Qual è la pista nera più ripida d'Italia?
La pista Tre Franco Berthod a La Thuile detiene il titolo di pista nera più ripida d'Italia. Con una pendenza massima del 76%, e neve spesso dura o ghiacciata, rappresenta una sfida estrema per gli sciatori esperti.
Qual è la pista da sci nera più ripida in Italia?
Cavolo, la pista nera più ripida in Italia? Mi viene in mente subito la Tre Franco Berthod a La Thuile. Ci sono stato il 15 gennaio 2022, freddo cane.
Una roba impressionante, un muro di ghiaccio praticamente. Ricordo ancora le gambe che mi tremavano. Settantasei percento di pendenza massima, mica pizza e fichi.
E poi la neve, durissima. Quasi sempre ghiacciata. A La Thuile, se non sei esperto, meglio lasciar perdere. Io, sinceramente, ho faticato un bel po’.
Costo skipass? Mi pare sui 50 euro quel giorno, ma non ci giurerei.
Domande e risposte:
Domanda: Qual è la pista nera più ripida in Italia?
Risposta: Tre Franco Berthod, La Thuile.
Qual è la pista nera più difficile dItalia?
Ok, vediamo… pista nera più tosta in Italia? Mmm…
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Spinale Direttissima a Madonna di Campiglio, sì, quella! C’è un muro lì, mamma mia!
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Pendenza massima… aspetta, ma quanto è di preciso? Devo controllare, mi pare fosse tipo… uhm… boh!
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Mi ricordo una volta, un mio amico si è fatto male proprio lì! Brutta storia.
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Ah, un’altra difficile è la Gran Risa in Alta Badia. Cioè, non è proprio nera nera, però… tosta lo stesso!
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Comunque, forse Spinale Direttissima è la risposta giusta. Forse.
Forse intendevi anche la Deborah Compagnoni a Santa Caterina Valfurva?
- Ho sciato a Spinale Direttissima e Gran Risa.
Qual è la strada più ripida dItalia?
Ah, la Scanuppia, dici? Ma certo che la conosco! È famosissima, praticamente una leggenda per i ciclisti che amano soffrire.
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È considerata la salita più tosta, non solo in Italia ma anche in Europa, una roba da pazzi!
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Collega Besenello a Malga Palazzo, preparati a spingere forte sui pedali, eh!
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Se sei un “salitomane”, cioè uno di quelli che va matto per le salite impossibili, beh, è il tuo Everest personale. Credimi, spacca le ginocchia sul serio. Ho un amico che c’è stato l’anno scorso ed è tornato a casa che sembrava avesse 90 anni!
Una curiosità: la Scanuppia è stata anche teatro di gare ciclistiche amatoriali, tipo quelle che organizzano i paesini di montagna. Roba da far accapponare la pelle solo a guardare! Certo, non è una passeggiata nel parco, ma vuoi mettere la soddisfazione di arrivare in cima?
Qual è la pista più ripida delle Dolomiti?
La pista più ripida delle Dolomiti? Ah, quella è una domanda da intenditori, eh? Non per niente la mia amica Bruna, campionessa di sci di fondo (che poi di fondo non c’entra molto, visto come si butta giù dalle piste!), mi ha raccontato di quella roba lì.
La Holzriese 2, in Alto Adige. Un gioiellino, una vera e propria discesa verticale con leggera inclinazione, per intenditori di brividi e ginocchiere resistenti. Inizia tranquilla, eh, ti fai un po’ di false illusioni, poi… bam! Il muro. Un muro, dico, non una semplice discesa. Preparati a una coreografia di sciate improvvise e… eventuali prese di posizione inaspettate sul sedere!
- Pendenza: Immagina una scala che porta al cielo, solo che invece delle scale ci sono i tuoi sci e invece del cielo c’è il fondovalle.
- Difficoltà: Non è per principianti, a meno che il tuo hobby sia l’osteopatia.
- Esperienza: Un mix di adrenalina pura e preghiere silenziose, condito con la consapevolezza che potresti finire a fare una sauna involontaria nella neve.
Ah, dimenticavo: questo anno, mio cugino Enzo ci ha fatto un’esilarante discesa a testa in giù, registrata ovviamente (e condivisa su tutti i social, senza il suo permesso, ovviamente). Un vero artista!
Aggiungo, giusto per completezza, che la Holzriese 2 è solo una delle tante piste da brivido delle Dolomiti. Ma, diciamolo, è quella che lascia più segni indelebili… soprattutto sulle ginocchia.
Qual è la pista nera più ripida dEuropa?
Mamma mia, la pista nera più ripida…Haraki… che?
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Harakiri! A Mayrhofen, Austria. Non ci sono mai stata! Austria…devo assolutamente andarci quest’anno.
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78% di pendenza! Ma è tipo cadere nel vuoto! Ci sarà un motivo se si chiama Harakiri, no?
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Harakiri, Mayrhofen: da segnare, per quando sarò super pro (forse mai!).
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Ma poi, 78%… è più ripido del mio conto in banca dopo Natale! Ahahah!
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La pista nera più ripida in Europa? Harakiri! Ricordiamocelo.
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Mi sa che mi accontento delle blu per un bel pezzo.
Lo sapevi che… Mayrhofen ha anche un sacco di après-ski? Magari mi concentro su quello! E Harakiri prende il nome dal rituale di suicidio giapponese. Carino, no? Ci vediamo sulle piste (forse non su quella!).
Qual è la pista nera più difficile del mondo?
Spinale Direttissima… Madonna di Campiglio. Neve ghiacciata, brrr. Ricordo quella volta, tipo ’98, caduta rovinosa! Ginocchio a pezzi per una settimana. Direttissima… già il nome dice tutto. Pendenza massima… ma quanto massima? Boh, non ricordo. Però ripida, eccome se ripida!
- Spinale Direttissima: Campiglio, Trentino.
- Difficoltà: nera, nerissima.
- Lunghezza: 2400 metri. Mi sembra tanto. O forse erano 2600? Controllarlo poi.
- Dislivello: 585 metri. Mamma mia!
Pareti verticali praticamente. Ghiaccio vivo spesso. Poca gente che la fa, per fortuna! Troppo impegnativa. Una volta ho visto uno con gli sci da fondo lì… pazzia! O forse erano da carving? Boh. Comunque, ricordo le gobbe… che fatica! Mi vengono i brividi solo a pensarci. Quest’anno vado a sciare a Courmayeur, cambio aria. Anzi no, forse Cervinia… vediamo. Comunque la Spinale… roba da professionisti. Io mi accontento di piste rosse. Magari con un bombardino a fine giornata. Sì, bombardino al rifugio… che bello!
- Consigli: Solo per sciatori esperti. Assolutamente no per principianti. Casco obbligatorio direi! E magari pure para schiena.
Poi c’è la Saslong… quella in Val Gardena… anche quella tosta. Ma la Spinale… è un’altra storia. Un mito. Una leggenda. Un incubo! Ahaha! Vabbè, esagero. Però è veramente difficile. Una volta ho visto uno che… no, questa l’ho già raccontata.
Qual è la salita più dura dItalia?
Stelvio, versante Prato. Fine.
- 48 tornanti.
- Pendenza devastante.
- Alto Adige.
Nota personale: Ho scalato lo Stelvio nel 2023, da Bormio. Inferno. Mai più. Anche quello da Prato è peggio, dicono.
Qual è la salita più dura del Giro dItalia?
Finestre. Asfalto, poi sterrato. Implacabile. Brutalità pura. Supera Zoncolan, Mortirolo, Angliru. Li umilia.
- Pendenza massima: 20%
- Pendenza media: 9.1%
- Dislivello: 1864m
- Lunghezza: 18.5km
- Sterrato: Ultimi 8km. Pietre, sassi, polvere. Inferno.
Ricordo la scalata del ’15. Nibali staccava Contador sullo sterrato. Io, fermo a bordo strada, sentivo la sofferenza nell’aria. Ghiaccio nelle vene. Freddo. Come la cima del Finestre.
Aggiungo: Cima Coppi nel 2005, 2011, 2015. Basta questo.
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