Come si dice forbici in italiano?

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In italiano, il termine per forbici è forbici, usato quasi sempre al plurale. Anticamente, si poteva dire un paio di forbici. La forma latina da cui deriva è fŏrfex -fĭcis.

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Tagliare corto: la storia plurale delle “forbici”

“Prendi le forbici”. Una frase comune, quotidiana, che cela una piccola particolarità linguistica. Perché, quasi sempre, parliamo di forbici al plurale. Raramente, infatti, sentiamo dire “una forbice”. Questo singolare, tecnicamente esistente, è relegato a un ambito quasi esclusivamente tecnico o specialistico, per indicare, ad esempio, una singola lama di un particolare tipo di forbice. Ma nella quotidianità, le forbici sono sempre due, un binomio inscindibile di lame affilate.

L’etimologia ci aiuta a comprendere questa peculiarità. Il termine deriva dal latino fŏrfex -fĭcis, che già indicava uno strumento composto da due parti. Questa struttura binaria è intrinseca all’oggetto stesso, rendendo quasi superfluo l’utilizzo del singolare. Immaginate di provare a tagliare con una sola lama: l’azione risulterebbe impossibile. L’efficacia delle forbici risiede proprio nell’interazione delle sue due parti complementari.

Questa dualità si riflette anche nella lingua italiana. Anticamente, per enfatizzare ulteriormente questa natura composta, si utilizzava l’espressione “un paio di forbici”. Un “paio”, appunto, a sottolineare la presenza di due elementi distinti ma uniti in un unico strumento. Oggi questa forma è meno comune, soppiantata dal semplice “forbici” al plurale, che ha assorbito in sé il concetto di dualità.

L’uso prevalentemente plurale di “forbici” non è un caso isolato nella lingua italiana. Pensiamo ad altri termini come “occhiali”, “pantaloni”, “brache”: anche in questi casi, la forma plurale è quella dominante, riflettendo la struttura composta dell’oggetto a cui si riferisce.

In conclusione, la parola “forbici”, con il suo uso quasi esclusivamente plurale, rappresenta un esempio affascinante di come la lingua rifletta la realtà degli oggetti che descrive. Un piccolo dettaglio grammaticale che ci ricorda come, a volte, “tagliare corto” con le parole possa rivelare storie linguistiche inaspettatamente complesse.