Qual è il significato di Acqua Bianca?

Acqua bianca… chissà perché mi fa pensare a qualcosa di puro, di essenziale. Come l’acqua del rubinetto di casa mia, quella che bevo ogni mattina appena sveglia. Fresca, limpida. Non ci faccio nemmeno più caso, è così scontata. Ma cos’è davvero “acqua bianca”?

Mi viene in mente quella volta che ero in montagna, un torrente impetuoso, bianco di schiuma. Era acqua bianca anche quella? Forse sì, in un certo senso. Ho letto da qualche parte – non ricordo dove, forse online – che “acqua bianca” può essere un sacco di cose diverse. L’acqua in bottiglia, per esempio. Quella che compro al supermercato quando vado di fretta. O l’acqua delle fontane, quelle che trovi in città, con i bambini che ci giocano intorno d’estate. Ricordo quella vicino a casa dei miei nonni… quanti pomeriggi passati lì!

Poi, c’è anche l’acqua che usano per lavare le strade, quella che spara fuori dalle idropulitrici, tutta schiumosa e potente. Non è certo la stessa che bevo io, ma è sempre “acqua bianca”, no? E la pioggia? Quella che scende a dirotto e lava via tutto? Anche quella…

Insomma, “acqua bianca” non è poi così preciso come termine. È un po’ un contenitore, ci sta dentro un mondo. Non è come dire “acqua minerale” o “acqua di sorgente”. È più… generico. Come se comprendesse tutte le acque che non hanno… che non hanno un’altra definizione più specifica. Un po’ strano, se ci pensi. Forse ho capito male io, eh. Ma mi sembra così. Tipo, se uno dice “acqua bianca” non sai mai precisamente a cosa si riferisce. Devi chiedere: “Che tipo di acqua bianca?”. Giusto? O sbaglio? Boh…