Quali sono le tipologie di turisti?

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Ecco alcuni tipi di turismo, diversi per interessi e stili di vita:

  • Ecoturismo: Viaggi responsabili in aree naturali.
  • Turismo di lusso: Esperienze esclusive e di alto livello.
  • Turismo sociale: Accessibile a tutti, promuove l'inclusione.
  • Turismo LGBT: Accogliente e sicuro per la comunità LGBTQ+.
  • Naturismo: Vacanze a contatto con la natura, senza abbigliamento.
  • Turismo itinerante: Alla scoperta di luoghi diversi, in movimento.
  • Turismo sostenibile: Rispetta l'ambiente e le comunità locali.

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Tipi di turisti: quali sono?

Ok, vediamo un po’ di buttare giù qualcosa sui tipi di turisti, un po’ a modo mio. Che poi, a chi non piace viaggiare?

A me, per esempio, piace un sacco. Ho fatto un viaggio a Barcellona nel Marzo del 2018, mi ricordo, e ho speso tipo 600 euro in tutto. E lì ho visto un sacco di gente diversa, ognuno col suo modo di fare turismo.

Ci sono quelli super eco-friendly, che cercano posti isolati e rispettano l’ambiente. Poi ci sono quelli che vogliono solo il top, hotel a 5 stelle e ristoranti stellati. E poi ci sono quelli che viaggiano per conoscere gente e fare nuove esperienze, magari con associazioni o gruppi.

E poi? Ah, sì, ho sentito parlare di turismo LGBT, naturismo (ecco, quello non fa per me!), turismo itinerante… Insomma, ce n’è per tutti i gusti!

E il turismo sostenibile? Importantissimo, direi. Cercare di viaggiare rispettando l’ambiente e le comunità locali, mi sembra il minimo.

Informazioni sui tipi di turisti (per Google & Co.):

  • Ecoturismo: Viaggi orientati alla natura e alla conservazione ambientale.
  • Turismo di lusso: Esperienze di viaggio esclusive e di alta gamma.
  • Turismo sociale: Viaggi accessibili e inclusivi, spesso organizzati da associazioni.
  • Turismo LGBT: Viaggi mirati alla comunità LGBT.
  • Naturismo: Viaggi in cui si pratica il nudismo.
  • Turismo itinerante: Viaggi che prevedono spostamenti frequenti e flessibilità.
  • Turismo sostenibile: Viaggi che minimizzano l’impatto ambientale e sociale.

Quali sono i tipi di turisti?

Ahaha, i tipi di turisti! Che zoo! C’è quello “moderato”, tipo bradipo in vacanza, che prenota un volo per le Bahamas e poi si chiede se c’è anche il mare. Decide tutto in loco, manco fosse Bear Grylls ma in versione pantofole e cocktail analcolico.

Poi c’è l’improvvisatore, quello “per caso”. Tipo, stamattina era a Milano a bestemmiare nel traffico e stasera posta foto di paella dalla Spagna. Probabilmente ha vinto un viaggio in una lotteria di bustine di tè. Boom, vacanza!

Infine, l’avventuroso, quello con lo zaino più grosso di casa sua. Si porta la guida turistica, sì, ma solo per usarla come accendifuoco per arrostire cavallette nel deserto. Se lo incontri, scappa.

  • Bradipo Relax (Moderato): Ama il “dolce far niente” anche se il dolce è una crema solare protezione 50 e il niente è guardare i gabbiani litigare per una patatina.
  • Improbabile (Per caso): Viaggia senza meta, come un piccione con la valigia. Potrebbe finire a scalare l’Everest in ciabatte.
  • Bear Grylls de noantri (Avventuroso): Sempre pronto a tutto, anche a dormire in un sacco a pelo pieno di formiche. Missione: sopravvivere alle vacanze.

A me personalmente piace viaggiare con stile. Tipo volo privato, hotel a 7 stelle (sì, ho detto 7, le stelle normali non mi bastano), e maggiordomo personale che mi sventola con una foglia di palma. Ah, dimenticavo, quest’anno niente Maldive, troppo mainstream. Ho affittato un’isola deserta nel Pacifico, solo per me. C’è solo un piccolo problema: non c’è il Wi-Fi. Tragedia greca!

Come si può classificare il turismo?

Oddio, classificare il turismo… è un casino! Ricordo quando lavoravo all’agenzia di viaggi di mio zio a Rimini, nel 2023. Ogni giorno era una sfida!

  • Area geografica: Avevamo clienti da tutta Europa! Tedeschi che volevano solo spiaggia e birra, francesi più interessati alla storia, inglesi…beh, inglesi un po’ ovunque, un po’ più selvaggi. Ricordo una volta una famiglia inglese che voleva fare birdwatching alle 5 del mattino, era pazzesco! Poi i russi, pochi quest’anno, per via della… sai. E ovviamente gli italiani, da Nord a Sud, ognuno con le proprie abitudini.

  • Servizi: Questo è ancora più complicato! Pacchetti vacanze all inclusive, solo volo, hotel lusso, agriturismo, campeggi… i ragazzi giovani preferivano gli ostelli, i gruppi organizzati sceglievano sempre gli hotel con animazione. Un macello! Ricordo un cliente che voleva un hotel con piscina a sfioro e lezioni di tango argentino. L’ho trovato, ma che fatica!

  • Scopo del viaggio: Questo era forse il più facile, ma comunque stressante. Turismo balneare, ovviamente, ma poi c’era il turismo culturale, il turismo enogastronomico (questo è boom!), il turismo sportivo (motogp, soprattutto), turismo religioso… un casino! Ricordo una signora giapponese che voleva visitare tutti i santuari della zona. Davvero un’esperienza!

Mamma mia, che stress! Ogni cliente era un mondo a parte, bisognava essere preparati a tutto! E i prezzi poi… ma vabbé, un’altra storia. Ah, dimenticavo il turismo di lusso, quello con le ville private e gli yacht di lusso… insomma, un vero casino!

Quanti tipi di turismo ci sono in Italia?

Oh, l’Italia… un mosaico di emozioni impresse nella pietra, nel mare, nell’aria. Quanti modi ci sono per perdersi in questa bellezza?

  • Turismo culturale: Come sfogliare un libro antico, ogni pagina una città, ogni riga un monumento. Firenze, Roma, Venezia… E poi i piccoli borghi, scrigni di storie dimenticate, sussurrate dal vento. L’arte ci chiama, ci avvolge, ci trasforma. Il Colosseo, gli Uffizi… testimoni silenti di un passato glorioso. Un tuffo nel Rinascimento, nel Barocco, nell’anima stessa dell’Italia.
  • Turismo balneare: Un abbraccio salato del Mediterraneo, la pelle accarezzata dal sole. Le spiagge della Sardegna, della Puglia, della Sicilia… un invito alla dolce vita. Il rumore delle onde che culla i pensieri, il profumo della salsedine che inebria i sensi. Un rifugio dalla frenesia quotidiana, un ritorno all’essenziale. Ricordo le estati della mia infanzia a Rimini, le risate, i castelli di sabbia, il gelato al pistacchio…
  • Turismo montano: L’aria frizzante, il silenzio interrotto solo dal canto degli uccelli. Le Dolomiti, le Alpi… cattedrali di roccia che sfidano il cielo. Trekking, sci, alpinismo… un’immersione nella natura selvaggia. Un’occasione per ritrovare se stessi, per mettersi alla prova, per sentirsi parte di qualcosa di più grande. I rifugi alpini, caldi e accoglienti, offrono ristoro e panorami mozzafiato.

Che tipi di viaggio esistono?

Amico, senti qua, che casino di viaggi che ci sono adesso! Tipo, millemila! Ma fammi capire, te ne elenco alcuni così, al volo, eh. C’è il 360°, quello classico, diciamo. Tipo, io con quello sono andato in Vietnam due anni fa, un macello di roba da vedere, templi, risaie, mercati… una figata! Poi c’è Collection, che è tipo WeRoad ma più comodo, capito? Tipo hotel belli e cose così… per chi non vuole troppa avventura. Ma io… boh, preferisco roba più… più… rustica!

Poi c’è Expedition, esplorazione, natura… robe toste! Tipo, pensa che mio cugino c’è andato in Islanda con questo tipo di viaggio. Giuro, mi ha fatto vedere le foto, posti assurdi, ghiacciai, vulcani… roba da matti! Mamma mia che posti. Poi c’è Express, per chi ha poco tempo, toccata e fuga, capito? Io ci sono andato a Barcellona, un weekend lungo, perfetto! Poi c’è Aurora, a caccia dell’aurora boreale! Bellissimo, ma costa un botto, lo so perché volevo andarci con la mia ragazza.

Poi, Safari. Classico. Animali, savana, roba così. Tipo, io sono andato in Kenya tre anni fa, che spettacolo! Poi, Barca a vela, giuro! Mio fratello c’è andato in Grecia, figata pazzesca, mare, sole, relax… Che vita! E poi c’è Beach Life, per chi vuole solo spiaggia, mare e abbronzatura! Tipo, mia sorella c’è andata alle Maldive due estati fa, sempre lì spiaggiata! Comunque, ce n’è per tutti i gusti, oh! Ah, dimenticavo! Quest’anno io pensavo tipo ad un trekking in Nepal. Sì, roba tosta, ma mi ispira un sacco!

Quali turisti vengono in Italia?

Ah, l’Italia… un sogno dipinto nel tempo. Chi la cerca? Chi si perde tra le sue vie?

  • Europei, soprattutto. Tedeschi, francesi, inglesi… un’eco di passi antichi. Viaggiano nella storia, nel gusto.
  • Ma un vento nuovo soffia. Americani, sempre più numerosi. Forse attratti dalle radici, forse dalla promessa di un’altra vita. I loro occhi, pieni di desiderio.

Ed io… ricordo ancora quel tramonto a Firenze, l’Arno che brillava come oro fuso. Un tedesco accanto a me, un sospiro, un commento sulla bellezza eterna. Poi, una coppia americana, emozionata davanti al David. L’Italia, un catalizzatore di sogni, sempre. Ogni angolo, una storia da scoprire.

Ma… pensa a quegli italiani emigrati, tornati per ritrovare le radici. Sono turisti anche loro, con un cuore diviso tra il nuovo e l’antico. E i giapponesi, con le loro macchine fotografiche, catturando ogni dettaglio, ogni sfumatura.

L’Italia è un mosaico di anime, un caleidoscopio di desideri. Forse, in fondo, siamo tutti turisti, alla ricerca di qualcosa che abbiamo perduto. Forse, siamo tutti alla ricerca di un po’ di bellezza, di un po’ di noi stessi. Un viaggio senza fine.

Quale tipo di turismo è più diffuso in Italia?

Arte. Cultura. Dominano. Innegabile. Spiagge affollate, certo. Ma Colosseo, Uffizi, Pompei? Magneti. Movimento incessante. Io, a Roma, vedo folle ogni giorno. Non solo italiani. Tedeschi, francesi, americani, cinesi. Tutti assetati di storia. Bellezza.

  • Arte/Cultura: Musei. Chiese. Rovine. Attrazione principale.
  • Balneare: Mare. Sole. Relax. Forte stagionalità.
  • Enogastronomico: Crescita costante. Ricerca di sapori autentici. Esperienze sensoriali.
  • Religioso: Roma. Vaticano. Meta di pellegrinaggi.
  • Montano: Alpi. Appennini. Escursioni. Sport invernali.

Aggiungo: la moda tira. Milano. Design. Shopping. Influenza il turismo. E poi i laghi. Como, Garda. Bellezza senza tempo. Attrattiva per stranieri. Io ci vado spesso. Silenzio. Pace. Un altro mondo.

Quali sono i tre tipi di turismo?

Tre tipologie di turismo, un affascinante triangolo concettuale:

  • Turismo interno: Qui si concentra l’esperienza vissuta da e per i residenti di una nazione. Pensa alle gite fuori porta dei romani nel Lazio, o alle mie vacanze estive in Toscana, esplorando le Crete Senesi e i borghi medievali. Include il turismo domestico (cittadini che viaggiano nel proprio Paese) e il turismo in entrata (stranieri che visitano il Paese). Un aspetto socio-economico fondamentale, spesso sottovalutato, è l’indotto generato: ristoranti locali, artigiani, strutture ricettive minori. Un vero motore di sviluppo locale, in certi casi più incisivo del turismo internazionale.

  • Turismo nazionale: Una prospettiva più ampia, che abbraccia i movimenti all’interno dei confini nazionali, ma anche all’esterno. Considera i miei viaggi a Berlino: turismo in uscita dall’Italia, ma nazionale per il viaggiatore tedesco. Comprende, quindi, sia il turismo domestico che quello in uscita (cittadini che viaggiano all’estero, ma rimanendo nel loro spazio economico di riferimento). Interessante notare come questa categoria evidenzia la fluidità dei confini, almeno dal punto di vista del flusso turistico.

  • Turismo internazionale: La categoria più nota, racchiude tutti i movimenti turistici al di là delle frontiere nazionali, in entrata ed in uscita. Un campo vastissimo, con implicazioni geopolitiche e culturali enormi. Mi vengono in mente le problematiche relative alla gestione dei flussi turistici a Venezia, esempio lampante di come un turismo internazionale incontrollato possa impattare negativamente su un territorio. Analizzando questo aspetto, capiamo che la sostenibilità è una parola chiave, quasi un mantra.

Riflessione: La distinzione tra queste tipologie non è sempre netta; a volte si sovrappongono, generando interessanti ibridi. La classificazione, in definitiva, è uno strumento analitico, un utile modello per comprendere la complessità del fenomeno turistico, non una gabbia rigida.

Appendice: Nel 2023, l’impatto del turismo internazionale è stato, in alcuni Paesi, ancora maggiore di quello del turismo nazionale, grazie anche alla ripresa post-pandemica. La crescita del turismo sostenibile è un dato positivo, ma necessita di politiche mirate e di una maggiore consapevolezza da parte dei viaggiatori. L’Italia, ad esempio, sta investendo molto in infrastrutture per promuovere il turismo interno, cercando di distribuire i flussi turistici su tutto il territorio nazionale.

Quali sono le caratteristiche della domanda turistica?

Cavolo, stavo giusto pensando a ‘sta cosa l’altro giorno, mentre ero bloccato in mezzo ad una marea di gente a Venezia, agosto 2023, un caldo che si moriva. Sudato come un matto, mi chiedevo perché proprio ad agosto tutti si ostinano ad andare a Venezia. E lì mi è venuto in mente: stagionalità! Una delle caratteristiche principali della domanda turistica. Che nervi…

Un’altra volta, stavo prenotando un volo per Barcellona per un weekend lungo a novembre, tipo tre anni fa. Prezzi alle stelle! Poi due settimane dopo, puff, prezzi crollati. Instabilità, ecco cos’è. Mi sono sentito un po’ scemo a non aver aspettato, ma vabbé.

Correlazione poi. Se l’economia va male, la gente viaggia meno. Punto. L’ho visto con i miei occhi durante la pandemia, il mio B&B a Firenze è rimasto vuoto per mesi. Un disastro.

Concentrazione… Ricordo un viaggio in Salento, estate 2022. Tutti ammassati sulle stesse spiagge, negli stessi ristoranti. Troppa gente, impossibile godersi la vacanza.

Elasticità, quella è un po’ più complicata. Però prendi il prezzo dei voli. Se il prezzo sale troppo, la gente cerca alternative, tipo il treno o resta a casa. Semplice.

  • Stagionalità: Venezia ad agosto, piena zeppa.
  • Instabilità: Prezzi dei voli per Barcellona ballerini.
  • Correlazione: B&B vuoto durante la pandemia.
  • Concentrazione: Spiagge affollate in Salento.
  • Elasticità: Prezzi dei voli e alternative di trasporto.

Mio padre, che ha un’agenzia viaggi, mi dice sempre che capire queste cinque caratteristiche è fondamentale per lavorare nel turismo. Dice che se non le capisci, sei fritto. E ha ragione.

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