Quante ore deve essere il sonno REM?

Ok, proviamo a rivedere questo pezzo sul sonno REM in modo più… umano, diciamo.

Sonno REM: il giusto tempo (o forse no?)

Quante volte mi sono chiesta: “Ma sto dormendo abbastanza? E sto sognando abbastanza?” Perché, diciamocelo, a volte mi sveglio e ho l’impressione di non aver fatto altro che rotolarmi nel letto, senza un briciolo di sogno, senza un filo di avventura notturna. E poi penso: “Oddio, avrò dormito troppo poco nella fase REM?”

Allora, sembra che, in teoria, un adulto sano dovrebbe passare il 20-25% del suo sonno in fase REM. Venticinque per cento! Ma cosa significa davvero? Cioè, è tanto? È poco? Boh!

Poi ho letto che, se dormi quelle benedette 7-8 ore a notte (cosa che, ammettiamolo, non capita sempre), allora dovresti raggiungere circa 90 minuti di sonno REM. Novanta minuti! Quasi un film intero! E a cosa servono tutti questi minuti spesi tra sogno e realtà? Pare che siano cruciali per il riposo, certo, ma anche per quella roba complicata che chiamano “consolidamento della memoria”.

Ora, io non sono una scienziata, per carità. Però mi immagino che durante quei 90 minuti il mio cervello stia lì, diligentemente, a mettere in ordine i ricordi della giornata, a legare i puntini, a creare connessioni che durante il giorno nemmeno mi sarei sognata di fare. Forse è per questo che a volte mi sveglio con delle idee nuove, apparentemente dal nulla.

Però, ecco, vi dico la verità: io non ho mai cronometrato il mio sonno REM. Chi lo fa? Ma forse dovremmo prestarci più attenzione, no? Perché alla fine, questi numeri, questi studi… sono importanti, ma contano soprattutto se li applichiamo alla nostra vita, se cerchiamo di capire cosa ci fa stare meglio, cosa ci fa svegliare più riposati e pronti ad affrontare la giornata.

E voi, quanto dormite? E soprattutto, quanto sognate? Forse è ora di cominciare ad ascoltare di più le nostre notti… e i nostri sogni. Che ne dite?

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