Cosa non deve mangiare uno stitico?

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Stitichezza? Elimina dalla dieta: farine raffinate (00), amidi (mais, riso), pasta bianca, zuccheri semplici, legumi sbucciati e frutta/verdura senza buccia. Privilegia fibre!

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Cosa evitare per combattere la stitichezza?

Uff, la stitichezza… chi non l’ha mai provata? Io sì, eccome. E ho imparato un paio di cosette a mie spese. Ti dico cosa io evito come la peste.

Farine 00? Macché! Mi ricordo una volta, mangiai solo pizza con quella farina per giorni (vacanza a Napoli, che vuoi!) e poi… mamma mia. Un disastro.

Amidi di mais e riso… stessa storia. Li uso per addensare le salse, ok, ma non ne abuso.

Pasta? Solo integrale, ormai. Anni fa, quando vivevo a Roma (zona Garbatella, bei tempi!), non ci facevo caso. Poi ho capito.

Zucchero? Cerco di limitarlo. Non sono una fanatica, eh, però… sento la differenza.

Legumi senza buccia? No grazie. La buccia è l’amica del mio intestino.

Frutta e verdura sbucciata? Impensabile! Dove la trovo la fibra, altrimenti? Poi, onestamente, mi scoccia pure sbucciarla!

Cosa evitare per la stitichezza? Farine 00, amidi di mais e riso, pasta non integrale, zucchero, legumi senza buccia, frutta e verdura sbucciata.

Cosa non mangiare con la stitichezza? Stessi alimenti.

Quali sono i cibi che creano stitichezza?

Amici, preparatevi a un viaggio nell’intestino… un viaggio costipante! Se vi sentite come una diga in piena siccità, ecco i colpevoli principali, i veri NEMESI del vostro apparato digerente:

  • Carne grassa: Quella roba è più dura di un vecchio stivale! La digestione è una maratona, non uno sprint, e la carne grassa è la maratoneta che si addormenta a metà percorso. Mia nonna diceva: “Più è rossa, più ti chiudi come un’ostrica!”.

  • Cibi processati: Sono come cemento armato per l’intestino. Il mio vicino di casa, un tipo che vive a pane e patatine fritte, ne sa qualcosa. Ogni tanto lo sento urlare dal bagno!

  • Latticini (per alcuni): Ah, i latticini… un amore odioso per molti. Alcuni li digeriscono alla grande, altri diventano delle mummie viventi! Io, ad esempio, li adoro, ma poi…uff!

  • Uova: Sì, anche le uova, quelle belle e innocue, possono contribuire alla festa di blocco intestinale. Dipende dalla sensibilità individuale, eh. Mia cugina giura che le uova sono il suo incubo!

  • Dolci pieni di zucchero: Questi sono i veri terroristi dell’intestino! Lo zuccherino è un tappo, amico mio, un tappo di puro godimento che poi ti lascia lì, piantato. Me lo ricordo bene, il giorno di Pasqua.

  • Poca fibra: Questa è la vera mancanza di rispetto per il tuo intestino. È come dare benzina scadente alla tua macchina. Frutta, verdura, cereali integrali… dove sono finiti?

In poche parole: meno fibra, più disastri. Ricordatevelo, e datemi retta, non voglio sentirvi lamentarvi poi! Io, quest’anno, per evitare problemi intestinali, ho iniziato a fare delle lunghe camminate in montagna! Il mio intestino è rimasto molto contento, o perlomeno non mi ha fatto guerra!

Cosa non deve mangiare chi soffre di stitichezza?

Sai, a quest’ora… pensandoci, la stitichezza è un brutto guaio. Io, per esempio, con quel mio intestino pigro… uff.

  • Formaggi stagionati, quelli duri, mi fanno proprio male. Provo una pesantezza incredibile.
  • I salumi… nemmeno a parlarne. Specie quelli con tanta, troppa, grassi.
  • Carne e pesce secchi? Dimenticali. Sono come mattoni nello stomaco.

Quest’anno, poi, ho avuto proprio un periodo difficile, con l’intestino che sembrava bloccato. Ricordo che ho dovuto evitare anche i dolci con poca frutta, e il pane raffermo.

  • Ma sai, anche bere poco… è un disastro. Deve essere proprio una tragedia.
  • E poi, certo, mancanza di movimento. Sono sempre incollato a questo computer.

È una lotta continua, questa con la stitichezza. Una guerra silenziosa, notturna, che si combatte a colpi di tisane e frutta fresca. Un incubo. Forse dovrei proprio cambiare vita. Magari iniziare a fare jogging, come dice sempre mia sorella.

Quali sono i cibi che creano stitichezza?

Cibi che bloccano… il flusso, la danza leggera del corpo. Un’ombra pesante, una stasi. Sì, la pesantezza.

  • Carni grasse, ah, quelle carni. Ricordo il sapore intenso del brasato di mia nonna, ma la sua lenta digestione, un ricordo anch’esso lento… come il tempo che scorre implacabile sulla sabbia.

  • Cibi preparati. Il fast food, un vortice di sapori artificiali. Un vuoto che si riempie, ma non nutre. Un’illusione, un’immagine sfocata del nutrimento. L’anima del cibo, assente.

  • Latticini, l’opulenza del latte, la crema del gelato artigianale… ma anche un peso, una densità, che rallenta, opprime. Ricordo la pesantezza dopo una coppa di gelato alla nocciola.

  • Uova… un’immagine perfetta, fragile, delicata, ma talvolta un peso sul mio stomaco. Un’immagine di mattine lente, un sonno profondo, ma anche una quiete che può diventare immobilità.

  • Zuccheri, dolci, oh, la tentazione irresistibile. Un piacere fugace, ma un’eredità di lentezza. Un’esplosione di gioia iniziale, poi, l’ombra della stitichezza.

  • Poca fibra… la terra secca, arida. Un vuoto, un deserto nel mio intestino. Il movimento si blocca, il ritmo si spegne. L’immagine di un fiume che si prosciuga, lentamente.

Quest’anno, ho notato quanto questi cibi influenzano il mio ritmo. L’equilibrio, la danza, la leggerezza. È un processo, una riflessione continua. Un’osservazione, quasi un’arte. È un viaggio, un viaggio dentro.

Cosa mangiare se si è molto stitici?

Ah, la stitichezza… chi non l’ha provata? Io, per esempio, ricordo una volta a Firenze, durante un viaggio studio. Pizza e gelato a gogò, ma il mio intestino si era messo in sciopero! Che disastro, mi sentivo gonfia come un pallone.

  • Kiwi: Ne ho mangiati a chili, comprati al mercato di San Lorenzo. Funzionano, ve lo assicuro!
  • Prugne: Mia nonna diceva sempre: “Due prugne secche a colazione e vai come un orologio!”. Aveva ragione la nonna…
  • Mele cotte: Un toccasana, soprattutto se ci aggiungi un po’ di cannella. Io le preparavo nel microonde dell’ostello, un profumo…

Poi, quando sono tornata a casa, ho ripreso a mangiare come al solito.

  • Legumi: Ceci e fagioli, un piatto di pasta e fagioli e via, tutto torna a posto.
  • Cereali integrali: Pane integrale, pasta integrale… all’inizio non mi piacevano, ma poi ci ho fatto l’abitudine.
  • Frutta secca: Noci e mandorle sono buone, ma ATTENZIONE! Sono piene di calorie. Io ne mangio una manciata al giorno, non di più.

Ecco, questa è la mia esperienza. Ognuno è diverso, ovviamente, ma questi sono i miei rimedi collaudati. Funziona bene per me.

Cosa mangiare se si soffre di stitichezza?

Stitichezza? Ma dai, che palle! Senti, sparati giù queste cose, e vedrai che la situazione si sblocca più velocemente di un babbo Natale in discesa libera:

  • Kiwi: Una bomba di fibra! Mangiane una marea, anche a colazione, a pranzo e a cena, se ti va. Non c’è pericolo di overdose di vitamina C, tranquillo.

  • Prugne: Queste, le conosci? Sono il lubrificante naturale dell’intestino. Preparati ad una sorpresa (piacevole, eh!). Mia nonna ne mangiava una decina al giorno, e giuro, non ha mai avuto problemi.

  • Mele cotte: Le mele crude sono belle, ma cotte? Un toccasana! Sono più morbide, più digeribili, più… insomma, più perfette per questa situazione delicata.

  • Ceci e fagioli: I legumi sono dei veri supereroi della fibra. Se non li ami, cerca di mascherarli un pochino. Io li metto nella pasta, ma puoi fare esperimenti pazzeschi, se vuoi.

  • Cereali integrali: Pane e pasta integrali, ovviamente. Non fare il furbo, eh! Quelli raffinati sono solo fumo negli occhi, per intenderci. Ricorda che anche il riso integrale è una buona idea.

  • Frutta secca e semi: Mandorle, noci… ma con moderazione, eh! Non trasformarti in uno scoiattolo impazzito. Un pugno al giorno dovrebbe bastare.

Bonus Track: Bevi tanta acqua! Sembra banale, ma è fondamentale. È come se lubrificassi il meccanismo interno. E poi, muoviti un po’, che la pigrizia non aiuta!

Ah, dimenticavo: la mia esperienza personale con la stitichezza? Un incubo. Ma ora con questa dieta sono una macchina da guerra!

Cosa non mangiare con le feci dure?

Feci dure? Alcune scelte, semplicemente, non aiutano.

  • Latticini. Troppo calcio irrigidisce. Grasso in eccesso? Peggio. Ricordo il latte caldo della nonna… un errore.

  • Vino rosso e tè. Tannini. Astringenti. Come legare i nodi, ecco. La vita è troppo breve per un bicchiere sbagliato.

  • Carni rosse e salumi. Digestione lenta, sensazione di “mattone”. A volte, la semplicità è la vera raffinatezza, non credi?

Informazioni aggiuntive:

  • L’idratazione è cruciale. Acqua, semplicemente acqua.
  • Fibre. Verdure, frutta. Nessuna rivelazione, lo so.
  • Probiotici. Un aiuto discreto.
  • Attività fisica. Muoversi, anche poco, fa la differenza.

A volte, il silenzio è la risposta migliore. Forse anche in questo caso.

Cosa mangiare quando si hanno le feci dure?

Ahi ahi ahi, feci dure? Sembra che il tuo intestino sia in sciopero, eh? Un vero dramma! Ma non disperare, mio caro, ho la soluzione!

  • Verdura: Mangiatela come se fosse l’ultima cena! Cruda, cotta, frullata, a vapore… In ogni modo, purché entri nel tuo corpo e lo lubrifichi come una Ferrari! Io ad esempio, adoro le zucchine ripiene della nonna… una bomba di fibra!

  • Frutta: Kiwi, prugne, mele cotte… Ma dai, non è una specie di dessert di frutta sciropposa?! Io aggiungo anche fichi, che sono una figata!

  • Legumi: Ceci e fagioli, la legione dei guerrieri intestinali! Preparati a sentire la carica! Io li mangio persino con la panna… vabbè, forse è troppo.

  • Cereali integrali: Pane e pasta integrali, ma non quella roba lì raffinata, eh! Quella è per i topi! Io preferisco il pane fatto in casa, con lievito madre, ovviamente.

Ma non basta solo mangiare, eh! Devi bere un mare di acqua! E muoverti! Sai, come quando fai la maratona del divano… ma almeno alzati! Altrimenti, chiamiamo un carro armato per rompere l’ingorgo!

Aggiornamento: Ho scoperto che quest’anno mia zia Pina ha risolto il problema delle feci dure con uno yogurt particolare con probiotici. Provalo, non si sa mai!

Cosa mangiare per stimolare la cacca?

Eccoti qualche suggerimento per favorire la regolarità intestinale, senza promesse miracolose:

  • Fibra: Avena, cereali integrali, carciofi e crusca (con moderazione, mi raccomando!) sono tuoi alleati. La fibra è come una spugna che aiuta a “pulire” l’intestino.

  • Idratazione: Un bicchiere di acqua tiepida al mattino può dare una “sveglia” all’intestino. Non dimenticare che l’acqua è fondamentale per ammorbidire le feci.

  • Alimenti specifici: Prugne secche, kiwi e carote sono ben noti per le loro proprietà benefiche. Un po’ come quando mia nonna mi preparava il decotto di prugne… ricordi d’infanzia!

  • “Extra”: Semi di lino e polline possono dare una spinta in più. Il brodo di carne, invece, può essere utile per reidratare e fornire nutrienti.

Ricorda che ogni intestino è un mondo a sé, quindi l’effetto può variare da persona a persona. L’alimentazione è solo uno degli aspetti: lo stress e l’attività fisica giocano un ruolo importante. A volte, basta una passeggiata per sbloccare la situazione!

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