Quando vengono scalate le ferie?

Ma quando cavolo si prendono queste ferie? È una domanda che mi sono fatta mille volte, eh! Ogni mese un pezzettino, un dodicesimo… a pensarci bene, è come raccogliere briciole, vero? Un po’ così, una famelica raccolta di giorni di riposo che sembrano quasi non arrivare mai.

Ricordo quando ho iniziato quel lavoro a tempo determinato, un contratto di sei mesi… e la prospettiva di quelle poche ferie, una miseria! Mi sembrava di aver preso solo un paio di giorni, forse tre? Non ricordo più bene. Poi la frenesia del lavoro, il resto era un lontano ricordo.

Inizi dal primo giorno, dicono. Sì, certo, ma a chi importa davvero il primo giorno, se poi dopo tre mesi sei ancora lì a lavorare come un pazzo, senza un respiro? E alla fine, quando il contratto finisce, puff, le ferie rimanenti, quelle non godute, spariscono nel nulla. Che amarezza! Come una beffa, quasi.

Ricordo una mia amica, la Roberta, che ha lavorato per anni in un posto dove le ferie erano un vero incubo da gestire. Un vero casino burocratico, che ti lasciava con l’amaro in bocca. Lei diceva che era meglio non pensarci nemmeno, poi alla fine del rapporto di lavoro, si ritrovava con una cifra impressionante di giorni persi… soldi persi, praticamente. E pensare che si era sacrificata tutto quell’anno. Che rabbia, no?

Perciò, due più due fa quattro: ogni mese un dodicesimo di ferie. Semplice, ma quanto è frustrante dover aspettare così tanto per potersi veramente rilassare, per staccare davvero la spina? E a volte, quasi ti sembra che sia un diritto negato, più che altro un’illusione.