Qual è il secondo borgo più bello d'Italia?

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Secondo il concorso "I Borghi più belli d'Italia" 2023, Bard, in Valle d'Aosta, si aggiudica il secondo posto. La sua maestosa fortezza, simbolo inconfondibile, domina il paesaggio, regalando scorci indimenticabili. Un gioiello alpino da scoprire.

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Borgo più bello dItalia dopo il primo?

Mamma mia, “il secondo borgo più bello d’Italia”… dopo il primo, ovviamente! Bard, in Valle d’Aosta, dici? Mai sentito nominare prima del concorso del 2023.

Però, ripensandoci, Bard… mi suona. Forse l’ho visto di sfuggita andando verso Courmayeur? Non sono sicuro, ma quella zona è pazzesca.

Poi, oh, la fortezza che domina la strada, dici? Tipico! Questi borghi medievali hanno sempre queste cose scenografiche. Chissà se vale la pena farci una sosta la prossima volta che passo da quelle parti.

Domanda: Qual è il secondo borgo più bello d’Italia secondo il concorso “I Borghi più belli d’Italia” del 2023?

Risposta: Bard, comune della Valle d’Aosta.

Qual è il posto più bello dItalia?

Venezia, ah Venezia! Era luglio 2023, un caldo bestiale, ma ero lì, finalmente. Ricordo l’odore, un mix di acqua salmastra, muffa antica e quel profumo dolciastro, un po’ stantio, dei dolciumi venduti vicino a Rialto. Ero stanca morta, il volo da Milano era stato un incubo, ritardo assurdo. Però, appena scesa dal vaporetto, tutto è cambiato. Quel silenzio, rotto solo dal schiantarsi delle onde contro i pali di legno. Magico.

  • L’acqua verde scuro, quasi nera in certi punti.
  • Le gondole che scivolavano silenziose, quasi sospese.
  • Quel senso di storia, di tempo che si stratificava ad ogni passo.

Poi, Piazza San Marco. Troppa gente, un casino pazzesco, ma anche lì, l’atmosfera era unica. Le colombe che volavano, i turisti che scattano foto come pazzi… io mi sono seduta a un tavolino di un caffè, ho ordinato un caffè, costoso da morire, ma che me ne importava? Ero a Venezia! Ho pensato a mio nonno, che mi parlava sempre di Venezia, dei suoi viaggi da giovane. Un nodo in gola. Un’emozione pazzesca, una di quelle che ti cambiano un po’.

  • Il caffè, caro ma buonissimo.
  • Le colombe, simbolo della città.
  • Il ricordo del nonno.

Quella sera, ho cenato in una trattoria minuscola, vicino a Cannaregio. Ho mangiato spaghetti alle vongole, semplici, ma perfetti. E il vino, un prosecco locale, da leccarsi i baffi. Ho camminato per ore, perduta tra calli e campielli, incontrando gatti randagi e anziani che chiacchieravano seduti sulle panchine. Venezia è così, un miscuglio di bellezza, caos, storia e magia. Un’emozione indescrivibile. Un posto che ti entra dentro l’anima. Ci tornerò, sicuramente. Spero prima possibile. Magari a settembre, meno turisti.

  • Trattoria a Cannaregio, ottima cena.
  • Gatti randagi.
  • Passeggiata notturna.

Ho speso una follia, però ne è valsa la pena. Prezzi folli per tutto, ma Venezia è così. Un ricordo che non svanirà.

#Bellezza #Borghi #Italia