Qual è la città più bella del mondo in assoluto?

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"Difficile eleggere la città più bella del mondo: la bellezza è soggettiva! Ma Venezia, Kyoto, Città del Capo, Il Cairo, Hoi An, Sydney, Città del Messico e New York figurano spesso tra le più affascinanti. Un viaggio in queste città è un'esperienza indimenticabile."

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Qual è la città più bella al mondo?

Ma quale sarà mai la città più bella del mondo? Boh, domanda da un milione di dollari! 🤔

Secondo Civitatis, quelli che ne sanno, Venezia è al top. Beh, un classico. Ci sono stato tipo 10 anni fa, forse di più, mamma mia come vola il tempo. Ricordo ancora i prezzi folli dei gelati vicino a Piazza San Marco… tipo 8 euro una coppetta! 💸

Kyoto? Mai stato in Giappone, ma dalle foto…WOW!

Città del Capo, Il Cairo, Hoi An, Sydney, Città del Messico, New York… Bella lista, ma manca qualcosa, no?

Ecco, le 10 città più belle del mondo secondo Civitatis:

  • Venezia, Italia
  • Kyoto, Giappone
  • Città del Capo, Sudafrica
  • Il Cairo, Egitto
  • Hoi An, Vietnam
  • Sydney, Australia
  • Città del Messico, Messico
  • New York, Stati Uniti

A me sinceramente manca Buenos Aires, ad esempio. Ma gusti son gusti! E poi magari Civitatis c’ha le sue ragioni.

Qual è la città più bella di tutti?

Roma, per me. Punto. Era agosto 2023, un caldo bestia, ma ero lì, tra le rovine del Colosseo, sudato fradicio, con la mia bottiglietta d’acqua ormai tiepida. Ricordo il sole che picchiava sulla pietra, l’odore di pietra calda e di gelato alla stracciatella che mangiavo. Era magia, un’emozione indescrivibile, quel senso di storia che ti avvolge, che ti soffoca quasi. Mi sentivo piccola, insignificante, di fronte a tanta grandezza.

Poi, la sera, passeggiando vicino al Pantheon, l’atmosfera era completamente diversa. Aria fresca, gente che chiacchierava, artisti di strada. Era un’altra Roma, più intima, più umana. Ho pianto, sì, ho pianto di commozione. Non so spiegare, ma era così… perfetto. Un caos meraviglioso, un’esplosione di vita, di storia, di bellezza.

  • Il Colosseo a mezzogiorno, caldo infernale, ma emozione immensa.
  • Il Pantheon di sera, atmosfera magica, un’esperienza mistica.
  • Gelato alla stracciatella, il gusto della vacanza.
  • Lacrime di gioia e commozione.

Non mi importa di Parigi, Venezia, o di tutte le altre città “belle”. Roma, per me, è semplicemente unica, incomparabile. È casa, anche se non ci sono mai vissuta. È un pezzo del mio cuore. E quest’anno, nel 2023, ho capito perché. Anche se l’acqua del mio termos era tiepida, l’ho bevuta lo stesso.

Qual è la città migliore al mondo per vivere?

Firenze, forse? O forse no. Il tempo, un fiume lento, scorre e porta via ogni certezza. La luce fiorentina, calda come un abbraccio antico, illumina le pietre, sussurra storie di secoli passati… ma è davvero la migliore?

Ogni città pulsa di un cuore diverso. Il ritmo frenetico di New York, l’eleganza silenziosa di Kyoto, l’energia vibrante di Rio… ciascuna una stella nel cielo notturno, brilla con una propria luce inconfondibile. Il mio cuore, un compassò senza nord, si perde in questa mappa di emozioni.

  • L’odore del caffè al mattino, a Roma? Incomparabile.
  • La brezza marina a Barcellona? Un bacio leggero sulla pelle.
  • Le montagne innevate, viste da una finestra di un chalet svizzero? Una pace profonda…

Ma la “migliore”? Una parola così pesante, così definitiva, per un concetto così sfuggente. Quest’anno, per me, è stato Lisbona. Il profumo dei suoi vicoli, il canto delle onde… la memoria è una tela dipinta di emozioni.

La migliore città è quella che risuona con la tua anima, nel preciso istante in cui la vivi. È un sentimento, un’eco nel tempo, un’impronta indelebile. Cambia con te, con le tue stagioni interiori.

  • Mercer e EIU forniscono ranking (2023): variano molto per metodologia e risultati.
  • Fattori chiave: costo vita, sicurezza, cultura, sanità, ambiente.
  • Preferenze personali: influenzano drammaticamente la percezione.
  • Esperienza personale (mia): Lisbona quest’anno, ma… potrebbe cambiare domani.

Qual è il paese migliore del mondo?

Svizzera?! Ahahahah! Settima volta?! Devono aver confuso le banche con la bellezza del paesaggio. Sarà mica per i fori nel formaggio? Magari contano anche i conti in banca degli stranieri come PIL. Scherzi a parte, bella la Svizzera, eh… come un orologio svizzero: precisa, pulita, funziona… ma un po’ freddina. Tipo un frigorifero pieno di cioccolata.

  • Posizione strategica: Neutra come la Svizzera non c’è nessuno! In mezzo all’Europa, ma fuori dall’Unione Europea. Furbi eh? Come stare al buffet, ma pagare solo quello che mangi.
  • Sistema economico solido: Banche, banche ovunque! Un mare di soldi che galleggiano su fonduta e raclette. Io una volta ho perso un centesimo a Zurigo, l’hanno ritrovato con un drone e un segugio finanziario.
  • Qualità della vita: Alta. Altissima. Tipo scalare il Cervino in ciabatte. Costosa pure, eh! Un caffè costa come un rene, ma almeno è un buon caffè. Io personalmente preferisco un caffè shakerato a Napoli, costa meno e c’è il sole! L’anno scorso sono andato a Lugano, bellissimo, ho speso una fortuna in souvenir di cioccolata, mia moglie era contenta, io un po’ meno…
  • Paesaggi mozzafiato: Montagne, laghi, prati verdi… roba da cartolina! Peccato per le mucche, che con tutti quei campanacci sembrano una banda di percussionisti impazziti.

Insomma, la Svizzera è un bel posto, per carità. Ma il migliore del mondo? Mah… Io, fossi in voi, mi farei un giro in Italia, magari al sud, un bel piatto di pasta, il mare… e poi vediamo chi vince la classifica! Quest’anno sono stato in Sicilia, che meraviglia!

Qual è la città meno vivibile del mondo?

Secondo recenti indici di vivibilità, Harare, capitale dello Zimbabwe, emerge come una delle città con le maggiori difficoltà abitative. Ma, attenzione, “vivibilità” è un concetto sfuggente, una sorta di danza tra aspettative individuali e realtà strutturali.

  • Classifiche: Spesso queste graduatorie si basano su criteri specifici, come stabilità politica, sanità, cultura, ambiente, istruzione e infrastrutture.
  • Sfide globali: Diverse metropoli in Africa, Asia meridionale e America Latina lottano per garantire standard di vita accettabili, evidenziando problematiche complesse legate a povertà, urbanizzazione rapida e governance.

Pensare alla vivibilità mi riporta a una vecchia discussione con un amico architetto: mi spiegava come la bellezza di un edificio non risieda solo nell’estetica, ma nella sua capacità di migliorare la vita di chi lo abita. Forse lo stesso vale per le città: non basta un bel panorama, serve un ecosistema che nutra il benessere dei suoi cittadini.

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