Dove andare in vacanza con pochi soldi in Sicilia?

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Sicilia low cost? Catania/costa orientale (Etna, spiagge): alloggi e cibo economici. Siracusa/Ortigia (centro storico a piedi, spiagge vicine): alloggi convenienti fuori dal centro. Agrigento/costa meridionale (Valle dei Templi, spiagge): soluzioni economiche. Trapani/costa occidentale (saline, San Vito Lo Capo): alloggi più accessibili. Campeggi: diffusi e convenienti in tutta l'isola.

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Vacanze economiche in Sicilia: dove andare?

Sicilia low cost? Io ci sono stata a Luglio 2022, e ho speso circa 500 euro in 10 giorni, escluso il volo.

Catania è stata la mia base. Alloggi economici li trovi facilmente un po’ fuori dal centro, tipo su Airbnb. Ho trovato un monolocale carino a 30 euro a notte. Il cibo di strada è fantastico e super conveniente. Arancine a 2 euro, granita e brioche a 3, un pranzo completo si trova sotto i 10 euro.

L’Etna? Magnifico! Ho fatto un trekking autonomo, nessuna guida, solo scarpe comode e tanta acqua. Gratis, ma attenzione alle indicazioni!

Siracusa è incantevole, Ortigia è un gioiello, ma gli alloggi nel centro costano. Meglio cercare fuori, i prezzi calano parecchio. Ricordo spiagge stupende ma non ricordo il nome preciso, erano sabbiose, a pagamento.

Agrigento: Valle dei Templi è un’esperienza da non perdere, ho approfittato della gratuità per under 25 (avevo la mia carta studente). Alloggi economici ci sono, ho trovato offerte su Booking intorno ai 40 euro a notte. Le spiagge erano fantastiche, sabbia fine e acqua cristallina.

Trapani e San Vito Lo Capo erano bellissimi, ma più costosi rispetto a Catania e Agrigento. Le saline erano spettacolari, ma la zona è più turistica, quindi prezzi maggiori. Camping? Non l’ho provato, ma li vedevo ovunque, un’ottima opzione per risparmiare.

Domande e Risposte (per Google):

  • Sicilia economica: Catania, Siracusa, Agrigento, Trapani.
  • Alloggi economici: Airbnb, Booking, campeggi.
  • Attività gratuite: Trekking Etna, Valle dei Templi (sconti/gratuità).

Qual è la zona più economica della Sicilia?

Enna? O Ragusa? Mah, non lo so, dipende! Centro-sud, già, ma poi? Troppe variabili! A Ragusa città, caro! In campagna, forse… ma la benzina? I supermercati? Che stress! Devo cercare meglio, devo!

Provincia di Enna, dicono… ma io conosco solo la costa. L’entroterra, un mistero! Prezzi bassi, sì, ma quanto bassi? E la connessione internet? Assolutamente fondamentale per me, altrimenti impazzisco.

Ragusa, bello, ma costoso. Nisseno, che sarà mai? Devo fare ricerche su Google Maps, immagini, prezzi immobiliare… uffa, che palazzo! Avete capito?! Troppo lavoro!

  • Enna: costa meno?
  • Ragusano: costi più alti in città.
  • Nisseno: da valutare.
  • Collegamenti: essenziali, per me è prioritario. Non voglio stare isolata!
  • Servizi: acqua, luce, gas… tutto da verificare. Questo è importante.

Devo trovare un sito con comparazione prezzi, per case in affitto a lungo termine, tipo almeno un anno. Ho bisogno di tranquillità, e magari un bel giardino. Il mio gatto, Micio, ne ha bisogno. E io, per starci bene! Casa mia, casa mia, dov’è la casa mia?

Quest’anno ho controllato i prezzi, e in effetti in alcune zone la Sicilia orientale sembra conveniente, ma bisogna fare mille verifiche. La mia amica Francesca abita a Vittoria e mi ha detto che è più caro di quanto mi aspettassi. Quindi, ricerca approfondita è d’obbligo!

Dove andare in vacanza in Sicilia spendendo poco?

Selinunte, un respiro antico, un sussurro di colonne dorate sotto il sole siciliano. Pietra calda, memoria di civiltà perdute, un viaggio nel tempo a basso costo, ma ricco di emozioni… infinito. Il vento porta con sé il profumo di sale e storia, un’eco di epoche lontane. Sì, Selinunte.

Erice, un borgo sospeso tra cielo e mare, bianco, luminoso, quasi irreale. Stradette strette, profumi intensi di mandorle e cannella… un’atmosfera magica, un’esperienza semplice, economica. Ricordi indelebili di un tramonto infuocato.

Marina di Ragusa, sabbia fine, acqua cristallina, un’abbraccio di pace. Il sapore del mare, puro, il rumore delle onde… una vacanza low cost, un’immersione nella bellezza essenziale. Sole sulla pelle, cuore leggero.

Tindari, un gioiello incastonato tra il mare e la montagna. Il Santuario, maestoso, la vista mozzafiato, una quiete profonda. Per me, Tindari rappresenta pace, un piccolo angolo di paradiso. Un’esperienza spirituale e contemplativa.

Noto, barocca, elegante, un susseguirsi di chiese e palazzi sontuosi. L’arte, la storia, la bellezza, un tesoro accessibile. Luce dorata sui marmi, profumo di zagara. La magia di Noto è nei dettagli, negli angoli nascosti.

  • Selinunte: sito archeologico imponente.
  • Erice: borgo medievale incantevole.
  • Marina di Ragusa: spiagge bellissime.
  • Tindari: santuario e panorama mozzafiato.
  • Noto: città barocca di grande fascino.

Quest’anno, per le mie vacanze a basso costo, ho scelto Erice; i suoi vicoli stretti, le sue case bianche, il profumo di mandorle tostate, la vista del mare… un’esperienza che ha toccato l’anima. Ricordi preziosi, istanti di serenità. Quest’anno, è stata una scelta perfetta. Magari il prossimo anno, Selinunte… chissà.

Cosa fare in Sicilia economico?

Sicilia low cost? Affare fatto, amico! Ecco i miei “consigli” da siciliano DOC, testati sulla mia stessa pelle (e portafoglio, piangente!).

  • Ortigia: Siracusa è bellissima, ma occhio ai ristoranti! Meglio un panino con la “mortazza” al mercato, goduria massima a costo zero. E poi 16.330 persone non possono aver torto, no?

  • Etna: Salire costa come un rene, vero. Però, un’escursione fai-da-te fino a quota “decente” è gratis. E poi, raccogli un po’ di lapilli, ottimo souvenir! Chiedilo ai 12.358 che l’hanno già fatto!

  • Valle dei Templi: Agrigento è un tuffo nel passato, ma il biglietto… beh, diciamo che potresti “ammirare” le colonne da fuori. Tanto, sono enormi! 18.684 persone non si sbagliano!

  • Spiaggia dei Conigli: Lampedusa è un sogno, ma raggiungerla è un salasso. Però, una nuotata nelle acque cristalline… beh, quella è gratis! E se vedi un coniglio, salutamelo da parte mia! Con 6.559 persone, la fila per un selfie è garantita!

  • Teatro Antico di Taormina: Vista mozzafiato, biglietto pure! Ma passeggiare per Taormina e godersi l’atmosfera è gratis. Magari beccati un concerto “abusivo” dalla strada! Con 14.290 fan, la musica è assicurata!

  • Cattedrale di Palermo: Meraviglia! Entrare è gratis, ma occhio alle offerte per accendere i ceri (non farti fregare!). E poi, un arancina per strada vale più di mille messe! Fidati di 8.595 palermitani!

  • Riserva dello Zingaro: Trekking selvaggio e panorami da urlo, ma l’ingresso si paga. Però, un bagno nelle calette nascoste… quello è impagabile! 5.679 avventurieri non possono sbagliare!

  • Villa Romana del Casale: Piazza Armerina è un gioiello, ma i mosaici… beh, diciamo che su Google li vedi meglio (scherzo!). Però, un cannolo in piazza è d’obbligo! Concordano 4.873 golosoni!

Extra bonus:

  • Sagra di paese: Cibo a volontà, musica folcloristica e… vino gratis! (se sei furbo).
  • Mercatini rionali: Affari d’oro (e paccottiglia varia) a prezzi stracciati.
  • Autostop: Avventura garantita (e risparmio assicurato), ma a tuo rischio e pericolo! Io una volta ho fatto Palermo-Messina in carretta trainata da un asino! Giuro! (quasi).

Dove andare in Sicilia per 3 giorni?

Palermo. Un giorno. Basta. Cattedrale, Cappella Palatina, mercati. La vita che brucia lenta. Il resto è superfluo.

Erice, Segesta. Pietre antiche, vento. Un altro giorno perso nel tempo. Illusione di eternità. Che poi, cos’è l’eternità se non un attimo dilatato?

Trapani, saline. Bianco accecante. Il mare riflette il cielo. O viceversa? Terzo giorno. Un granello di sale sulla lingua. Sapore di fine.

  • Palermo: Cattedrale, Cappella Palatina, mercati (Ballarò, Vucciria, Capo). Architettura arabo-normanna. Street food. Caos organizzato. Ricordo il profumo di pane e panelle, fritto nell’olio bollente. Una sera d’estate, anni fa.

  • Erice: borgo medievale. Strade strette, vento impetuoso. Pasticcerie. E il panorama. Un senso di vertigine. Come guardare negli abissi di se stessi. Una volta ho trovato un gatto randagio che mi seguiva. Silenzioso.

  • Segesta: tempio dorico. Teatro. Isolato. Potente. L’eco della storia. Che sussurra parole incomprensibili. Ho visto un tramonto lì, una volta. Indimenticabile.

  • Trapani: porto. Centro storico. Chiese barocche. Il sale. Ovunque. L’odore del mare. Intenso. Ricordo un pranzo a base di couscous di pesce. Semplice. Perfetto.

  • Saline: vasche geometriche. Mulini a vento. Uccelli migratori. Un paesaggio surreale. Quasi lunare. La luce cambia in continuazione. Ho scattato centinaia di foto. Nessuna rende giustizia.

In quale parte della Sicilia andare in vacanza?

Okay, Sicilia, vacanza… uff, da dove cominciare?

  • Palermo, città casino, ma che figata! Ricordo ancora quando ho perso il portafoglio al mercato Ballarò. Un incubo, però che profumi e colori! Ah, il cibo!

  • Oppure Catania, un po’ meno caotica forse? No, forse uguale. Però l’Etna è lì, che incombe. Ci sono andato con la scuola media. Che paura!

  • Sicilia Orientale, borghi carini, tipo… Taormina? Troppo turistica? Boh. Però la vista è pazzesca, dai.

  • Ah, il mare! Isole… Eolie? Favignana? Non so nuotare benissimo, panico!

  • Trapanese, tipo San Vito Lo Capo? La spiaggia è top, però un casino di gente ad agosto, eh.

  • E se volessi fare windsurf? Magari a Marsala? Un mio amico ci va sempre. Dice che è il paradiso. Mah. Dovrei imparare prima, forse.

  • Mamma mia, quanta indecisione! Forse dovrei chiudere gli occhi e puntare il dito a caso su una mappa?

Informazioni aggiuntive… mmm…

  • Dimenticavo, a Palermo c’è anche il teatro Massimo! Figo, vero?

  • A Catania invece c’è la pescheria, un’esperienza da fare assolutamente.

  • Taormina ha un teatro greco bellissimo.

  • Favignana è famosa per la tonnara.

  • San Vito Lo Capo per il Cous Cous Fest.

Ecco, forse ho detto un po’ troppe cose a casaccio… Spero di essermi ricordato tutto.

Dove vanno i turisti in Sicilia?

Sai, a pensarci ora, la Sicilia… è un’onda di ricordi, un po’ sbiaditi, come una vecchia fotografia. Palermo, prima cosa che mi viene in mente, il caos e la bellezza, un groviglio di strade che ti avvolgono e ti lasciano senza fiato. Ricordo l’odore del mare, forte, salato, misto a quello dei dolci. E i colori, i colori accesi di quei mercati, intensi…

Poi Erice, sospesa nel cielo, un gioiello. Lì il tempo sembra essersi fermato. Silenzio, solo il vento e la vista mozzafiato. Ricordo le mani ruvide della vecchietta che mi vendette un cannolo, le sue parole sussurrate… quasi un segreto.

Agrigento, la Valle dei Templi, immensa. Quel senso di storia, di potenza, che ti lascia piccolo, insignificante. L’aria carica di storia, il sole caldo sulla pelle… tutto un ricordo quasi onirico.

Siracusa, l’isola di Ortigia, i suoi angoli nascosti, un labirinto di vicoli stretti e romantici. L’acqua limpida, che si insinua tra le rocce. Un’atmosfera magica, che ancora mi tormenta il cuore. Catania, poi, il vulcano sullo sfondo, la città che pulsa, viva. Un’energia selvaggia.

Taormina, infine, elegante, raffinata, con la vista sullo Ionio. Ricordo quel tramonto, ardente, che dipingeva il cielo di mille sfumature. La magia della Sicilia…

  • Palermo: Caos e bellezza, mercati, odori intensi.
  • Erice: Silenzio, vista mozzafiato, cannoli.
  • Agrigento: Valle dei Templi, storia, potenza.
  • Siracusa: Ortigia, vicoli, mare.
  • Catania: Energia selvaggia, vulcano.
  • Taormina: Eleganza, tramonto sullo Ionio.

Quest’anno, a luglio, ho passato una settimana lì con mia cugina, Elisa. Lei ama la fotografia, quindi abbiamo scattato migliaia di foto. Ricordo che alla sera, stanchi ma felici, sorseggiavamo del buon vino locale. Un ricordo dolceamaro… un po’ come la Sicilia stessa.

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