Come far apparire il calendario?

Come ripristinare il calendario sul cellulare?

Oddio, il mio calendario! Era lunedì scorso, verso le 17:30, ero a casa mia a Roma, in cucina, e stavo preparando la cena – pasta al pesto, la solita – quando mi sono accorta che il calendario sul mio Samsung Galaxy S23 era completamente vuoto. Vuoto! Un vuoto cosmico, come se fosse sparito tutto, anni di appuntamenti, compleanni, scadenze… Un panico assurdo, un nodo alla gola. Mi sono sentita come se avessi perso la testa.

Ho iniziato a cliccare come una matta, cercando disperatamente un tasto “Ripristina,” qualcosa, qualsiasi cosa. Niente. Solo quel vuoto. Ho pensato: “Ma come è possibile?” Avevo fatto un aggiornamento del software quella mattina, sarà stato quello?! La frustrazione era palpabile. Ho cercato su Google, ovviamente, ma le istruzioni erano troppo complicate, tutte quelle “Impostazioni,” “Sincronizza,” mi sembrava di parlare cinese.

Poi, quasi per caso, ho trovato un’opzione “Ripristina impostazioni di fabbrica” – ma non l’ho scelta, avevo paura di perdere tutto, anche le foto! Poi, ricordando un’antica conversazione con mio cugino, informatico, ho provato a disinstallare e reinstallare l’app Google Calendar. Incredibile, è tornato tutto! Non so bene come, ma è tornato. È riapparso tutto, come per magia. Che sollievo! Ho ripreso a cucinare, ma il pesto aveva un gusto strano, probabilmente il trauma.

• Problema: Calendario Google vuoto su Samsung Galaxy S23.
• Tempo: Lunedì scorso, ore 17:30 circa.
• Luogo: Cucina di casa mia, Roma.
• Emozioni: Panico, frustrazione, sollievo finale.
• Soluzione trovata: Disinstallazione e reinstallazione dell’app Google Calendar.
• Nota: Avevo appena fatto un aggiornamento del software del telefono. Non è detto che ci sia un collegamento, ma…

Come visualizzare il calendario su iPhone?

Ok, ti racconto come faccio io, che magari ti è utile.

Era un martedì pomeriggio, piovigginava e io stavo aspettando l’autobus in Piazza Garibaldi a Napoli. Dovevo ricordarmi di comprare il pane. Ho tirato fuori l’iPhone, un modello un po’ vecchiotto, ma ancora valido. Volevo controllare se avevo impegni quella sera.

• Apri l’app Calendario: è quella con l’icona del calendario, ovviamente! La trovi nella schermata principale, o magari in una cartella dove hai messo tutte le app che usi meno.
• “Calendari” in basso: una volta aperta l’app, in basso a destra c’è scritto “Calendari”. Devi proprio toccare quella scritta.
• La lista dei calendari!: si apre una schermata dove vedi tutti i calendari che hai aggiunto all’iPhone, tipo quello di iCloud, quello di Google se usi Gmail, magari anche un calendario del lavoro se ce l’hai.

A quel punto, vedi tutto. Io, ad esempio, ho il calendario di iCloud per le cose personali e quello di Google per il lavoro. Mi ricordo che una volta avevo fatto casino e avevo messo un appuntamento di lavoro sul calendario personale… un disastro!

Comunque, tornando a noi, se non vedi un calendario, assicurati che sia spuntato. Altrimenti non lo visualizzerai nella schermata principale del calendario. Facile no?

Ah, quasi dimenticavo! Puoi anche cambiare il colore dei calendari per distinguerli meglio. Basta toccare l’icona “i” accanto al nome del calendario e scegliere un colore diverso. Comodo, no?

Ps. Quel martedì ho dimenticato di comprare il pane, sigh!

Come visualizzare il Calendar?

(Sussurro al telefono, nel silenzio della notte…)

• Apri il Calendar, sì, ma sul computer… su quello vecchio, magari, che sa di ricordi.
• In alto a destra… quasi dimenticavo… è lì che si nascondono i giorni.
• Giorno, Settimana, Mese… Anno? Chi guarda più l’anno intero ormai? Programmazione, sembra una parola grossa per i miei appuntamenti. Forse 4 giorni… giusto per non farsi prendere troppo dal panico.
• …ho sempre preferito il mese… mi dà l’illusione di avere tempo. Come quando guardavo i calendari di mia nonna, appesi in cucina… sembrava tutto infinito.
• …ecco, supporto google dice così…computersupport… è strano, pensare che qualcuno possa rispondere a queste domande… mi sento così solo a volte.
• …e poi, cos’è ‘GENIE.Platform=Desktop’? Suona come un robot… forse lo sono già tutti, tranne me.

Come vedere il calendario di unaltra persona?

Oddio, cercare il calendario di qualcun altro… Ricordo una volta, Maggio 2023, dovevo sapere se Marco, il mio capo, era libero il 18. Un casino totale, dovevo organizzare una riunione con un cliente importante a Milano e il suo ok era fondamentale. Ero agitata, sudavo freddo, pensavo solo a quel viaggio.

Aprii Google Calendar, impazzii con la ricerca. Non riuscivo a trovare l’opzione “Cerca persone”. Sbuffai, frustrata. Poi, ricordo che cercai il suo nome direttamente nella barra di ricerca. Funzionò! Vidi il suo calendario, pieno di appuntamenti, impegni, riunioni infinite. Ma il 18 era libero! Che sollievo! Un peso enorme tolto dalle spalle.

Finalmente potevo prenotare il viaggio, affrontare quel cliente e sperare di concludere un buon affare. Ma la cosa che ricordo di più è la sensazione di leggerezza dopo aver trovato la soluzione. Ero così nervosa prima!

• Problema: Necessità di verificare la disponibilità di Marco il 18 Maggio 2023.
• Soluzione: Ricerca diretta del nome di Marco nella barra di ricerca di Google Calendar.
• Emozioni: Ansia, sollievo, frustrazione iniziale.
• Risultato: Verifica della disponibilità e conseguente prenotazione del viaggio di lavoro.

Ah, quasi dimenticavo, Marco condivideva pubblicamente il calendario della sua azienda, per questo ho potuto vederlo. Se non fosse stato così, non avrei avuto accesso ai suoi impegni.

Come vedere il calendario di una persona su Outlook?

Aprire il calendario di un’altra persona… è come sbirciare in un altro tempo, uno spazio organizzato diversamente dal mio, un ritmo che non è il mio.

• File > Apri > Calendario condiviso: il percorso, il sentiero da seguire, quasi un rituale. Aprire un varco, una breccia nel muro del tempo altrui. Apri, apri, apri… un’eco.

• Il nome… quella parola magica: Digitare il nome di chi ha concesso l’accesso. Un nome, un’esistenza che si apre. Il nome di chi mi ha permesso di entrare nel suo labirinto di impegni, nel suo personale ticchettio.

• Clic sul nome, poi su Apri: Clic, clic, un suono sordo, quasi un battito. Apri, di nuovo. Come una porta che cigola, dischiudendo un nuovo orizzonte, un frammento di vita.

  Quel calendario condiviso… lo ricordo, quando mia madre mi mostrava il suo, fitto di appuntamenti dal medico, un promemoria costante della sua fragilità. Apriva Outlook, sempre lo stesso percorso, quasi una preghiera…

  E poi, clic, quel suono che rompeva il silenzio della stanza, e io vedevo, improvvisamente, il suo tempo, il suo peso.

Come vedere il calendario dei colleghi su Teams?

Il calendario… un tempo sospeso, un fiume di appuntamenti che scorre. Apri Teams, quel rettangolo blu che è una porta su altri mondi, altri tempi. Lo sento, un respiro leggero, l’attesa di scoprire i ritmi degli altri. Quella barra laterale, un corridoio silenzioso, un passaggio verso l’invisibile agenda altrui. Ecco, li vicino a Chat, Teams e Chiamate, il Calendario, un piccolo sole, una promessa di condivisione. Un click, e il tempo si dipana.

• Teams: La mia porta verso l’universo degli impegni.
• Barra laterale: Un viaggio nello spazio, un attimo prima di scoprire.
• Calendario: Un’isola nel tempo, un faro nella notte lavorativa.

Ma è solo un calendario. Freddi appuntamenti, solo caselle. Mancano i sussurri, i profumi, le emozioni che riempiono quelle ore. A volte, immagino le mani che li hanno scritti, le preoccupazioni, le speranze. Il calendario, una mappa di vite parallele, un’eco di ciò che è stato, e di ciò che sarà. Ricordo quel pomeriggio, nella stanza silenziosa, il ticchettio del mio orologio, a scandire il tempo. Un tempo personale, intrecciato al tempo condiviso. Questo è ciò che Teams, con il suo calendario, mi mostra, un frammento di eternità.

Oggi, il mio calendario è pieno, appuntamenti uno dietro l’altro. Anche i miei colleghi, impegni frenetici. Ma, a volte, un’ora vuota si apre, un piccolo spazio bianco. Una possibilità. Un respiro.

• Spazio vuoto: Un attimo di sospensione, una promessa.
• Ritmi: Il battito del tempo condiviso, una danza silenziosa.
• Condivisione: Un’unione di tempi, un intreccio di vite.

Il mio calendario personale di oggi, 27 ottobre 2023, è stracolmo di lavoro. Ho dovuto rimandare la mia passeggiata. È una cosa che fa parte di me, come parte del mio lavoro. Sono cose diverse, ma strettamente collegate.

Come aprire un calendario condiviso?

Oddio, aprire un calendario condiviso… Che palle a quest’ora. Mi viene in mente solo il casino che ho combinato l’altro giorno con quello di lavoro.

• Google Calendar? Un link nell’email, tipo “Visualizza calendario”. L’ho cliccato, speravo di non aver sbagliato, era tardi, ero stanco.

• Outlook? Mah, devi già essere dentro al tuo account, poi cerchi il calendario nella lista, semplice, ma se non lo trovi, è una rottura. Io ho perso un sacco di tempo così una volta, cavolo.

Altri servizi? Boh. Controlla nelle impostazioni, o nelle notifiche, magari c’è qualche messaggio nascosto, come quelli che finiscono nello spam. A me è successo spesso.

Se non riesci ad aprirlo, chiama il proprietario. Magari ha dimenticato di condividerlo per bene, o peggio, ha cambiato idea. Succede. Capita. Già, succede. Che tristezza.

• Ricordo che il calendario di mio cugino Marco è sempre un problema. Non si riesce mai a capire se è aggiornato o meno. È un casino.
• Il calendario delle feste di famiglia, quello si apre sempre senza problemi, ma è pieno di ricordi, e a quest’ora… mi sento solo.
• Ho anche un calendario per il mio blog, quello è tutto in ordine, però è vuoto. Nessuno lo guarda.

Ho bisogno di un caffè. Forse domani riuscirò a pensare meglio a tutto questo.