Messa a fuoco da vicino: Quando ci concentriamo su un oggetto vicino, il sistema nervoso parasimpatico si attiva per favorire l’accomodazione, ovvero la capacità dell’occhio di mettere a fuoco a diverse distanze. La miosi contribuisce a questo processo, aumentando la profondità di campo e riducendo l’aberrazione sferica.
  • Farmaci: Alcuni farmaci, come gli oppiacei e alcuni farmaci per il glaucoma, possono stimolare il sistema nervoso parasimpatico e causare miosi come effetto collaterale.
  • Invecchiamento: Con l’età, la capacità del muscolo irideo di dilatarsi diminuisce, portando a una pupilla mediamente più piccola.
  • Alcune condizioni mediche: In rari casi, la miosi può essere sintomo di alcune condizioni mediche, come la sindrome di Horner o l’uveite.

In conclusione, la miosi è un processo affascinante e multifattoriale, strettamente legato all’attività del sistema nervoso parasimpatico. La contrazione del muscolo irideo circolare, innescata da una varietà di stimoli, è un meccanismo essenziale per proteggere la retina, migliorare la visione da vicino e adattarsi alle mutevoli condizioni ambientali. Sebbene spesso sia una risposta fisiologica normale, è importante essere consapevoli delle possibili cause di miosi e consultare un medico se si notano cambiamenti improvvisi o inspiegabili nella dimensione delle proprie pupille. Questo ci ricorda come, anche un dettaglio apparentemente insignificante come la dimensione della pupilla, possa rivelare molto sulla complessa e meravigliosa interazione tra il nostro corpo e il mondo che ci circonda.

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