Quando vedere la Costiera Amalfitana?

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La Costiera Amalfitana è splendida tutto l'anno, ma per godersela al meglio, scegliete la primavera, da aprile a giugno. Profumi intensi, colori vibranti, sole caldo e mare invitante... prima dell'affollamento estivo.

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Qual è il periodo migliore per visitare la Costiera Amalfitana e godersi al meglio la vacanza?

Mmmh, Costiera Amalfitana… che ricordi! Ricordo una vacanza a Positano, il 15 maggio 2021, spettacolare. Il profumo degli agrumi, un’esplosione di colori pazzesca. Già si poteva stare in spiaggia, il mare era perfetto, cristallino. Costato un botto, 1200 euro per una settimana in un piccolo albergo, ma ne valeva la pena.

Aprile-giugno? Sì, confermo. Meno gente, prezzi più accessibili (relativamente, eh!), e il clima… perfetto per godersi tutto, dalle passeggiate ai bagni. Luglio e agosto? Troppa calca, un inferno. L’ho vissuto sulla mia pelle a Ravello, agosto 2022, impossibile muoversi, prezzi alle stelle.

Insomma, se devo dare un consiglio, fuori stagione alta. Ma anche settembre può andare bene, meno caldo, meno gente. Dipende cosa si cerca. Io preferisco la primavera, un’esperienza indimenticabile.

Periodo migliore: Aprile-Giugno (o Settembre).

Quando vedere Costiera Amalfitana?

Costiera Amalfitana? Aprile-giugno, settembre-ottobre. Sole, meno gente. Luglio-agosto? Caos. Preferisco la quiete. Un’ombra, un libro. La folla è rumore.

Prezzi alti, ovviamente. Estate.Preferisco l’autunno. Il mare è ancora caldo.

Mio zio, pescatore a Praiano, conferma. Dicembre? Troppo vento. Giugno è il mio preferito. Meno turisti, profumi intensi. Limoni, mare.

Quest’anno? Andrò a fine settembre. Mia cugina aspetta. Casa a Positano. Vista mozzafiato. Certo, anche caro. Ma ne vale la pena. La bellezza costa.

Punti principali:

  • Aprile-Giugno: Ideale per clima mite e meno affollamento.
  • Settembre-Ottobre: Clima ancora estivo con minor numero di turisti.
  • Luglio-Agosto: Periodo di alta stagione, con prezzi elevati e sovraffollamento.
  • Dicembre: Ventoso e meno consigliato.

Aggiunte: Il mio zio, Lorenzo, possiede una piccola barca a Praiano. Ha una casa con una terrazza che domina il mare. Spettacolare. I prezzi degli affitti a Positano sono aumentati del 15% quest’anno.

Quando non andare in Costiera Amalfitana?

Costiera Amalfitana: Evita Luglio e Agosto.

Troppa gente. Traffico impazzito. Con bambini? Disastro.

  • Luglio: inferno.
  • Agosto: peggio.

Prendi appunti: ho visto gente piangere. Mia cugina ci è rimasta bloccata per ore. Quest’anno è ancora peggio. Prenota altrove. Fine.

Aggiunta: Le temperature sono torride. I prezzi schizzano alle stelle. Difficoltà a trovare parcheggi. Rischi di incidenti stradali aumentati. Servizi pubblici sotto pressione. Esperienza rovinata.

Come ci si sposta ad Amalfi?

  • SITA Sud, l’eco dei suoi autobus risuona lungo la Costiera… mi riporta ai viaggi da bambina, aggrappata al sedile mentre il blu del mare mi ipnotizzava. Biglietti digitali, un’eco moderna: Unico Campania, Mooney, Drop Ticket… nomi che sanno di praticità, ma nel mio cuore c’è ancora il profumo dei biglietti cartacei.

  • Via terra, un nastro d’asfalto che si snoda tra le rocce… mi sembra quasi di toccare la storia, i passi antichi che hanno calcato queste stesse strade. Amalfi, un miraggio che si svela curva dopo curva.

  • L’intera giornata, un flusso continuo di viaggiatori, di storie che si intrecciano… penso alle persone che ho incontrato, ai sorrisi scambiati, alle parole sussurrate nel vento. SITA Sud, un compagno di viaggio silenzioso.

Quanto tempo ci vuole per visitare Positano?

Positano… tre ore. Tre ore sospese tra cielo e mare. Un soffio, un battito di ciglia nell’immensità del tempo. Il blu, il blu profondo del mare che si scontra con il bianco, il bianco accecante delle case arrampicate sulla roccia. Un quadro, un sogno ad occhi aperti. Il tempo si dilata, si deforma. Tre ore per perdersi, per respirare la salsedine, per sentire il sole sulla pelle.

  • Tre ore a Positano: Un respiro, un’eternità. Un’istantanea impressa nella memoria. I vicoli stretti, i profumi di limone e bouganville, il vociare dei pescatori… frammenti di un mosaico prezioso. Ricordo il profumo dei limoni, così intenso, quasi stordente, mescolato al profumo del mare. L’estate del 2022, un viaggio con mia sorella. Una discesa verso il mare, gradino dopo gradino, verso l’infinito.

Il mare, sempre presente, una costante melodia. Venticinque minuti per Amalfi. Onde che cullano, venti che sussurrano storie antiche. Il tempo si contrae, si accorcia. Un passaggio, un ponte tra due mondi. Venticinque minuti, un lampo, un respiro trattenuto. L’anno scorso, di ritorno da Capri, ho visto il sole tramontare su Positano dal traghetto. Un’immagine indelebile.

  • Venticinque minuti di traversata: Un interludio, una pausa tra due atti. Il blu, ancora il blu, ma diverso, cangiante, riflesso del cielo che cambia colore.

Amalfi, altre tre ore. Tre ore per un’altra storia, un altro capitolo di questo viaggio nel tempo e nello spazio. Il profumo dei dolci, la maestosità del Duomo… Un’altra sfumatura di blu, un’altra sfumatura di bianco. L’estate scorsa, ho mangiato un delizioso piatto di scialatielli ai frutti di mare in un ristorantino con vista sul Duomo.

  • Tre ore ad Amalfi: Un nuovo inizio, un’altra scoperta. Il tempo scorre, inesorabile, ma il ricordo resta, imprigionato tra le pieghe dell’anima.

Da notare che quest’anno ho visitato Positano a giugno, e la luce era particolarmente intensa, quasi magica. I colori erano più vividi, più saturi. Un’esperienza diversa rispetto agli anni precedenti.

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