Come mangiare le mele per la stitichezza?
Le mele, crude con buccia o cotte, possono aiutare a migliorare il transito intestinale e contrastare la stipsi. Al contrario, mele grattugiate e ossidate possono avere un effetto lassativo. Per la stitichezza infantile, pere e prugne sono più consigliate.
La mela: un alleato (ma non sempre) contro la stitichezza
La stitichezza, quel fastidioso disturbo caratterizzato da difficoltà nell’evacuazione, affligge molte persone, grandi e piccini. Tra i rimedi naturali spesso citati, spicca la mela. Ma la sua efficacia non è così semplice come potrebbe sembrare, e il modo in cui viene consumata gioca un ruolo fondamentale.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non tutte le preparazioni a base di mela sono ugualmente efficaci contro la stitichezza. L’effetto benefico è infatti legato alla presenza di fibre, in particolare la pectina, che assorbe acqua nell’intestino, aumentando il volume delle feci e facilitandone il transito. Pertanto, mele crude, possibilmente con la buccia, che contiene una maggiore concentrazione di fibre, rappresentano una valida scelta. La buccia, infatti, oltre alla pectina, apporta anche altre sostanze benefiche per la flora intestinale.
Anche le mele cotte, ad esempio sotto forma di composta o al forno, possono rivelarsi utili. La cottura, se da un lato può ridurre leggermente il contenuto di fibre rispetto alla mela cruda, dall’altro rende il frutto più digeribile, facilitando l’assorbimento dei nutrienti e l’azione lassativa della pectina.
Un effetto lassativo più marcato, invece, si può ottenere con le mele grattugiate e lasciate ossidare. Questo processo, che porta al cambiamento di colore della polpa, innesca una fermentazione che aumenta la produzione di acidi organici, stimolando la peristalsi intestinale. Tuttavia, è fondamentale prestare attenzione alla quantità consumata, poiché un eccesso potrebbe causare fastidiosi disturbi addominali.
È importante sottolineare, però, che la mela, sebbene possa essere un aiuto, non è una panacea per la stitichezza. La sua efficacia varia da persona a persona e dipende da diversi fattori, tra cui la gravità del problema, l’alimentazione complessiva e lo stile di vita. In caso di stipsi cronica o persistente, è fondamentale consultare un medico o un dietologo per individuare le cause e adottare un approccio terapeutico adeguato.
Infine, un aspetto cruciale riguarda i più piccoli. Per la stitichezza infantile, le mele, pur potendo essere un utile complemento, non rappresentano la prima scelta. Frutti come pere e prugne, grazie al loro contenuto di sorbitolo, un tipo di zucchero che ha un effetto lassativo più pronunciato, sono generalmente più indicati per contrastare la stipsi nei bambini. Anche in questo caso, è sempre consigliabile consultare il pediatra prima di introdurre nuovi alimenti nella dieta del bambino.
In conclusione, la mela può essere un valido alleato nella lotta contro la stitichezza, ma il suo impiego va ponderato in base alla preparazione e alla condizione individuale. Un’alimentazione equilibrata, ricca di fibre e di liquidi, unitamente ad uno stile di vita sano, rappresenta il fondamento per la regolarità intestinale.
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