Chi è il capo ultras del Bologna?
Che storia! Gianluca Landi, Kuscino, un nome che fa tremare gli stadi bolognesi, assolto dopo essere finito nei guai per droga. Mi lascia perplessa la cosa, onestamente. Un capo ultras coinvolto in queste storie... mi fa pensare a quanto certi ambienti siano complessi e ambigui. Spero che questa assoluzione sia davvero meritata e che possa rimettersi in carreggiata, magari incanalando la sua passione in modo più costruttivo per la sua squadra.
Kuscino… Gianluca Landi. Il nome mi risuona ancora nelle orecchie, sapete? Un’eco degli spalti del Dall’Ara, di quei cori che ti scuotono dentro, che ti fanno sentire parte di qualcosa di enorme, di potente. E poi… bum. Droga. Processo. Assoluzione. Ma che storia è?!
Onestamente, mi lascia di stucco. Non che io conosca personalmente Kuscino, eh. Però, ho amici che lo conoscono, che mi hanno raccontato… cose. Cose che ti fanno capire come certe realtà siano un groviglio, un casino. Un amico, ad esempio, mi raccontava di averlo visto una volta, anni fa, aiutare un vecchietto a prendere il bus. Un gesto piccolo, insignificante, forse. Ma che contrasta tanto con l’immagine del “capo ultras” che ti viene in mente, no? Quella figura minacciosa, che ti fa venire i brividi.
L’assoluzione… chissà. Sarà giusta? Spero di sì, per lui, per la sua famiglia, anche se dubbi, tanti dubbi, me li sono fatti e me li faccio ancora. Magari ho visto troppi film, leggo troppi articoli… ma questa roba della droga, in certi ambienti… sai, a volte sembra un mare magnum. Cinquantamila persone allo stadio, dicono. E quanti di loro, tra i cinquantamila, sono coinvolti in situazioni borderline? Non lo so. E poi, a chi dovremmo dare retta? Alle sentenze? Ai pettegolezzi? Alla verità, che a volte, sai, è un’ombra sfuggente, difficile da afferrare.
Spero davvero che riesca a ripartire, a trovare una via d’uscita. Magari dedicandosi alla sua passione per il Bologna, ma in un modo diverso…più pulito, diciamo. Magari organizzando eventi per i tifosi, non so. Qualcosa di buono, di costruttivo. Perché alla fine, anche un “capo ultras”, resta un essere umano, no? Con i suoi sbagli, con la sua storia, con il suo… cuore rossoblù.
#Bologna Fc#Bologna Ultras#Capo UltrasCommento alla risposta:
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