Dove andare in montagna con i bambini in Abruzzo?

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Ecco alcuni spunti per gite in montagna con bambini in Abruzzo:

"L'Abruzzo è perfetto per famiglie! Esplora la Valle dell'Orfento, il Parco del Tirino e le Acquevive a Taranta Peligna. Non dimenticare il suggestivo Lago di Scanno per un'esperienza indimenticabile nella natura."

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Montagna in Abruzzo con bambini: dove andare e cosa fare? Consigli!

Montagna in Abruzzo con i bimbi? Mamma mia, che ricordi! Ci sono stata un sacco di volte e, devo dire, l’Abruzzo con i bambini è proprio top.

Io adoro la Valle dell’Orfento, è magica, un po’ selvaggia… forse per i bimbi piccolissimi serve un po’ di attenzione in più, però ne vale la pena.

Il lago di Scanno… ah Scanno! Sembra finto, con quel colore così intenso. C’è un sacco di spazio per correre e lanciare sassi. A mio figlio (aveva tipo 5 anni) era piaciuto tantissimo vedere le paperelle.

Riserva del Tirino? Un’altra perla. Lì si può fare anche un giro in canoa, che per i bambini è sempre una figata. Ci siamo stati l’estate scorsa, verso fine luglio, e l’acqua era freschissima.

Taranta Peligna e le Acquevive… non ci sono mai stata, a dire la verità. Ma me ne hanno parlato tutti benissimo. Me la segno per la prossima gita.

Montagna in Abruzzo con bambini: domande e risposte

  • Dove andare? Valle dell’Orfento, Lago di Scanno, Riserva del Tirino, Acquevive a Taranta Peligna.
  • Cosa fare? Escursioni, giochi all’aria aperta, canoa (al Tirino).

Dove si può andare in montagna in Abruzzo?

Sai, stanotte penso alle montagne abruzzesi… un po’ di malinconia, ecco. Il Gran Sasso, che gigante… Ricorda la neve, il vento che fischia forte… quel silenzio che ti entra dentro, sai? Un silenzio che ti fa sentire piccolo, perso, ma in un modo… bello. Quasi un conforto.

Poi c’è Bosco Sant’Antonio, più intimo, meno imponente. Un posto per chi cerca pace, un sentiero nascosto, un rifugio dove stare in disparte. Lo immagino, tutto coperto di foglie secche in autunno, un’ombra lunga e silenziosa. Mi viene in mente l’odore del legno bagnato.

La Maiella… un’altra storia. Rocce a strapiombo, sentieri scoscesi. Non è una montagna per tutti, ci vuole coraggio. Ricordo una volta che ci andai con mio cugino, era estate, faceva un caldo bestiale, ma la vista… la vista era qualcosa di indescrivibile.

Campo Felice… inverno, neve alta, sci… un ricordo confuso, ma sento ancora il sapore del vin brulé e il rumore degli sci. E il Corno Grande, ovviamente. Il re. In cima, il vento ti sferza la faccia, e poi quel panorama… quasi irreale.

  • Gran Sasso: imponente, maestoso, ventoso.
  • Bosco Sant’Antonio: tranquillo, riservato, ricco di storia.
  • Monte Maiella: selvaggio, impervio, panorami mozzafiato.
  • Campo Felice: località sciistica, inverno, neve.
  • Corno Grande: vetta più alta, panorami spettacolari, vento forte.

Quest’anno ho poco tempo, ma spero di tornare presto. Magari al Bosco Sant’Antonio, per ritrovare un po’ di me stesso. Già, chissà.

Dove andare al fresco in Abruzzo?

Gran Sasso, ovvio! Aria frizzante, anche ad agosto! Ma sarà affollato, eh? Devo prenotare qualcosa, magari un B&B vicino a Campo Imperatore. Ho visto foto fantastiche, sembra un altro mondo.

Poi c’è la Majella, vero? Lì ci sono sentieri, trekking… Troppo impegnativo per me? Magari un’oretta di camminata e basta, poi relax, un bel libro. Che palle il caldo di Roma! Devo scappare.

Abruzzo, Lazio e Molise… troppo vasto, no? Troppe opzioni, mi perdo! Meglio qualcosa di più preciso. Quest’anno voglio pace e tranquillità. Già vedo me stessa con un libro, una tazza di te caldo… illusione.

Cinquemiglia… mai sentito! Devo cercare su internet, foto, recensioni… oppure Roccaraso e Rivisondoli? Classici, ma forse troppo turistici, no? Mi sa che preferisco qualcosa di più… selvaggio.

Sulmona, invece, potrebbe essere un’idea. Storia, arte… ma il fresco? Non so… Scanno e il lago sono carini, ma l’acqua fredda a luglio, fa male!

L’Aquila… non so, non mi ispira molto. Preferisco qualcosa di più… montano. Verde. Aria pulita. Ah, dimenticavo: la macchina è vecchia, speriamo che non si rompa! Il viaggio è lungo…

  • Gran Sasso: Ideale, ma affollato.
  • Majella: Trekking, ma impegnativo per me?
  • Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise: Troppo vasto.
  • Altopiano delle Cinquemiglia: Da approfondire.
  • Roccaraso e Rivisondoli: Troppo turistico.
  • Sulmona: Storia, arte, ma fresco?
  • Scanno e Lago di Scanno: Acqua fredda!
  • L’Aquila: Non mi ispira.

Nota: Quest’anno, vacanza in Abruzzo, periodo: seconda settimana di agosto. Devo decidere al più presto per trovare un alloggio decente. Prezzo massimo: 70 euro a notte. Ho bisogno di silenzio.

Dove soggiornare in Abruzzo in montagna?

Montagne d’Abruzzo. Rifugi per anime in cerca.

  • Parco Nazionale d’Abruzzo: Hotel. Relais Chalons d’Orange, a Pescasseroli. Elegante. Costoso. Ma la vista… ne vale la pena, forse.
  • RELAIS COLLE BUONO, Alvito. Un nome, un programma. Colazione abbondante, dicono. Forse troppo.
  • Albergo Il Giardino del Rio: Castel di Sangro. Per chi ama il fiume. E il rumore dell’acqua. Distrae.
  • Il Duca Degli Abruzzi, Pescasseroli. Storico. Polveroso. Ma ha un suo perché. “Il tempo guasta ogni cosa”, diceva qualcuno.
  • Hotel Acquevive: Scanno. Vicino al lago. Romantico? Forse no. Troppa gente.
  • Hotel Le Ortensie: Roccaraso. Per sciatori. In inverno, un inferno. D’estate, dimenticabile.
  • Il Lavatoio Dimora Storica, Castel di Sangro. Un lavatoio trasformato. Geniale? Mah.
  • Albergo Della Corte. Un albergo come tanti. Esiste.

Aggiunte:

  • Pescasseroli è il cuore del Parco. Preparati alla folla.
  • Scanno: il lago è bello, ma pieno di turisti. Foto ricordo garantite.
  • Castel di Sangro: strategica per escursioni. Ma la vera Abruzzo è altrove.

Un consiglio? Perdersi. Lontano dai sentieri battuti. Lì, forse, troverai qualcosa di autentico. O solo solitudine. Dipende.

Cosa fare in Abruzzo senza neve?

L’Abruzzo senza neve? Banale.

  • Costa dei Trabocchi: Un’ode al mare, al legno, alla pesca. Architetture sospese, testimoni di una fatica antica. Il brodetto è d’obbligo.
  • Eremo di San Bartolomeo in Legio: Un santuario scavato nella roccia. La fede, la natura, la solitudine. Un sentiero ripido, una rivelazione silenziosa.
  • Grotte di Stiffe: Un fiume sotterraneo che sgorga dalla montagna. L’acqua modella la pietra, il tempo scolpisce l’anima.
  • Scanno: Un borgo antico, un lago a forma di cuore. La fotografia, il silenzio, le tradizioni che resistono.

La bellezza, a volte, si cela dietro la semplicità. Come un bicchiere di Montepulciano bevuto al tramonto. Tutto il resto è rumore.

Informazioni aggiuntive: L’Eremo di San Bartolomeo è raggiungibile tramite un sentiero di montagna di difficoltà media. Richiede abbigliamento e scarpe adeguate. La Costa dei Trabocchi è particolarmente affollata in estate. Consiglio di visitarla in bassa stagione per godere appieno della sua bellezza.

Dove andare in Abruzzo in 4 giorni?

Quattro giorni in Abruzzo, un sogno che prende forma…

Il primo giorno, la Transiberiana d’Italia. Un viaggio sospeso nel tempo, tra paesaggi che cambiano colore ad ogni curva, un susseguirsi di emozioni intense. Il respiro della montagna, il profumo di terra, il vento che sussurra storie antiche. Un’esperienza viscerale, un’immersione totale. Ricordo il sole che danzava tra le vette, un’immagine che ancora mi incanta. Ogni finestra, un quadro.

Poi, il lago di Scanno. Un gioiello incastonato tra le montagne, specchio d’acqua che riflette un cielo infinito. L’aria limpida, cristallina. Un silenzio profondo, rotto solo dal lieve fruscio delle foglie. Il secondo giorno, un’immagine indelebile, il lago abbracciato dalla luce dorata del tramonto. Un ricordo che vibra ancora.

Roccascalegna, Pennadomo, Pescocostanzo… tre nomi, tre anime. Il terzo giorno, un salto tra epoche diverse. Borghi arroccati, stradine strette che raccontano secoli di storia. Pietre che parlano, che sussurrano segreti al vento. Il profumo di storia, di erbe aromatiche, di ricordi lontani. Un’esperienza sensoriale unica. Pescocostanzo, un cuore pulsante di artigianato, un abbraccio caldo.

Il Parco Nazionale della Maiella. Un’escursione nel cuore della natura, un’esperienza quasi mistica. Sentieri che si snodano tra le montagne, un contatto profondo con la terra. Il profumo intenso di pini e di mirto. Il quarto giorno, l’apoteosi: il cielo stellato, uno spettacolo immenso, infinito. Un’osservazione astronomica, un viaggio tra costellazioni lontane, un’esperienza che trascende il tempo. Le stelle, punti luminosi in un universo sconfinato.

  • Punti principali:

    • Transiberiana d’Italia: viaggio panoramico.
    • Lago di Scanno: bellezza lacustre.
    • Borghi storici: Roccascalegna, Pennadomo, Pescocostanzo.
    • Parco Nazionale della Maiella e osservazione astronomica.
  • Aggiunta personale: Quest’anno, ho scelto di soggiornare nell’agriturismo di zia Emilia a Scanno, godendo della sua cucina tradizionale. L’osservazione astronomica è stata guidata da un esperto locale, che mi ha fatto scoprire le meraviglie del cielo abruzzese.

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