Quando c'è il fermo pesca 2024?

19 visite
La scadenza per le domande di fermo pesca 2023, inizialmente fissata al 31 marzo 2024, è posticipata al 2 aprile 2024 alle 23:59. Questa proroga tiene conto delle festività pasquali. Le domande devono essere presentate entro tale data.
Commenti 0 mi piace

Proroga per le Domande di Fermo Pesca 2024

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha posticipato la scadenza per le domande di fermo pesca 2024 al 2 aprile 2024, alle ore 23:59. La scadenza iniziale era fissata per il 31 marzo 2024.

Questa proroga è stata concessa per tenere conto delle festività pasquali, che cadono proprio nel periodo di scadenza previsto inizialmente.

Chi riguarda la proroga

La proroga riguarda tutti i pescatori, sia diportisti che professionisti, che intendono effettuare la pratica del fermo pesca nel corso del 2024.

Cosa è il fermo pesca

Il fermo pesca è un periodo durante il quale la pesca è vietata in determinate aree o per specifici tipi di imbarcazioni. Lo scopo è quello di consentire al pesce di riprodursi e crescere indisturbato, tutelando così le risorse ittiche.

Come presentare la domanda

Le domande per il fermo pesca 2024 devono essere presentate esclusivamente online, tramite il portale dedicato del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali: https://sife.mise.gov.it/

Per presentare la domanda, è necessario essere in possesso di un’identità digitale (SPID, CIE o CNS).

Documenti richiesti

Per completare la domanda, è necessario allegare i seguenti documenti:

  • Attestato di iscrizione al Registro delle Imprese o REA;
  • Autorizzazione all’esercizio della pesca commerciale o all’iscrizione all’Elenco Regionale della Pesca Ricreativa;
  • Verbale di ispezione o dichiarazione di conformità dell’imbarcazione.

Importante

Si ricorda che le domande devono essere presentate entro la scadenza stabilita, pena l’esclusione dal fermo pesca 2024.

Per maggiori informazioni e assistenza, è possibile consultare il sito web del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali o contattare le associazioni di categoria.