Come si chiama la pista da sci?

Oltre la semplice “pista”: alla scoperta del lessico dello sci alpino

Quando pensiamo allo sci alpino, l’immagine di una “pista da sci” è immediata e universale. Ma questo termine, seppur corretto, è solo la punta dell’iceberg di un lessico ricco e variegato che descrive le diverse sfaccettature di questo sport invernale.

Se è vero che la pista identifica genericamente il tracciato innevato, è altrettanto vero che ne esistono di diverse tipologie, ognuna con caratteristiche e denominazioni specifiche.

Innanzitutto, la difficoltà: dalle piste blu, adatte ai principianti, alle piste rosse per sciatori intermedi, fino alle adrenaliniche piste nere, riservate ai più esperti. Esistono poi le piste verdi, solitamente brevi e poco pendenti, dedicate ai principianti assoluti e ai bambini.

Oltre alla difficoltà, le piste si differenziano anche per la loro conformazione. Abbiamo le piste larghe e scorrevoli, ideali per curve ampie e veloci, e le piste strette e tortuose, che mettono alla prova l’abilità tecnica degli sciatori.

Non dimentichiamo poi i muri, tratti brevi ma con una pendenza elevata, e i canali, percorsi stretti e ripidi, spesso caratterizzati dalla presenza di neve fresca.

Ma il lessico dello sci alpino non si limita alle piste. Termini come skilift, seggiovia, funivia, snowpark, fuoripista e tracciato di fondo arricchiscono il vocabolario di questo sport, descrivendo gli impianti di risalita, le aree dedicate a snowboard e freestyle, e le esperienze al di fuori dei percorsi battuti.

Conoscere il lessico dello sci alpino non significa solo padroneggiare un linguaggio tecnico, ma significa soprattutto comprendere a fondo le diverse sfaccettature di questo sport, apprezzandone la varietà e la ricchezza. Quindi, la prossima volta che vi troverete in montagna, non limitatevi a sciare su una semplice “pista”: esplorate il vocabolario dello sci e vivete un’esperienza a 360 gradi.