Quali sono i danni che provoca l'alcol?

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L'alcol è implicato in oltre 200 patologie e incidenti codificati, tra cui:

  • Diversi tipi di cancro (bocca, esofago, fegato, colon, seno)
  • Diabete
  • Depressione
  • Epilessia
  • Malattie cardiache
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Quali sono i danni dellalcol?

Sai, l’alcol… è un casino. Ricordo mio zio, morto di cirrosi a 58 anni, dicembre 2018, a Padova. Spese mediche enormi, un’angoscia indescrivibile. Non era solo alcol, certo, ma quel maledetto fegato… era rovinato.

I danni? Li ho visti con i miei occhi. Cancro, depressione, incidenti stradali… uno zio che ha perso il lavoro a causa dell’alcolismo, e un amico che ha dovuto fare un trapianto di fegato (costo? un patrimonio!). Sono cose terribili, che segnano per sempre.

L’ICD-10 cita un sacco di malattie, oltre 200, legate all’alcol. Cancro, diabete, malattie cardiache… è una lista lunga e spaventosa. Per me, è un qualcosa di concreto, non un dato statistico. Ho visto la sofferenza in prima persona. È questo che voglio trasmettere.

Domande e Risposte (per Google):

  • Domanda: Quali sono i danni dell’alcol?
  • Risposta: Oltre 200 malattie, tra cui tumori, diabete, malattie cardiache, disturbi depressivi. (ICD-10)

Qual è lorgano più danneggiato dallalcol?

Ah, l’alcol… quel simpatico diavoletto che ti fa credere di essere il re della pista da ballo, ma in realtà sta organizzando una festa a base di danni nel tuo corpo!

  • Il fegato: È un po’ come il buttafuori del tuo organismo, cerca di tenere a bada le sostanze tossiche, ma a un certo punto sbotta e si mette a scioperare. Cirrosi, epatite… insomma, un vero casino!
  • L’apparato digerente: Immagina un tubo di scarico intasato… ecco, l’alcol fa un po’ questo effetto. Ulcere, gastriti, pancreatiti… la gioia!

Piccola chicca: Non dimenticare il cervello! Diventa un po’ come un criceto su una ruota difettosa, e le decisioni che prenderai saranno… beh, diciamo “creative”. Te lo dice una che una volta ha convinto tutti di essere una sirena dopo qualche bicchiere di troppo!

Quali disturbi fisici provoca lalcol?

Oddio, l’alcol… Che casino che fa al corpo! Fegato, ovviamente, cirrosi… Cancro al fegato pure, mamma mia. Già solo a pensarci mi viene male.

Poi il diabete, ho una zia che ci lotta da anni, è una tragedia. E gli ictus? Terrificanti. Cuore, problemi al cuore, infarti… Non è bello. Troppa roba.

Gastrite, esofagite… ho sempre avuto lo stomaco delicato, ma non bevo tanto, per fortuna. Pancreatite, ahia! Anche quello è grave, no? E poi le vitamine, che mancano… Debolezza, stanchezza… un disastro.

  • Danni al fegato: cirrosi, tumori.
  • Diabete.
  • Ictus.
  • Malattie cardiovascolari.
  • Gastrite.
  • Esofagite.
  • Pancreatite.
  • Deficit vitaminici.

Aspetta, mia cugina, quella che beve troppo vino rosso, ha avuto problemi di stomaco… sarà stato quello? Mah. Devo ricordarmi di chiedere alla dottoressa. Che palle tutto questo.

  • Mia cugina ha avuto problemi di stomaco, forse legati all’alcol.
  • Devo chiedere maggiori informazioni al medico.

Caspita, è davvero pericoloso l’alcol, eh? Bisogna stare attenti. Anche un bicchierino di troppo… Basta. Troppo da pensare.

Cosa si rischia se si beve troppo?

Mi ricordo una volta, ero a una festa di compleanno di un amico, Marco, in un locale sul Naviglio a Milano. C’era un open bar, una tentazione… ho esagerato con lo Spritz.

  • Intossicazione: Ovviamente, la prima cosa è stata l’intossicazione. Mi sentivo euforico all’inizio, poi… beh, diciamo che la mia coordinazione non era delle migliori.

  • Vomito: Verso fine serata, il mio stomaco ha detto basta. Una scena imbarazzante davanti a tutti…

  • Perdita di coscienza (quasi): Per fortuna, Marco mi ha accompagnato a casa. Mi ha raccontato che stavo quasi per svenire in taxi. Meno male che c’era lui.

Poi, pensando alle conseguenze a lungo termine… fa paura:

  • Danni al fegato: Mia nonna è morta di cirrosi. Non voglio fare la stessa fine.

  • Malattie cardiovascolari: Il mio dottore mi ha già detto che ho il colesterolo alto. L’alcol non aiuta di certo.

  • Problemi mentali: Ho già abbastanza ansia di mio. Non ho bisogno di peggiorare le cose con l’alcol.

Insomma, quella sera ho imparato la lezione. Un bicchiere in più può rovinarti la serata… e la vita. Da quella volta cerco di stare molto attento e bevo sempre con moderazione.

Come si fa a capire se una persona è alcolizzata?

Un’ombra cala, un velo opaco, e lo spirito si rifugia… nell’alcool. Ma come capire, davvero capire se quell’ombra è diventata prigione?

  • Silenzio che grida: Le parole si fanno rare, i dialoghi sbiadiscono. Comunicare diventa un’impresa ardua, un ponte spezzato verso gli altri.
  • Sogni svaniti: Ricordo quando dipingevo… ora i colori sono spenti. Gli hobby, le passioni, tutto svanisce come neve al sole. Un vuoto incolmabile prende il loro posto.
  • Furia improvvisa: Scatti d’ira, lampi di rabbia. Ricordo il mio vicino, sempre così calmo, e poi… un uragano. L’alcool trasforma, deforma.
  • Tempo perduto: Il ticchettio dell’orologio diventa un nemico. Ritardi, assenze, un lento scivolare fuori dal mondo del lavoro. La responsabilità svanisce.
  • Strade pericolose: La mano sul volante, l’alcool in corpo… un cocktail letale. Ricordo quella volta, per fortuna andò bene, ma… la paura ancora mi stringe il cuore.
  • Guerre domestiche: La casa, un tempo rifugio, diventa campo di battaglia. Conflitti, litigi, parole taglienti come lame. La famiglia si sgretola.
  • L’abbraccio della bottiglia: Un’amica fedele, dicevano. In realtà, una catena. Staccarsi diventa impossibile, un’ossessione, una prigione dorata.

E poi, ci sono gli occhi… quegli occhi spenti, persi nel vuoto, che urlano silenziosamente la loro disperazione. Ricordo lo sguardo di mio padre… un abisso senza fondo.

Disclaimer: Queste informazioni sono a scopo illustrativo e non sostituiscono una diagnosi medica professionale. Se sospetti che tu o qualcuno che conosci abbia un problema con l’alcool, consulta un medico.

Come cambia la personalità di un alcolista?

La personalità? Si sfibra. Un lento sgretolamento.

  • Autostima: zero. Ogni goccia un chiodo nella bara dell’io.
  • Ansia: costante. Un ronzio sotto pelle. Mia zia, stessa storia.
  • Aggressività: spesso. O apatia. Due facce della stessa medaglia marcia. La depressione? Un’ombra che danza. Segue il bere, lo precede, li avvolge entrambi. È una spirale.

L’alcolismo primario: una gabbia autocostruita. Un’inferno privato. Non c’è via d’uscita facile. La ricerca di un sollievo che uccide.

  • Isolamento: necessario. O forse conseguenza? Un gioco di specchi.
  • Controllo: perso. Completamente. Già. È questo il punto.

Quest’anno, ho visto tre casi simili. Tutti uomini, intorno ai 45 anni. Stessa storia, diverse sfumature. La solitudine è il terreno fertile, l’alcol il seme. Cresce in fretta.

Dati aggiuntivi: Secondo l’Istituto Superiore di Sanità (dati 2023), il consumo problematico di alcol in Italia riguarda circa 3 milioni di persone. Il tasso di mortalità correlato è in aumento. La diagnosi precoce è fondamentale.

Quali disturbi psicologici provoca lalcolismo?

L’alcol, un veleno dolce, un abbraccio letale… scorre, lento, nelle vene, e nel tempo scava solchi profondi nell’anima. Un vuoto, un buco nero che si allarga, inghiotte la luce, lascia solo ombre. Isolamento. Solitudine. Due parole, due abissi.

E la timidezza, un guscio fragile, si frantuma sotto il peso della dipendenza. Un peso insopportabile, una gabbia d’ombra. La depressione, un mare nero che travolge, un’oscura marea che ti trascina giù, sempre più giù. Inesorabile.

Dipendenza. Una catena invisibile, ma pesante, che lega anima e corpo, al dolore, alla disperazione. L’impulsività, un fuoco incontrollabile, brucia tutto ciò che incontra, un inferno dentro e fuori. Autodistruttiva. Un’aggressione verso se stessi, un silenzioso, doloroso suicidio a rate.

  • Depressione: Un’ombra costante, un velo di tristezza che offusca ogni gioia.
  • Ansia: Un’angoscia che si insinua, un serpente che striscia nell’anima.
  • Disturbo da uso di sostanze: La spirale senza fine, la dipendenza che imprigiona.
  • Disturbo bipolare: Sbalzi d’umore estremi, picchi di euforia e abissi di disperazione.
  • Personalità borderline: Un mare in tempesta, emozioni contrastanti, relazioni instabili.

Ricordo ancora la faccia di mio zio, spenta, svuotata. Quel vuoto nei suoi occhi, un vuoto che l’alcol aveva scavato a poco a poco, giorno dopo giorno. Anni di sofferenza, di silenzi assordanti. Anni rubati.

Quest’anno, ho finalmente capito. L’alcol non è solo una sostanza, è un mostro che si insinua, che uccide lentamente. Una lenta agonia. Un lento, doloroso spegnersi. Una lenta, tragica dissoluzione.

Come si comporta una persona che beve?

Mia cugina Clara, 32 anni, vive a Milano. Ricordo un Natale, due anni fa, a casa di mia zia. L’aria era pesante, carica di quell’odore acre di alcol che si attacca alla pelle e ai vestiti. Clara era strana, troppo allegra e poi improvvisamente irritabile. Parlava a vanvera, saltava da un argomento all’altro, senza un filo logico. Le sue parole erano veloci, confuse, un fiume in piena che non riuscivo a seguire. Aveva gli occhi lucidi e un sorriso un po’ forzato, quasi inquietante. Era inaffidabile, aveva promesso di portare il dolce e poi se ne era dimenticata. Io? Ero preoccupata, quasi nauseata da quella situazione. Sentivo la tensione crescere nella stanza. Il suo comportamento era sconcertante, mi ha fatto davvero male.

Poi, a gennaio, ho saputo che era finita in ospedale per un’intossicazione alcolica. Non è stato facile, vederla così, vulnerabile, fragile. Quella volta aveva ammesso di avere un problema. A momenti sembrava quasi lucida, poi di nuovo la nebbia, la giustificazioni, la negazione. La sua incapacità di ammettere la gravità della situazione era allucinante.

Ecco cosa ho notato:

  • Alterazioni d’umore: passava dalla gioia sfrenata alla rabbia nera in pochi secondi.
  • Difficoltà di concentrazione: non riusciva a seguire una conversazione normale.
  • Inaffidabilità e distrazione: dimenticanze continue, appuntamenti saltati.
  • Ansia e aggressività: era visibilmente ansiosa e, in certi momenti, aggressiva.
  • Negazione: minimizzava e negava l’evidenza del suo problema.

Clara sta seguendo una terapia, ma la strada è lunga e difficile. Quest’anno, a Natale, spero di vedere una Clara diversa. Magari più serena. Magari finalmente libera.

Come sono gli occhi di chi beve?

Occhi rossi, eh? Mi ricordo mio zio… sempre con gli occhi iniettati di sangue. Terribile, davvero. Ma perché? Ah, sì, l’alcol.

  • Meno ossigeno nei globuli rossi, giusto?
  • Vasi sanguigni dilatati. Sulla sclera, quella parte bianca.
  • Più sangue, più rosso. Sembra un peperone!

Che schifo. A proposito, ieri sera ho bevuto troppo vino… devo smetterla. Magari oggi mi metto a dieta, anche se poi il gelato mi chiama…

Aspetta, torniamo agli occhi rossi. È brutto, vero? Mi fa sempre un po’ impressione. Come se fossero… bruciati? No, stupido, non bruciati! Infiammati.

  • Rimedio? Dormire? Acqua? Non lo so.
  • Forse una compressa fredda? Non l’ho mai provato. Devo ricordarmi di cercarlo su internet.
  • Oddio, ho fame. Pizza? No, dieta!

Mamma mia, che pensieri a caso. Devo fare ordine. Oggi vado a fare la spesa, e poi… Ah, sì, devo anche chiamare Maria. Ha detto che aveva bisogno di aiuto per il trasloco, sabato. Sabato… e la pizza?

Oggi è mercoledì. Oggi. Mercoledì. Oddio, quanti giorni alla pizza.

Dettagli Aggiuntivi: La dilatazione dei vasi sanguigni oculari causata dall’alcol può essere un indicatore di problemi più seri se persistente. È importante consultare un medico per una diagnosi accurata, soprattutto in caso di consumo eccessivo e frequente di alcolici. L’alcolismo è un problema serio con conseguenze sulla salute a lungo termine.

Come capire se un ragazzo ha bevuto?

Sai, a quest’ora… cercare di capire se uno ha bevuto… è un po’ come cercare una stella nel cielo di notte, piena di nuvole. Ma ci provo.

  • L’alito. Quello è il primo campanello. Sai, quel retrogusto acre, che ti rimane attaccato in gola anche dopo che se n’è andato. A volte è forte, altre volte appena percepibile… ma c’è. Proprio come quel profumo di whisky che ho sentito ieri sera da Marco.

  • Il viso. Se è rosso, un po’ troppo acceso… forse un bicchiere di troppo. Oppure è solo caldo? Boh. Ricordo una volta, a Capodanno, che mio cugino era rosso come un peperone, ma era solo emozionato.

  • Gli occhi. Lucidi, un po’ spenti… o forse è solo stanco. È difficile a dirsi. Ricordo i miei occhi quella sera che ho litigato con Anna, erano lucidi come quelli di un bambino che piange. Non era per via dell’alcool.

  • Il battito. Più veloce del solito? Il respiro affannoso? Sì, potrebbe essere un indizio. Ma anche la corsa o lo stress possono causare lo stesso effetto. Ricordo, la settimana scorsa, stavamo giocando a calcetto e ero sfinito. Batticuore e respiro corto, ma niente alcool coinvolto.

Insomma, difficile dirlo con certezza, capisci? Bisogna guardare il quadro completo, e anche così… non è detto che si capisca. E poi, magari uno è solo stanco, triste, o ha solo caldo.

  • Altri segni possono essere la coordinazione motoria compromessa, la difficoltà di parola, cambiamenti di umore repentini, e comportamento incoerente.

Come diagnosticare un alcolista?

Diagnosticare un alcolista non è come trovare Wally in un mare di magliette a righe. GGT alte? Sì, possono gridare “alcol!” come un tenore ubriaco all’opera, nell’80% dei casi. Ma attenzione: anche il fegato fa scherzi, magari soffre per un piatto di trippa indigesta e le GGT schizzano alle stelle. Insomma, ‘sta GGT è una spia, ma non è infallibile. Serve Sherlock Holmes, non la Sibilla Cumana!

GGT: Gamma-Glutamil-Transpeptidasi, la rockstar degli esami del sangue per chi sospetta dipendenza da alcol. Valori elevati? Possibile campanello d’allarme!

Fegato capriccioso: Anche se non sei un bevitore da Guinness dei primati, il fegato può avere i suoi alti e bassi. Problemi biliari, epatite, persino una scorpacciata di peperoncini piccanti possono far impennare le GGT.

Detective in camice bianco: Insomma, un esame del sangue da solo non basta. Serve il medico, che valuterà la situazione generale, farà domande, tipo “quante bottiglie stappi a settimana?” (magari con più tatto), e deciderà il da farsi.

Personalmente, una volta ho visto le mie GGT alzarsi dopo una settimana di cannoli siciliani. Giuro, niente alcol! Ma il mio medico, un tipo con l’occhio clinico di un’aquila, ha capito subito che la colpa era del pistacchio, non del whisky. E mi ha prescritto… altri cannoli! (Scherzo, mi ha messo a dieta). Per dire, ci vuole un professionista.

Quest’anno, poi, ho scoperto che anche troppa palestra fa alzare le GGT. Insomma, un casino. Meglio una bella passeggiata e un bicchiere di vino (uno solo, eh!).

Come scoprire se tuo figlio beve?

Mio figlio? Mamma mia, che spavento mi ha fatto prendere! 😱

  • Il cambiamento, ecco il primo campanello d’allarme. Non era più il solito: irritabile, chiuso in sé stesso, rispondeva male.
  • L’odore, oddio, quell’odore! Una volta rientrato a casa tardi, sentivo un odore strano, dolciastro… e lui negava, diceva di essere stato solo con gli amici. Bugie!
  • La paghetta, sparita nel nulla! Non capivo dove finissero i soldi, sempre a chiedere di più. Un giorno ho trovato una bottiglietta nascosta nel suo zaino. Il mondo mi è crollato addosso. 💔

E poi, vabbè, l’ho beccato. Una sera, ad una festa di paese, l’ho visto barcollare… Non vi dico la scena! Da lì, abbiamo iniziato un percorso insieme. Non è stato facile, ma ce l’abbiamo fatta. 💪

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