Quando il neonato riconosce la voce della mamma?
Verso le 7-8 settimane di età, il neonato inizia a riconoscere la voce della madre. A questa età, scopre la propria voce e la usa per reagire agli stimoli vocali emettendo suoni e rumori.
La voce di mamma: un suono familiare fin dalle prime settimane
Il legame tra madre e figlio è un’alchimia complessa che inizia a tessersi già durante la gravidanza. Uno degli elementi cruciali di questo legame è la voce materna, un suono che il bambino ascolta ovattato ma costante per nove mesi, un’àncora sonora nel liquido amniotico. Ma quando, precisamente, il neonato inizia a riconoscere questa voce così speciale, distinguendola dalle altre?
Sebbene la percezione uditiva si sviluppi già nel grembo materno, permettendo al feto di familiarizzare con la prosodia e il ritmo della lingua parlata dalla madre, il vero e proprio riconoscimento della voce materna come qualcosa di unico e familiare si manifesta, in media, intorno alle 7-8 settimane di vita. Non si tratta di una comprensione del significato delle parole, ovviamente, ma di una risposta emotiva e fisiologica a un suono riconosciuto come fonte di conforto e sicurezza.
In questo periodo, che coincide con una fase di grande sviluppo neurologico, il neonato non solo inizia a distinguere la voce della madre, ma scopre anche la propria. L’emissione di suoni gutturali, gridolini, piccoli vocalizzi, non è più solo un riflesso involontario, ma un tentativo di comunicazione, di risposta agli stimoli esterni, tra cui, in primis, la voce materna. Si instaura così un dialogo primordiale, fatto di sguardi, sorrisi abbozzati e suoni, che rafforza il legame tra madre e bambino.
È importante sottolineare che le 7-8 settimane rappresentano un’indicazione generale. Ogni bambino ha i suoi tempi di sviluppo e alcuni potrebbero manifestare questo riconoscimento precocemente, altri leggermente più tardi. Osservando attentamente le reazioni del neonato, i genitori possono cogliere i segnali di questo importante traguardo: un sorriso, un movimento degli occhi verso la fonte sonora, un cambio nel ritmo del respiro, una maggiore attenzione quando la madre parla.
La voce materna, quindi, non è solo un veicolo di comunicazione, ma un vero e proprio strumento di connessione emotiva, un filo invisibile che lega madre e figlio fin dai primi giorni di vita, contribuendo a costruire le fondamenta di una relazione duratura e profonda. Un suono familiare, un rifugio sicuro, un’eco dell’amore che ha nutrito il bambino ancora prima della nascita.
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