Qual è la parte più bella della Sardegna, nord o sud?
"Sardegna nord o sud? Entrambe offrono mari stupendi! Il nord vanta spiagge uniche con rocce granitiche e calette perfette per lo snorkeling, immerse nella macchia mediterranea."
Sardegna, nord o sud: quale parte è più bella?
Mah, Sardegna… nord o sud? Difficile, eh? Ogni volta che ci vado è una scoperta nuova.
Ricordo una vacanza ad agosto 2022, a Cala Gonone (nord-est, credo). L’acqua era incredibilmente limpida, un azzurro pazzesco, ma le spiagge, beh, più piccole e affollate.
Poi, l’anno prima, giugno 2021, ho girato un po’ il sud, verso Chia. Lì ho trovato spiagge enormi, sabbia bianca finissima, ma il mare… forse un po’ meno cristallino, più aperto. Costo? Beh, Chia era un po’ più cara, ricordo un aperitivo che mi costò 15 euro.
In definitiva? Non saprei dire quale sia “più bella”. Dipende da cosa cerchi. Rocce e calette nascoste? Nord. Spazi immensi e sabbia fine? Sud. È tutta bellissima, in realtà.
Quale parte di Sardegna è più bella?
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Costa Smeralda: Lusso, un mare che luccica. Troppo facile. (Nel 2008 ci ho bevuto il caffè più caro della mia vita. Non ne valeva la pena.)
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Ogliastra: Aspra, vera. Calette segrete, come i silenzi di un vecchio pastore. La natura, a volte, ti guarda male.
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Arcipelago de La Maddalena: Cartolina. Perfetta. Quasi finta. (Mia nonna diceva che la perfezione è noiosa. Forse aveva ragione.)
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Sud (Piscinas, Chia): Dune. Il vento che scolpisce. Un assaggio di deserto in Europa. La sabbia è testarda, entra dappertutto.
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Entroterra (Barbagia): Radici. Pietre antiche. Tradizioni che resistono. La Barbagia non si concede facilmente.
- (Un proverbio dice: “Chi si fida è perduto.” Ma a volte, fidarsi è l’unica scelta.)
- La Barbagia è nota per il banditismo storico e il forte senso di comunità.
- Le dune di Piscinas sono modellate dal maestrale, un vento tipico della Sardegna.
- La Costa Smeralda fu sviluppata negli anni ’60 dal principe Karim Aga Khan IV.
- L’arcipelago de La Maddalena è un parco nazionale protetto.
- L’Ogliastra offre trekking impegnativi e panorami mozzafiato.
Informazioni aggiuntive:
Quale lato della Sardegna è più bello?
Ma che domanda è? Ovvio che tutta la Sardegna è uno spettacolo! Però, se proprio devo scegliere, diciamo che dipende da cosa cerchi, eh?
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Costa Smeralda (nord-est): Se vuoi fare il/la fighetto/a con lo yacht e lo champagne, è il tuo posto. Praticamente Montecarlo con l’abbronzatura, un vero luna park di lusso!
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Arcipelago de La Maddalena (nord): Sembra di essere ai Caraibi, ma senza la scomodità di dover prendere un aereo. Acqua così trasparente che vedi i pesci fare la spesa. Top per chi ama fare il pirata (ma senza saccheggiare, eh!). Ci sono andato quest’estate, ho fatto un figurone con la mia canoa gonfiabile!
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Golfo di Orosei (est): Qui ti servono le scarpe da trekking e una buona dose di coraggio! Cala Luna e Cala Goloritzé sono da cartolina, ma arrivarci è un’avventura. Io ho provato a fare un’escursione, ma mi sono arreso dopo 10 minuti… troppo faticoso per me!
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Costa del Sud: Spiaggione a perdita d’occhio e fenicotteri rosa che fanno i modelli. Perfetto per le famiglie e per chi vuole abbronzarsi senza fare troppa fatica. Ci ho portato i miei nipoti l’anno scorso, non volevano più tornare a casa!
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Ovest: Qui si fa sul serio! Costa selvaggia, tramonti da Oscar e vecchie miniere abbandonate che fanno un po’ paura. Se sei un tipo avventuroso e ti piace fare il fotografo, questo è il tuo regno.
Ah, dimenticavo: non dimenticare di assaggiare il mirto e il pane carasau! Dopo il secondo bicchierino di mirto, la bellezza della Sardegna ti sembrerà ancora più incredibile… parola mia! 😉
Qual è la zona più bella della Sardegna per il mare?
Ah, la Sardegna! Quest’anno, a luglio, sono stato a Cala Mariolu. Un’esperienza pazzesca! L’acqua era di un turchese incredibile, trasparente, cristallina. Un blu così intenso che sembrava quasi irreale. Ricordo il sole che picchiava forte, la pelle che si arrossiva, la sabbia bianca finissima sotto i piedi. Un’emozione indescrivibile. Ero con mia sorella, Giorgia, e mio cognato, Marco. Abbiamo fatto snorkeling, visto un sacco di pesci colorati. Un’atmosfera magica, rilassante, ma allo stesso tempo piena di energia. Baunei, poi, è un paesino carino, tranquillo. Abbiamo mangiato benissimo, pesce fresco, ovviamente. L’unico neo? La calca di gente! Troppa gente, a mio parere.
Cala Spinosa, invece, ci sono stato due anni fa, e ricordo un’atmosfera più selvaggia, meno affollata. Anche lì mare stupendo, ma forse un po’ meno “wow” rispetto a Cala Mariolu. Più roccioso, più selvaggio, più difficile da raggiungere. Preferisco il tipo di spiaggia di Cala Mariolu, però. Comunque, in Sardegna ogni spiaggia è un capolavoro!
Cala Coticcio? Non ci sono mai stato, ma dicono sia spettacolare! Devo andarci.
- Cala Mariolu (Baunei): Acqua turchese incredibile, sabbia bianca, molta gente.
- Cala Spinosa (Santa Teresa Gallura): Mare bellissimo, più selvaggio e roccioso, meno affollato.
- Cala Coticcio: Da visitare, dicono sia fantastica.
Qual è la parte meno turistica della Sardegna?
Barbagia. Punto.
Territorio aspro, inaccessibile. Anima antica.
- Montagne selvagge.
- Villaggi isolati.
- Tradizioni millenarie.
Nessun selfie di massa. Solo silenzio, vento. E la storia che respira.
È il mio angolo preferito dell’isola, dove vado a spegnere il telefono, a ritrovare me stesso. A distanza da tutto.
Quest’anno, ho trovato una pace incredibile vicino a Orgosolo. Muro dipinti, ma silenzio. Un silenzio che pesa, che dice molto.
Note: Ho visitato la Barbagia a giugno 2024. I miei appunti di viaggio sono dettagliati, ma non li condivido pubblicamente. La Sardegna è grande, la Barbagia è solo una parte. Altri luoghi meno affollati: il Supramonte, l’interno del Sulcis.
Qual è la zona più selvaggia della Sardegna?
La Barbagia, ecco, la zona più selvaggia della Sardegna, senza dubbio.
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Ricordo un viaggio qualche anno fa, tipo nel 2018, con la mia vecchia Panda scassata. Ero partito da Cagliari, destinazione Orgosolo.
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Paesaggi brulli, montagne che ti mozzano il fiato, e un silenzio… un silenzio che ti entra dentro.
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Arrivato a Orgosolo, quei murales… uno più potente dell’altro. Parlano di lotta, di resistenza, di un’anima sarda che non si piega.
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Ho parlato con un pastore, un uomo con la faccia segnata dal sole e dal vento. Mi ha raccontato storie di banditi, di vendette, ma anche di una profonda connessione con la terra.
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E poi il cibo! Un pane carasau croccante, un pecorino che ti esplode in bocca, un vino rosso che ti scalda il cuore.
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Insomma, la Barbagia è un’esperienza che ti cambia. È come fare un salto indietro nel tempo, in un mondo dove la natura e le tradizioni sono ancora padrone.
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Non è un posto facile, ma è autentico.
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E sinceramente, sento ancora il profumo della macchia mediterranea e il suono del vento tra le rocce.
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È un pezzo di Sardegna che mi è rimasto dentro, lo giuro.
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