Quali sono le strade con la maggiore gravità degli incidenti?

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Le strade extraurbane, al di fuori delle autostrade, registrano la maggiore gravità degli incidenti, con 4,63 decessi ogni 100 incidenti. Le strade urbane hanno un tasso di mortalità inferiore (1,13 decessi ogni 100 incidenti), mentre sulle autostrade i decessi sono 3,14 ogni 100 incidenti.
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La silenziosa strage delle strade extraurbane: un’analisi sulla gravità degli incidenti

Le statistiche parlano chiaro: la maggiore gravità degli incidenti stradali si registra sulle strade extraurbane, al di fuori della rete autostradale. Un dato allarmante, che mette in luce la pericolosità di queste arterie spesso sottovalutate rispetto alle autostrade, considerate erroneamente più rischiose. Con 4,63 decessi ogni 100 incidenti, le strade extraurbane presentano un tasso di mortalità significativamente più alto rispetto ad altri contesti stradali. Un dato che impone una riflessione seria e l’adozione di misure concrete per migliorare la sicurezza.

A confronto, le strade urbane registrano 1,13 decessi ogni 100 incidenti, un valore nettamente inferiore. Questo si spiega, almeno in parte, con le velocità generalmente più basse consentite in ambito cittadino e la presenza di infrastrutture dedicate alla protezione degli utenti più vulnerabili, come pedoni e ciclisti. Anche la maggiore densità di traffico, paradossalmente, può contribuire a ridurre la velocità media dei veicoli, mitigando l’impatto degli incidenti.

Le autostrade, pur presentando un tasso di mortalità superiore a quello delle strade urbane (3,14 decessi ogni 100 incidenti), rimangono meno pericolose delle strade extraurbane. La presenza di corsie separate, l’assenza di incroci a raso e la maggiore omogeneità del flusso veicolare contribuiscono a limitare la gravità degli incidenti, nonostante le velocità più elevate consentite.

Ma cosa rende le strade extraurbane così pericolose? Diversi fattori concorrono a questo triste primato. Innanzitutto, la varietà di tipologie di utenti: auto, moto, ciclisti, pedoni e mezzi agricoli condividono spesso lo stesso spazio, aumentando il rischio di collisioni. Inoltre, la presenza di curve a raggio variabile, la scarsa illuminazione in alcuni tratti, la minore manutenzione rispetto alle autostrade e la possibilità di incontrare animali selvatici contribuiscono ad aumentare il rischio di incidenti, spesso con conseguenze fatali.

A questo si aggiunge il fattore umano: sulle strade extraurbane, la percezione del rischio è spesso inferiore rispetto alle autostrade, portando a comportamenti più disattenti o imprudenti, come sorpassi azzardati, distrazioni al volante e velocità eccessive.

Per invertire questa tendenza è necessario un approccio multifattoriale che preveda interventi infrastrutturali, come il miglioramento della segnaletica, l’installazione di barriere di protezione e l’ampliamento delle carreggiate, affiancati da campagne di sensibilizzazione mirate a promuovere una guida più responsabile e consapevole. Solo attraverso un impegno congiunto di istituzioni e cittadini sarà possibile rendere le strade extraurbane più sicure e ridurre il numero di vittime di questa silenziosa strage.