Qual è la pista più ripida d'Europa?

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La pista più ripida aperta al pubblico in Europa è lHarakiri del Mayrhofen (Austria), con una pendenza del 78%. Tuttavia, esistono piste non aperte al pubblico, o con tratti brevi non omologati, che superano questa inclinazione. In Svizzera, il Muro del Plan de Corones raggiunge punte dell85%. Nuove informazioni suggeriscono che una pista in progetto in Francia potrebbe superare questi record una volta completata.
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Oltre lHarakiri: la sfida per la pista più ripida dEuropa

LHarakiri di Mayrhofen, in Austria, con la sua pendenza del 78%, è un nome che evoca brividi e adrenalina in ogni sciatore. Da anni detiene il primato di pista più ripida dEuropa aperta al pubblico, un vero e proprio muro di neve che mette alla prova anche i più esperti. Ma il mondo dello sci è in continua evoluzione, alla ricerca di nuove emozioni e sfide sempre più estreme. E così, la domanda sorge spontanea: lHarakiri è davvero la pista più ripida del continente o esistono discese ancora più vertiginose, nascoste tra le vette alpine?

La risposta, come spesso accade, è complessa. Bisogna infatti distinguere tra piste omologate e aperte al pubblico, e tratti non ufficiali o riservati a sciatori professionisti. Esistono infatti pendii con inclinazioni superiori al 78% dellHarakiri, ma non accessibili a tutti. Un esempio è il famigerato Muro del Plan de Corones, in Alto Adige, che in alcuni punti raggiunge punte dell85%. Si tratta però di un tratto breve, non classificato come pista a sé stante e inserito allinterno di un percorso più ampio. La sua pendenza estrema lo rende una sfida riservata a sciatori di altissimo livello, capaci di gestire una discesa così impegnativa.

La questione si complica ulteriormente se si considerano i progetti futuri. Voci sempre più insistenti parlano di una nuova pista in fase di progettazione in Francia, che ambisce a spodestare lHarakiri dal suo trono. I dettagli sono ancora avvolti nel mistero, ma sembra che gli ingegneri stiano studiando un tracciato con una pendenza record, mai vista prima in Europa. Se il progetto dovesse concretizzarsi, potrebbe rivoluzionare il panorama dello sci alpino, attirando appassionati da tutto il mondo desiderosi di cimentarsi con la discesa più estrema del continente.

Ma la corsa alla pendenza più elevata solleva anche interrogativi sulla sicurezza e la sostenibilità. Piste così ripide richiedono una manutenzione impeccabile e unattenzione costante alle condizioni meteo, per garantire la sicurezza degli sciatori. Inoltre, limpatto ambientale di questi progetti non può essere ignorato. La costruzione di nuove piste e infrastrutture può alterare lequilibrio fragile degli ecosistemi montani, con conseguenze a lungo termine.

È quindi fondamentale che la ricerca dellemozione forte non vada a discapito della sicurezza e del rispetto per lambiente. La sfida per la pista più ripida dEuropa deve essere accompagnata da una riflessione attenta sulle implicazioni di queste imprese, per garantire uno sviluppo sostenibile del turismo montano. Linnovazione tecnologica e la progettazione accurata possono contribuire a mitigare i rischi e a minimizzare limpatto ambientale, aprendo la strada a nuove esperienze sciistiche senza compromettere la bellezza e la fragilità delle nostre montagne. Solo così la ricerca del brivido potrà coniugarsi con la tutela del patrimonio naturale, garantendo un futuro sostenibile per lo sci e per le generazioni a venire. In attesa di ulteriori informazioni sulla misteriosa pista francese, lHarakiri rimane un punto di riferimento per gli amanti delle emozioni forti, un simbolo della continua sfida delluomo a superare i propri limiti, ma sempre nel rispetto della montagna e delle sue leggi immutabili.

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