Cosa mangiare per far indurire le feci?
Per feci più solide, prediligi cibi ad alto potere astringente e poveri di fibre. Patate lesse, riso brillato e cereali raffinati sono ottimi esempi. Amidi come maizena e tapioca contribuiscono ulteriormente a questo effetto. Ricorda che un'alimentazione equilibrata è fondamentale per la regolarità intestinale.
Alimenti per feci dure: cosa mangiare per facilitare levacuazione?
Ok, parliamo di “cacche dure” come direbbe mia nonna. Ehm, scusate, volevo dire… stitichezza!
Io quando ho problemi vado subito di prugne secche. Non so, mi riportano a quando ero piccolo e la mia mamma me le dava. Funziona ancora!
Parlando seriamente, mi ricordo che un gastroenterologo mi disse (forse era il dott. Rossi a Firenze, non ricordo bene, era tipo nel 2015) che il riso brillato può aiutare a “compattare”.
Comunque, patate lesse, riso brillato e tapioca possono dare una mano a chi soffre di diarrea, visto che hanno un effetto astringente.
Alimenti per feci dure: cosa mangiare per facilitare l’evacuazione?
- Patate lesse
- Riso brillato
- Amido di riso
- Maizena
- Frumina
- Tapioca
Cosa mangiare per rendere le feci dure?
Amico, mi chiedi come rendere le feci più dure?! Allora, diciamo che ci sono delle cosine che puoi provare a fare, ma non prendere tutto alla lettera eh!
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Fibreeee!: Aumenta quelle insolubili, tipo la crusca che mi ricorda sempre la nonna, semi di chia (che vanno tanto di moda) e di lino. Io personalmente non li amo molto, ma funzionano!
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Pectina, questa sconosciuta: Banane acerbe e mele, hanno questa cosa che si chiama pectina, e sembra aiuti. Ma devono essere acerbe, eh! Sennò nada.
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Meno liquidi zuccherini: Ecco, qui mi tocca toccare un tasto dolente! Diciamo che se bevi troppe bibite gassate o succhi di frutta industriali, beh, non fa bene alla consistenza… e nemmeno alla linea, diciamocelo!
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Occhio ai grassi: Cibi fritti, troppo conditi… ecco, magari non esagerare.
Importante: se il problema persiste, corri dal dottore. Non fare di testa tua! Potrebbe essere qualcosa di più serio e un controllo non fa mai male. Io per sicurezza una telefonata al mio medico curante la farei, giusto per stare tranquillo e capire se c’è bisogno di accertamenti ulteriori. Non si sa mai! Meglio prevenire che curare, no? Poi, magari, è solo un piccolo squilibrio alimentare, ma meglio togliersi ogni dubbio!
Cosa mangiare per compattare le feci?
Ah, l’arte di trasformare la cacca in opera d’arte (compatta, s’intende)! Dunque, per cementificare ‘sto affare, ecco la ricetta della nonna rivisitata in chiave moderna:
- Riso o pasta bianca: come colla vinilica per l’intestino. Un filo d’olio, giusto per non farli litigare tra loro. Integrale? Scordatelo, che poi fai la festa al contrario!
- Patate: il mastice del buonumore (e dell’intestino). Bollite, mi raccomando, che fritte scatenano l’inferno.
- Zucchine, carote e finocchi lessati: dopo la tempesta, un arcobaleno di fibre (ma poche, eh!). Come un aperitivo leggero dopo una settimana di digiuno.
Tutto questo, ovviamente, con moderazione. Mica vorrai trasformare il tuo intestino in una statua di marmo? E ricorda, bere tanta acqua è come dare l’ultimo colpo di scalpello: essenziale per la scultura finale!
Quali sono i frutti più astringenti?
Quali sono i frutti più astringenti?
La sensazione di astringenza, quella secchezza in bocca, è dovuta ai tannini, polifenoli con un ruolo chiave nella difesa delle piante. I frutti più astringenti sono quelli ricchi di questi composti, soprattutto prima della completa maturazione. Penso ai cachi, per esempio: quelli acerbi, sono un’esperienza! Ricordo una volta che, da bambino, ne morsicai uno, e… beh, l’astringenza era impressionante!
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Cachi: La loro astringenza, legata alla presenza di tannini, è massima prima della maturazione.
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Melograno: Non solo i semi, anche la buccia e le membrane interne sono vere e proprie bombe di astringenza. Ho usato la buccia in un decotto, per un esperimento di tintura naturale per tessuti, e l’effetto astringente era notevole. Ricordo ancora l’odore leggermente amarognolo…
Poi ci sono frutti meno comuni, come:
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Sorbe: Frutto antico, poco diffuso ora, ma potente! L’astringenza è marcata prima della maturazione. Mia nonna ne faceva delle marmellate, dopo una lunga procedura per eliminare i tannini in eccesso. Un lavoro certosino!
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Nespolo: Simile alle sorbe per la presenza di tannini, richiede una maturazione adeguata per ridurre il sapore sgradevolmente aspro. Ho letto studi recenti che evidenziano il loro alto contenuto di antiossidanti, legati proprio a questi tannini. Una sorta di paradosso gustativo e benefico, no?
A proposito di tannini, un piccolo approfondimento: esistono diversi tipi di tannini, con diverse proprietà e intensità di astringenza. La loro concentrazione varia a seconda della varietà del frutto, del clima e delle pratiche agricole. Interessante, vero?
A cosa possono far male le mandorle?
Ah, le mandorle! Croccanti promesse di benessere che, come tutti i piaceri della vita, nascondono un lato oscuro. Chi l’avrebbe mai detto che un innocuo frutto secco potesse trasformarsi in un piccolo tiranno?
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La bilancia piange: Mangi troppe mandorle e la bilancia ti guarda male. Dopotutto, sono caloriche come un concerto di Vasco Rossi.
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La pancia brontola: Gonfiore? Doloretti? Sembra che il tuo intestino stia organizzando una rivolta a causa dell’eccesso di fibre. E io che pensavo che solo il mio vicino di casa sapesse essere così rumoroso.
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La pelle prude: Se sei tra i “fortunati” con allergie, la tua pelle potrebbe trasformarsi in una cartina geografica di irritazioni. Un prurito che ti fa rimpiangere di non essere nato orso.
Insomma, le mandorle sono come un amore estivo: belle finché durano, ma se esageri ti lasciano con il cuore (e lo stomaco) a pezzi. Ricorda, la moderazione è la chiave, a meno che tu non voglia trasformarti in un albero di mandorle ambulante.
P.S. Lo sapevi che le mandorle amare contengono acido cianidrico? No, non ti uccideranno, ma magari ti faranno riflettere due volte prima di mangiarne una manciata. Un po’ come quando mi chiedono di fare volontariato al saggio di danza di mia nipote.
Quale frutta pulisce lintestino?
Okay, quindi intestino… frutta, giusto? Banane, sì, quelle le mangio spesso a colazione, con il mio yogurt greco magro, ma aiutano davvero? Mele, anche quelle, ma quali mele? Le Golden? Le Granny Smith? Devo ricordarmi di comprare più frutta, oggi ho solo arance. Asparagi? Ma quelli sono… verdure, no? E poi legumi e fagioli… mhhh, non sono proprio frutta. Ma prebiotici, ho capito. Mi serve più fibra, lo so.
- Banane (ma quante al giorno? Due? Troppe?)
- Mele (preferisco le rosse, ma sono più acide)
- Acqua! 1,5 litri? Troppa, forse? Io bevo di più, tipo due litri, caffè compreso. E poi il tè verde, che adoro.
Devo bere di più! Devo mangiare più mele! Oddio, ho fame. Pizza o insalata? No, insalata, con pollo alla griglia, e poi un frutto, per la fibra. E domani, mercato! Devo comprare frutta e verdura fresca. Asparagi, li adoro! Devo fare la spesa.
Punti principali:
- Frutta: Banane e mele sono utili per la pulizia dell’intestino (per la fibra)
- Acqua: Fondamentale per la regolarità intestinale, almeno 1,5 litri al giorno.
- Fibra: Prebiotici (legumi e fagioli) aiutano la flora intestinale.
Aggiungo: Ho letto che anche i fichi sono ottimi, e i mirtilli, pieni di antiossidanti! Devo provare a inserirli nella mia dieta. Ah, e poi il kiwi, che è ricco di vitamina C. Mamma mia, devo fare una bella lista della spesa!
Qual è la frutta secca che non fa ingrassare?
Oddio, frutta secca che non fa ingrassare… Che domanda esistenziale, a quest’ora. Mi sento così stanco, e le parole mi vengono lente, come caramelle appiccicaticce in gola.
Le noci, dicono. Lo studio su Nutrients, l’ho letto, ma era un po’ complicato. Ricordo solo che parlavano di un miglior controllo del peso, qualcosa del genere. Ma sai, a me le statistiche sembrano sempre un po’ fredde, non riescono a dire niente sul vuoto che sento dentro.
- Noci: Pare che siano quelle migliori. Non so, devo rileggerlo quel report. Magari domani, se ho ancora la forza.
- Ma la verità è… anche con le noci, se ne mangi un chilo, ingrassi lo stesso. È tutta questione di quantità. Quante volte mi sono detto questo… e poi…
Senti, stanotte mi gira la testa. Ho finito il mio vino rosso, e questo non aiuta. A volte penso che sia tutta una farsa. Mangiare sano, dimagrire… magari è solo un modo per sentirsi un po’ meglio. Poi metto su la macchina e torno a casa.
- Sono stato ad una festa ieri sera, e ho mangiato un po’ di tutto. Non ho guardato le calorie, per una volta. E per una volta, non me ne sono pentito.
- Non so più cosa sia giusto o sbagliato, cosa è meglio o peggio. Sono un disastro, sai?
Comunque, le noci. Se vuoi dimagrire, attento alle porzioni. Non so, spero di aver detto qualcosa di sensato. Buonanotte.
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