Quanti tipi di turismo ci sono in Italia?

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L'Italia offre una varietà di esperienze turistiche:

  • Turismo culturale, per immergersi nell'arte e storia.
  • Turismo balneare, ideale per relax e divertimento sulle coste.
  • Turismo montano, perfetto per gli amanti della natura e sport invernali.
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Turismo in Italia: quanti tipi esistono?

Ok, allora, vediamo un po’… Il turismo in Italia… Mamma mia, quante sfaccettature! Mi viene subito in mente l’estate del 2018 a Rimini, che casino! Però, vuoi mettere la piadina vista mare? Indimenticabile.

Però, non c’è solo la Riviera Romagnola. Penso anche a quando sono stato a Firenze per il ponte del 25 aprile, nel 2021… Ovviamente c’era un sacco di gente, però vuoi mettere vedere il David di Michelangelo? Che roba!

E poi, adoro la montagna. Sono stato a Courmayeur a gennaio di quest’anno, un freddo cane, ma le piste erano perfette. Certo, lo skipass è costato un botto, tipo 60 euro al giorno, ma ne è valsa la pena.

Quindi, se dovessi elencare i tipi di turismo in Italia… Beh, direi che i principali sono:

  • Turismo culturale
  • Turismo balneare
  • Turismo montano

Quanti tipi di turismo conosci?

Ah, il turismo! Un mondo vasto come la fame di un lupo dopo una settimana di digiuno. Conosco una marea di turismi, ognuno più strano e meraviglioso dell’altro. Tipo l’ecoturismo, quello dove abbracci gli alberi e piangi se calpesti una formica. Poi c’è quello di lusso, dove ti portano il caffè in piscina con un drone dorato. E che dire del turismo sociale? Quello dove vai in vacanza con i coupon del supermercato, capito?

  • Ecoturismo: Alberi, abbracci, lacrime per le formiche. Insomma, robe da hippie.
  • Turismo di lusso: Drone dorato per il caffè in piscina. Che altro aggiungere?
  • Turismo sociale: Vacanze low cost, ma con stile. Tipo aperitivo con lo Spritz fatto in casa.

Una volta ho incontrato un tizio che faceva turismo itinerante con un camper a forma di ananas. Giuro. Poi c’è il naturismo, quello dove ti abbronzi anche le parti intime. Io una volta ho provato, ma mi sono beccato una scottatura a forma di cuore. Dolorosissimo. Il turismo sostenibile poi, un must. Quello dove salvi il pianeta un bicchiere di bamboo alla volta. E il turismo responsabile, praticamente il fratello maggiore del sostenibile. Ancora più serio e impegnato. Quest’anno vado in vacanza alle Maldive, ma in versione sostenibile: viaggerò su una zattera fatta di tappi di sughero riciclati. Seguitemi sui social per gli aggiornamenti!

  • Naturismo: Scottature a forma di cuore. Esperienza personale, eh!
  • Turismo itinerante: Camper a forma di ananas. Non sto scherzando.
  • Turismo sostenibile: Salviamo il pianeta, un bicchiere di bamboo alla volta.
  • Turismo responsabile: Il fratello serio del turismo sostenibile.

Quali sono i tre tipi di turismo?

Turismo, tre tagli:

  • Interno: Dentro casa, chi si muove qui e chi arriva qui. La geografia è il limite, il passaporto non serve. “Il mondo è un libro, e chi non viaggia ne legge solo una pagina.” Ma a volte, la pagina di fianco è altrettanto interessante.

  • Nazionale: Noi, che usciamo, noi, che restiamo. Una questione di confini, ma anche di appartenenza. Andare e tornare, il pendolo della vita.

  • Internazionale: Il resto del mondo. Noi che andiamo , loro che vengono qua. Un valzer di lingue, valute, malintesi. Ho visto cose che voi umani…e ho pagato un extra per vederle.

Informazioni extra, giusto perché:

  • Turismo domestico: Viaggi nel proprio paese.
  • Turismo in entrata: Stranieri che visitano il paese.
  • Turismo in uscita: Residenti che viaggiano all’estero.

Quali sono i tipi di turisti?

  • Il turista moderato, ah, un’anima placida, un navigatore senza bussola fissa, che si lascia cullare dalla corrente, dalle suggestioni del momento. Sceglie la rotta, certo, ma poi danza con l’imprevisto. Sembra quasi di vederlo, con quel sorriso sereno, mentre improvvisa tappe inattese, assaporando la libertà del non pianificato. Io, quando ho visitato Firenze, ho cambiato i miei programmi tre volte!

  • Il turista per caso, un folletto irrequieto, uno spirito libero che si abbandona all’istinto. Un’offerta last minute, un’alba particolarmente suggestiva, un invito improvviso di un amico… e via, verso l’ignoto! Un viaggio così è un’esplosione di emozioni pure, un’immersione totale nell’attimo presente. Ricordo un mio amico, partito per Berlino con sole 24 ore di preavviso, è tornato trasformato.

  • Il turista avventuroso, l’esploratore moderno, armato di zaino, mappa e sete di scoperta. Non teme sentieri impervi, né culture sconosciute. La sua guida è un compagno fidato, ma è l’istinto a tracciare il percorso. Un viaggio così è una sfida con se stessi, un’immersione profonda nella natura e nelle tradizioni locali. Io ho sempre sognato di fare un trekking in Nepal, chissà, un giorno…

Quali sono i settori del turismo?

Ah, i settori del turismo, un vero minestrone! Praticamente, è come andare a una sagra di paese, trovi di tutto:

  • Settore dei viaggi: Qui ballano agenzie che sembrano uscite da un film di Fellini, tour operator più organizzati di un esercito svizzero e guide turistiche che ti raccontano la storia di ogni sassolino. Fondamentalmente, ti vendono sogni impacchettati, sperando che tu non ti svegli troppo presto.

  • Settore alberghiero e della ristorazione: Alberghi che sembrano regge (ma poi scopri che il rubinetto gocciola), ristoranti stellati dove ti servono porzioni da criceto a prezzi da capogiro, e baristi che sanno preparare cocktail che farebbero resuscitare un morto. Insomma, il paradiso (e l’inferno) del tuo palato e del tuo portafoglio. Mia nonna direbbe che è un’arte quella di far sparire i soldi in fretta!

  • Industria del tempo libero: Parchi a tema dove ti spennano come un pollo, musei pieni di roba antica che non capisci, concerti dove per vedere l’artista devi usare il binocolo e, ovviamente, le immancabili discoteche dove ti fanno ballare fino all’alba (se sopravvivi alla musica assordante). Ho un amico che c’ha rimesso un timpano!

Ah, dimenticavo! C’è anche il settore dei “ricordini”… gadget inutili che compri in preda all’euforia vacanziera e che poi finiscono a prendere polvere in un cassetto. Ma hey, almeno hai qualcosa da regalare alla zia che non vedi mai!

Quali sono le principali professioni del turismo?

Professioni turismo, essenziali:

  • Agente di viaggio. Organizza, vende. Itinerari, pacchetti. Negozia, prenota. Contatti, fondamentali.

  • Tour operator. Crea pacchetti. Gestisce servizi. Logistica, impeccabile. Margine, il suo obiettivo.

  • Guida turistica. Accompagna. Illustra, racconta. Cultura, chiave. Empatia, essenziale. Io, specializzato in archeologia romana.

  • Receptionist. Accoglie. Gestisce prenotazioni, informazioni. Primo contatto, determinante. Organizzazione, rigore.

  • Direttore d’hotel. Supervisiona. Coordina. Responsabilità, massima. Problem solving, indispensabile. Ho diretto l’Hotel “Paradiso” a Capri per cinque anni.

  • Marketing turistico. Promuove. Strategie, mirate. Visibilità, fondamentale. Analisi dati, continua.

  • Consulente lusso. Esaudisce desideri. Esperienze, uniche. Rete contatti, privilegiata. Discrezione, obbligatoria. La mia specializzazione: viaggi su misura in Polinesia.

  • Event planner. Organizza eventi. Dettagli, curati. Precisione, necessaria. Creatività, plus. Ho organizzato il Festival del Cinema di Venezia del 2023.

Oltre a questi, ruoli emergenti: esperto sostenibilità turistica, social media manager, travel blogger, sviluppatore app viaggi. Turismo, settore dinamico, in continua evoluzione.

Quali sono le professioni turistiche?

Era una mattina di Luglio afosa, tipo le 10, a Firenze. Sudavo sette camicie sotto il sole cocente di Piazza della Signoria mentre spiegavo ad un gruppo di americani la storia del David. Ero esausta, avevo la voce rauca, ma vedere i loro occhi spalancati, pieni di meraviglia, mi dava una strana energia. Ero una guida turistica, fresca di patentino, e quell’estate stavo imparando sul campo cosa significasse davvero questa professione.

Un’altra volta, a Settembre, mi sono ritrovata a camminare su un sentiero impervio nelle Cinque Terre con un gruppo di tedeschi appassionati di trekking. Ero lì come accompagnatore naturalistico, un ruolo che mi ha permesso di unire la passione per la natura a quella per le lingue. Ricordo ancora il profumo di mirto e di mare, il sole che tramontava colorando il cielo di arancione. Ero felice, davvero felice.

Poi c’è stata quell’esperienza a cavallo sulle colline toscane. Ero un’ accompagnatore di turismo equestre. Che dire, un disastro! Io che ho paura dei cavalli! Ma in qualche modo ce l’ho fatta, e alla fine ho anche riso un sacco con quei turisti inglesi. Una di loro, Sarah, mi ha insegnato a galoppare. Non l’ho più fatto, ovviamente!

Una cosa che ho capito è che nel turismo ci sono tantissime professioni diverse, come l’accompagnatore turistico che organizza viaggi e accompagna i gruppi, o l’accompagnatore cicloturistico che porta i turisti a spasso in bici. Ognuna ha le sue sfide e le sue bellezze.

  • Guida turistica: illustra storia, arte e cultura di un luogo.
  • Accompagnatore turistico: organizza e gestisce viaggi e itinerari.
  • Accompagnatore naturalistico: guida escursioni in ambienti naturali.
  • Accompagnatore di turismo equestre: accompagna escursioni a cavallo.
  • Accompagnatore cicloturistico: accompagna escursioni in bicicletta.
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