Quanto Pil vale il turismo in Italia?

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Il turismo italiano genera un valore aggiunto di 220 miliardi di euro, pari al 13% del PIL nazionale. Questo dato include alloggi, ristorazione, trasporti e servizi culturali, dimostrando il peso significativo del settore nell'economia italiana.

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Quanto vale il PIL del turismo in Italia?

Uff, il PIL del turismo in Italia? Mamma mia, che domanda! Allora, io mi ricordo che un paio d’anni fa, forse era tipo nel 2022, ho letto un articolo sul Sole 24 Ore (o forse era Repubblica? Boh, non sono sicura) che parlava di cifre enormi.

Mi sembra di ricordare che si diceva che, includendo tutto l’indotto (ristoranti, hotel, trasporti, musei… insomma, tutto quello che gira intorno al turismo), si arrivava a una bella fetta del PIL nazionale.

Quindi, cercando un po’, ecco cosa ho trovato:

Domanda: Quanto vale il PIL del turismo in Italia?

Risposta: Il valore aggiunto del turismo sale a 220 miliardi di euro (circa il 13% del PIL) considerando tutte le attività economiche collegate al turismo (alloggi, ristorazione, trasporti, servizi culturali).

Però, ecco, io non sono un’esperta di economia, eh! Parlo solo da persona che ama viaggiare in Italia e che vede quanto il turismo sia importante per tante città e regioni. Mi viene in mente quando sono stata a Venezia a Marzo, mi ricordo che nonostante fosse bassa stagione, c’era un sacco di gente.

Quale importanza ha il turismo in Italia?

Ok, vediamo… il turismo…

  • Fondamentale! Cioè, ma quanto è fondamentale? Enorme!
  • Economia: Ma senza il turismo, che fine faremmo? Penso alle esportazioni, a tutti i prodotti che vendiamo ai turisti. Il prosecco, la moda… che poi, è vero che è tutto merito del turismo o siamo bravi e basta? Boh!
  • Lavoro: Un sacco di gente lavora grazie al turismo, no? Cameriere, albergatori… mia cugina fa la guida turistica a Firenze, dice che quest’anno è pieno zeppo di americani! Ma forse è sempre pieno zeppo.
  • Sud Italia: E poi, certo, il Sud! Potrebbe fare ancora meglio, hanno delle zone fantastiche ma magari non le sanno sfruttare appieno. Bisognerebbe aiutarli, come? Non lo so. Forse fare più pubblicità? O magari infrastrutture migliori? Tipo strade, treni… Ah, i treni!

Ma poi, a pensarci bene, è bello che vengano tutti qui, ma non è che poi rovinano un po’ tutto? Troppa gente, i prezzi che aumentano… mah! Comunque, il turismo è top, non c’è niente da fare.

Aggiunte: Ah, la cugina di cui parlavo si chiama Marta e l’ultima volta che l’ho vista mi ha raccontato di un gruppo di giapponesi super appassionati di Leonardo da Vinci. Dice che erano emozionatissimi davanti alla Gioconda (che poi, anche io boh!). E poi, a proposito del Sud, mi viene in mente la Sicilia: posti incredibili, cibo fantastico. Dovrei tornarci presto.

Quanto vale il settore del turismo in Italia?

Il turismo in Italia: un gigante ferito

Valutare il peso economico del turismo italiano è complesso, specie dopo il 2020. L’Istat, nel 2019, parlava di un valore aggiunto intorno ai 100 miliardi di euro. Una cifra impressionante, che evidenzia la centralità del settore nell’economia nazionale. Pensa al numero di posti di lavoro diretti e indiretti, alle ricadute su settori come l’agricoltura o l’artigianato. È un motore fondamentale, un vero e proprio ecosistema economico. Ma è un’immagine pre-pandemia, ovviamente.

Il 2020 ha rappresentato un crollo. I dati del 2023, ancora in elaborazione, probabilmente mostreranno una ripresa, ma non un ritorno immediato ai livelli pre-Covid. Ricordo le difficoltà che ho vissuto io stesso, gestisco un piccolo B&B a Firenze e ho patito personalmente le conseguenze delle restrizioni.

Ci sono diversi fattori da considerare per capire il valore reale del settore:

  • Valore aggiunto lordo (VAL): la misura più comune, include i ricavi delle attività turistiche al netto dei costi intermedi.
  • Impatto sull’occupazione: milioni di persone lavorano direttamente o indirettamente nel settore.
  • Contribuzione al PIL: il peso del turismo sul prodotto interno lordo italiano è significativo e strategico per il benessere nazionale.
  • Entrate fiscali: le tasse derivanti dalle attività turistiche alimentano le casse dello Stato.

L’aspetto filosofico? Il turismo è un fenomeno complesso, non solo economico. Riflette la nostra identità culturale, la nostra capacità di attrarre e di condividere. Un’economia fragile, forse, ma anche ricca di potenzialità inesplorate.

Aggiunta: Per un’analisi completa andrebbero considerati anche i dati relativi al turismo internazionale ( arrivi e spesa dei turisti stranieri) e quello interno ( spostamenti e consumi dei cittadini italiani). La distribuzione geografica dell’impatto economico del turismo è poi fondamentale, con differenze regionali sostanziali. Quest’anno, per esempio, ho notato una forte crescita del turismo di prossimità, rispetto a quello internazionale.

Quanto influisce il turismo nelleconomia italiana?

Ah, il turismo, la gallina dalle uova d’oro (un po’ strapazzate, a volte) dell’Italia! Influisce parecchio, diciamo che se il turismo starnutisse, l’economia italiana prenderebbe un raffreddore coi fiocchi.

  • PIL gonfiato a suon di selfie: Circa il 7% del nostro Prodotto Interno Lordo è farina del sacco dei turisti. Pensa, è come se ogni 100 euro prodotti in Italia, 7 fossero un souvenir comprato a Venezia.
  • Due milioni di “ciao bella!”: Il turismo dà lavoro a un sacco di gente. Due milioni di persone che, tra una pizza e un giro in gondola, si guadagnano da vivere. Mica male!

Il turismo è un servizio, un bene immateriale. Che poi, immateriale fino a un certo punto: prova tu a non pagare il conto dell’hotel! È un’esperienza, una relazione. Come quando mia zia cerca di venderti un limoncello fatto in casa a Sorrento. Un’arte!

Quale importanza ha il turismo per leconomia italiana?

Il turismo? Un motore, nient’altro. Cruciale.

  • PIL: 255 miliardi di euro nel 2022. Il 13%? Un dato da archiviare. Poco importa.
  • Lavoro. Molti. Troppo poco valore aggiunto, per certi versi. Un’illusione? Forse.

L’Italia? Un’immagine. Venduta. Acquistata. Consumato. Fine.

Punto. Il mio caffè è freddo. Questo è ciò che conta. La realtà, cruda. Non c’è poesia in questo.

Aggiornamenti personali (anno in corso):

  • Ho investito nel settore agroalimentare. Rendimento migliore. Meno turistico. Più sostanza.
  • Mia zia gestisce un bed and breakfast a Firenze. Ogni giorno una nuova tragedia.

Il turismo? Un’onda. Bellezza effimera. Solo numeri.

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