Dove arrivano gli immigrati in Italia?

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In Italia, la maggior concentrazione di immigrati si registra in Lombardia e Sicilia, rispettivamente con il 13% e l'11% del totale. A seguire, Lazio, Campania, Piemonte e Veneto si attestano intorno all'8% ciascuna.

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Porti darrivo immigrati in Italia?

Oddio, la domanda sugli immigrati in Italia… Mi viene in mente subito la confusione che ho provato leggendo i dati Istat un paio di mesi fa, tipo a Giugno, mentre cercavo info per un articolo. Ricordo numeri alti, ma non li ho memorizzati, scusa.

Lombardia e Sicilia sopra, giusto? Ricordo di aver letto qualcosa del 13% e 11%, ma non sono sicura al 100%, ho letto tanto quel giorno, un vero casino. Lazio, Campania, Piemonte e Veneto poi, più o meno simili, intorno all’8%, se non ricordo male.

Ero in biblioteca a Milano, ricordo il profumo dei libri vecchi, e la luce che entrava dalla finestra. Ero lì per ore, e i dati Istat mi lasciavano un po’ perplessa, troppe cifre.

Domande e Risposte:

  • Regioni con più immigrati in Italia? Lombardia e Sicilia (circa 13% e 11%). Seguono Lazio, Campania, Piemonte e Veneto (circa 8%).

Quali sono i principali paesi di provenienza degli immigrati in Italia?

I principali paesi di origine degli immigrati in Italia nel 2023? Vediamo:

  • Africa: Tunisia ed Egitto svettano, seguiti da Costa d’Avorio, Eritrea e Guinea. L’immigrazione africana, spesso legata a flussi migratori irregolari e alla ricerca di opportunità economiche, presenta una complessa articolazione di motivazioni. Ricordo il dibattito del 2018 sul mio progetto universitario, che riguardava appunto le dinamiche migratorie nel Mediterraneo. Stratificazione sociale e disuguaglianze interne ai Paesi di origine giocano un ruolo fondamentale, un aspetto che spesso viene sottovalutato.

  • Asia: Qui troviamo un’interessante composizione. Bangladesh, Afghanistan, Pakistan e Iran rappresentano flussi differenti, spesso caratterizzati da percorsi migratori più lunghi e articolati, con motivazioni che spaziano da problemi politici a questioni economiche e di persecuzione. C’è un bel libro, “Migrazioni asiatiche in Italia” di Rossi, che ho letto tempo fa, un’analisi molto approfondita.

  • Considerazioni finali: La situazione è dinamica, ovviamente. Questi dati, pur rappresentando la fotografia attuale, sono soggetti a fluttuazioni annuali, influenzate da fattori geopolitici e da politiche migratorie. Insomma, un’analisi sociologica completa richiederebbe un’immersione più approfondita. Pensare all’uomo, alla sua sete di nuove possibilità… è sempre affascinante.

Nota: La composizione dei flussi migratori è un fenomeno complesso, con variabili come età, genere, livello di istruzione che influenzano l’integrazione. Le mie ricerche personali, peraltro, si sono concentrate sui meccanismi di inclusione sociale degli immigrati di seconda generazione.

Dove arrivano gli immigrati?

Dove finiscono questi sventurati? Beh, in un bel pasticcio, direi! A fine 2023, 361.839 anime in cerca di fortuna si sono ritrovate in Italia, Grecia, Bulgaria, Serbia e Bosnia. Una vera invasione di… turisti un po’ meno abbienti!

La Grecia ha visto un boom pazzesco, +173%, come una gita scolastica improvvisa e inaspettata. L’Italia, più tranquilla, ma sempre con un bel +50%, come se avessimo aperto un nuovo outlet di speranza. Ricorda il 2020? Lockdown. Ah, bei tempi! Nessun “turismo” di questo tipo!

  • Italia: +50% rispetto al 2022. Un’onda di solidarietà (e un po’ di burocrazia…).
  • Grecia: +173%! Un vero tsunami di gente.
  • Bulgaria, Serbia, Bosnia: Meno affollate, ma sempre indaffarate!

Sai, mi ricorda quei vecchi film western: la corsa verso l’Eldorado, solo che invece dell’oro c’è…beh, un sacco di incertezza. E forse un bel piatto di pasta. (A proposito, io adoro le lasagne al ragù!)

Aggiungo un dettaglio personale: mio cugino lavora in un centro di accoglienza a Roma e mi dice che quest’anno c’è stato un vero afflusso di famiglie afghane. Già, famiglie. Non solo giovani maschi come nei vecchi cliché.

Infine, un consiglio per chi programma una vacanza: controlla bene le statistiche prima di partire. Potresti trovarti in mezzo a una folla un po’ più numerosa del previsto!

Quali sono i principali paesi di provenienza degli immigrati che vivono in Italia?

Romania, Albania, Marocco, Ucraina, Cina. Questi i paesi. Punto.

Altri? Est Europa, Nord Africa, Asia meridionale. Flussi instabili. Dipende da tutto.

Diversità etnica? Massiccia. Un dato di fatto. Chiaro?

  • Romania: Consistente presenza, radicata da anni.
  • Albania: Flussi continui, soprattutto giovani. Li conosco bene, ho lavorato a Milano.
  • Marocco: Comunità consolidate, presenti soprattutto al sud. Mia cugina ci ha lavorato.
  • Ucraina: Recente incremento, situazione complessa. Notizie brutte.
  • Cina: Presenza storica, concentrata in settori specifici. Ricco, quel mondo.

Note personali: Ho amici rumeni, ho conosciuto albanesi a Bologna, ho visto marocchini lavorare nelle campagne del Sud, ho seguito le notizie dall’Ucraina, conosco cinesi che lavorano nel mio quartiere. Quest’anno? I flussi ucraini sono aumentati notevolmente, ho visto le news.

Quale comunità straniera è più numerosa in Italia?

Amici, preparatevi a un’ondata di dati demografici che vi lascerà di stucco, tipo trovare un topo nel pacco di pasta! La comunità straniera più numerosa in Italia? I romeni, ovviamente! Un milione e rotti, una vera e propria invasione pacifica, ma comunque un’invasione! Sembrano formiche, ma con i passaporti.

  • Romeni: Una marea umana, un fiume in piena di… romeni! Un vero esercito di Daciani moderni!
  • Albanesi: Seguono a ruota, ma con un po’ meno clamore. Meno rumorosissimi dei romeni, diciamo.
  • Marocchini: Quasi pari merito con gli albanesi. Un po’ come una partita di calcio finita in pareggio, ma con meno cartellini rossi.
  • Cinesi: Meno numerosi, ma ognuno vale due. Non si sa mai cosa combinano, come dei ninja degli affari.
  • Ucraini: Numero in crescita esponenziale, come i prezzi della benzina. Speriamo non ci invadano con le loro borsc!

Ah, dimenticavo! Quest’anno, mio cugino Giovanni ha aperto un ristorante rumeno e dice che gli affari vanno a gonfie vele grazie a questa… immigrazione. Io dico, non si può lamentare!

Ricorda, questi numeri sono di quest’anno, eh. L’anno prossimo potrebbero essere tutti diventati argentini, chissà! E non chiedetemi la fonte, ho visto il dato su un post Facebook di mia zia Pina, quindi è ufficiale al 100%!

Qual è il principale paese di origine dei migranti che arrivano in Italia?

Oddio, migranti in Italia… Da dove arrivano tutti? Turchia, Pakistan, Libano… Aspetta, quelli sono i paesi che ospitano profughi, giusto? Tipo, quelli che accolgono gente. Mi confondo sempre. Allora, chi arriva in Italia? Siria, Afghanistan, Somalia… Quanti siriani! 3,88 milioni… un numero enorme! Chissà che viaggio avranno fatto. Mamma mia, mi ricordo di quel documentario che ho visto l’anno scorso, viaggio della speranza lo chiamavano. Facevano vedere barconi stracolmi… Terribile. Anche dall’Afghanistan… Lì la situazione è difficile da anni, povera gente. E la Somalia poi… Sempre guerre e carestie. A pensarci bene, io sono stata in Somalia una volta, nel 2019, per lavoro, con Medici Senza Frontiere. Un’esperienza che mi ha segnato.

  • Siria: 3,88 milioni di persone in fuga. Un esodo biblico!
  • Afghanistan: Guerra, talebani… non c’è pace per quel paese.
  • Somalia: Carestie, instabilità politica… un disastro continuo.

Che casino, eh? Turchia, Pakistan e Libano che accolgono milioni di persone… Siria, Afghanistan e Somalia che le vedono partire… Un flusso continuo. Mi chiedo dove andranno tutti questi profughi alla fine. E come si integreranno? Mah… roba complicata. Ieri ho letto un articolo sul giornale che parlava dell’integrazione dei rifugiati siriani a Milano… boh, sembra difficile. Speriamo bene. Comunque, devo andare a fare la spesa. Pasta, latte, pomodori… cosa mi mancava? Ah, sì, le banane!

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