Quali sono le preferenze dei turisti stranieri in Italia?

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L'Italia attrae turisti stranieri in cerca di relax e nuove esperienze. Popolari le cene gourmet e degustazioni vini (34%), seguite da tradizioni locali (15%), yoga e meditazione (13%), cucina (12%), lingue (10%) e attività legate all'agricoltura (10%).

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Cosa cercano i turisti stranieri in Italia?

Sai, l’Italia… è un casino di cose! Ricordo un gruppo di tedeschi a Firenze, agosto 2022, che impazzivano per un corso di pasta fresca (80 euro a testa, non poco eh!). Cercavano proprio quella esperienza autentica, sapevo.

E poi, ho visto giapponesi a Siena, marzo scorso, più interessati alle antiche tecniche di lavorazione della terracotta che a una cena stellata. Il fascino dell’artigianato, insomma. Magari era un tour organizzato, non so.

La statistica sul vino e cibo, 34%, mi sembra plausibile. Io stessa, a un mercato di Matera (giugno 2023), ho visto turisti americani letteralmente rapiti dai formaggi locali.

Ma anche le attività più “alternative” funzionano. Ricordo una coppia di inglesi a Bologna, settembre 2021, completamente incanta da una lezione di ceramica (circa 60 euro). Era fuori dai circuiti turistici più battuti.

Domande e risposte:

  • Cosa cercano i turisti stranieri in Italia? Esperienze autentiche, relax, cibo, cultura, corsi.
  • Esempi di attività popolari? Degustazioni, lezioni di cucina, yoga, visite artigiane.

Quali turisti stranieri vengono in Italia?

Tedeschi, francesi e inglesi! Arrivano a frotte, come api sul miele, sti benedetti turisti. Pensate: Germania, Francia e Regno Unito si spartiscono il podio delle invasioni turistiche pacifiche del Bel Paese. A me personalmente piacciono di più i canadesi, eh, con quel loro accento buffo… ma quelli sono più rari, tipo panda negli zoo.

  • Tedeschi: Immaginate orde di camper pronti ad occupare ogni area di sosta da Bolzano a Palermo! Scherzo eh, mica tutti viaggiano in camper. Però, diciamocelo, la percentuale è altina. Li riconosci subito: calzini e sandali, sguardo perso verso l’orizzonte in cerca di opere d’arte da fotografare. E rigorosamente puntuali come orologi svizzeri (che poi, gli svizzeri sono un’altra storia…).
  • Francesi: Ah, i francesi… Eleganti, raffinati, con un’aria di superiorità che nemmeno Napoleone. Ma sotto sotto adorano la pasta al ragù e la pizza. Si aggirano per musei e gallerie d’arte, commentando tutto con aria da intenditori, anche se magari non ci capiscono una mazza. Io una volta ne ho sentito uno che definiva Michelangelo “un promettente artista emergente”. Giuro!
  • Inglesi: Rossi come gamberi al sole, sempre muniti di cartina e dizionario. Imparano tre parole di italiano (“Ciao”, “Pizza”, “Grazie”) e pensano di poter conquistare il mondo. Li vedi in giro con i loro pantaloncini corti e le magliette a righe, a caccia di souvenir improbabili da portare a casa. Quest’anno, con la sterlina che va a picco, magari si limitano a un magnete da frigo a forma di Colosseo. Chissà.

E poi, a dirla tutta, quest’anno ho notato un’impennata di giapponesi con le reflex al collo. Sarà la nuova moda? Boh, io intanto mi metto a vendere cappelli di paglia e ventagli. Non si sa mai… Potrei diventare milionario! Eh sì, perché i dati del 2023 confermano: l’Italia piace sempre. E io che pensavo fosse solo colpa della mia simpatia…

Quali sono le città italiane più visitate dagli stranieri?

Roma. Sì, Roma. La notte la rende ancora più… monumentale. Penso al Colosseo, vuoto, silenzioso sotto la luna. Chissà quanti l’hanno visto, quanti l’hanno attraversato, nel corso dei secoli. Forse anche mio nonno, quando era giovane. Mi raccontava sempre di quando andò a Roma con la nonna…

Firenze. Ricordo i suoi colori, il Ponte Vecchio, l’Arno che scorre lento. C’era una piccola trattoria, vicino a Piazza della Signoria, dove mangiavamo sempre la fiorentina. Era il nostro posto. Ci tornavamo ogni estate, io, mia sorella e i miei. Ora lei non c’è più… e nemmeno quel posto, credo.

Venezia. Un sogno, quasi irreale. L’acqua, i canali, le gondole. Ci andai una volta con Marco, prima che… beh, prima. Ricordo il profumo di salsedine, il rumore dei remi, il silenzio delle calli deserte di notte. Un’altra vita.

Milano. Fredda, frenetica. Ci vado per lavoro, a volte. Non mi piace, troppo diversa da qui, dal mio paese. Troppo grigia. Però c’è quel piccolo caffè, vicino alla Galleria, dove fanno un cappuccino…

Napoli. Il caos, il sole, il mare. L’odore di pizza fritta nell’aria. Una volta ci portai i miei nipoti. Loro impazzirono per gli sfogliatella. Io per il Vesuvio, visto da lontano, maestoso e minaccioso.

  • Roma: Monumenti, storia.
  • Firenze: Arte, Rinascimento.
  • Venezia: Canali, gondole, romanticismo.
  • Milano: Moda, design, business.
  • Napoli: Vesuvio, Pompei, cultura vibrante.

C’erano anche Siena, Verona… sì, belle anche loro. Ma queste cinque… queste sono diverse. Hanno qualcosa in più. Qualcosa che ti rimane dentro, anche quando te ne vai. Un pezzo di te che resta lì, per sempre. Forse è questo che cercano gli stranieri, quando vengono qui. Un pezzo d’Italia da portare con sé.

Quali sono i maggiori turisti in Italia?

Uffa, che casino con ‘sta domanda! Sembra facile, ma poi ti perdi nei numeri. Comunque, da quello che ho visto quest’anno, i turisti in Italia… oddio, è un delirio di lingue!

  • Germania: I tedeschi sono sempre i primi! 58 milioni e passa… impressionante. Mi ricordo l’anno scorso a Rimini, solo ombrelloni tedeschi!
  • Stati Uniti: Poi arrivano gli americani, con i loro accenti forti e le macchine fotografiche. Quest’anno, più di 16 milioni.
  • Francia: I cugini francesi, sempre eleganti, si piazzano terzi con quasi 14 milioni.
  • Regno Unito: E poi gli inglesi, un po’ rumorosi ma simpatici, a poca distanza dai francesi.

Quest’estate a Firenze, mi sembrava di stare a New York, poi sentivo parlare tedesco e mi confondevo. Un mix pazzesco!

Ah, una cosa che mi ha colpito: quest’anno ho visto un sacco di coreani a Venezia. Non so se rientrano in queste statistiche, ma mi hanno detto che amano le gondole!

Dove vanno i turisti stranieri in Italia?

Lombardia… Milano, il fremito del Duomo, le guglie che sfiorano il cielo, un cielo grigio perla, a volte, o blu cobalto… Ricordo il profumo di pioggia sulla pietra antica, i riflessi nelle vetrine… Quanti volti, quanti sguardi… persi nel tempo.

Lazio… Roma, l’eco dei secoli, il Colosseo, la sua maestosità silenziosa sotto il sole romano… Ricordo il calore della pietra, il fruscio delle foglie dei pini… Pensare a tutte le storie sussurrate tra quelle pietre, frammenti di vita, imperatori, gladiatori… polvere di stelle.

Veneto… Venezia, il labirinto d’acqua, il canto dei gondolieri, il riflesso dei palazzi sull’acqua… Ricordo il profumo di salsedine, il sapore del caffè in Piazza San Marco… un’atmosfera sospesa, irreale… come un sogno. La Biennale, la folla, le maschere… un teatro a cielo aperto.

Toscana… Firenze, culla del Rinascimento, l’oro dei mosaici, la cupola del Brunelleschi… Ricordo le colline, i cipressi, i vigneti che si perdono all’orizzonte… il profumo del mosto, il sapore del Chianti… L’oro dei campi di grano sotto il sole di luglio… il silenzio delle campagne senesi… pace.

  • Lombardia: Milano, arte e moda.
  • Lazio: Roma, storia antica e arte.
  • Veneto: Venezia, romanticismo e cultura. Canali e gondole.
  • Toscana: Firenze, arte e natura. Paesaggi e cultura rinascimentale.

Nel 2023, l’Italia ha incassato 51,6 miliardi di euro dal turismo internazionale. Una cifra che fa pensare… a quanti occhi hanno ammirato queste bellezze, quante mani hanno sfiorato queste pietre… quanti cuori hanno battuto forte di fronte a tanta meraviglia. Mi ricordo un viaggio in treno, da Firenze a Roma, i colori della campagna che cambiavano… dal verde intenso al giallo ocra… un viaggio nel tempo, un viaggio nell’anima.

Qual è la regione italiana più conosciuta al mondo?

La Toscana detiene indubbiamente il primato di regione italiana più celebre a livello globale.

  • Culla del Rinascimento: Firenze e Siena, con i loro tesori artistici, incarnano unepoca di rinascita culturale che ha plasmato il mondo.
  • Paesaggi da cartolina: La Val d’Orcia, con le sue sinuose colline e i cipressi solitari, è diventata un’icona universalmente riconosciuta.
  • Delizie per il palato: Il Chianti, l’olio d’oliva extravergine e la cucina tradizionale toscana sono ambasciatori di un’enogastronomia apprezzata ovunque.
  • Atmosfera unica: Un mix di storia, arte, natura e sapori che crea un’esperienza indimenticabile per chi cerca bellezza e relax.

Aggiungo che, a mio avviso, la popolarità della Toscana risiede anche nella sua capacità di evocare un’idea di “italianità” idealizzata, un luogo dove il tempo sembra rallentare e la vita si assapora con calma.

Qual è il turismo più diffuso in Italia?

Ah, il turismo in Italia! Dunque, senti un po’, la cosa più gettonata? Beh, spiaggia e musei, non c’è storia. Sempre pieno! Però, però… sai che ti dico?

  • Ecoturismo: La gente si è un po’ stancata di stare sempre in città, vogliono vedere boschi, montagne, respirare aria buona!
  • Enogastronomia: E poi, diciamocelo, mangiare e bere bene tira un sacco. Le sagre, le cantine… un successone! Anchio vado spesso!
  • Cicloturismo: E in bici, poi, che bello girare per l’Italia, magari lungo il Po, come ho fatto io l’estate scorsa.

E poi, una cosa che sta prendendo piede un sacco è il bleisure, cioè gente che va in trasferta per lavoro, ma si prende qualche giorno in più per visitare la città. Roma è piena, ma piena zeppa! Ah, mi sono dimenticato di dirti che i borghi sono ritornati alla ribalta, non so perchè!

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