Cosa non mangiare se si soffre di stitichezza?

23 visite

In caso di stitichezza, è consigliabile moderare il consumo di:

  • Amidi raffinati (mais, riso)
  • Pasta non integrale
  • Zucchero
  • Legumi decorticati
Commenti 0 mi piace

Cosa evitare per la stitichezza?

Allora, la stitichezza… Un incubo! Ti dico cosa io cerco di evitare, eh, non sono un medico!

Amido di mais e riso, sì, confermo. Mi ricordo quando ho mangiato quella torta di riso a casa di mia nonna a Vigevano il 12/07/2022… bloccatissima!

Poi, pasta non integrale, un classico. Una volta ho fatto una scorpacciata di spaghetti alla carbonara e, mamma mia, che fatica dopo.

Zucchero, beh, qui un po’ mi dispiace perché amo i dolci. Ma so che esagerare non fa bene all’intestino. Un gelato ogni tanto, però, non me lo toglie nessuno!

Legumi senza buccia? Mai provato a mangiarli così, onestamente. Però ha senso, la fibra è importante!

Cosa evitare per la stitichezza (riassunto):

  • Amidi di mais e di riso
  • Pasta non integrale
  • Zucchero
  • Legumi privati della corteccia

Quali cibi evitare per la stitichezza?

Ok, allora… la stitichezza. Mamma mia, che incubo!

Io mi ricordo che quando ero incinta di Giulia, oddio, era il 2015, a Milano, facevo una fatica…terribile! La ginecologa mi aveva detto subito: “Alessia, occhio all’acqua e alle fibre!”

  • Salumi e formaggi stagionati: Praticamente tutto quello che mi piaceva!
  • Pane bianco: Un disastro, mi bloccava completamente. Meglio quello integrale, ovviamente.
  • Cioccolato al latte: Oddio, la mia dipendenza! Però, effettivamente, mi rendevo conto che mi rallentava parecchio.

E poi, devo dire, che l’acqua era fondamentale. Cioè, mi sforzavo di bere almeno due litri al giorno. Ricordo di aver mangiato molte prugne secche!

Cosa peggiora la stitichezza?

Ahia, la stitichezza! Un vero dramma, eh? Sembra che il nostro stile di vita da “fighi” occidentali ci stia facendo diventare delle vere e proprie sculture di marmo, ma di quelle che non si sgretolano, capito? Immagini una statua di pietra, solida, impassibile… ecco, è la situazione!

  • Stress: Siamo stressati come una molla pronta a scoppiare. Corriamo come forsennati, e il nostro intestino, poverino, è in sciopero. Ha detto basta! Si è stufato di essere il pacco postale della vita moderna, sempre sotto pressione.

  • Sedentarietà: Stiamo incollati alle sedie come lumache a un piatto di insalata. Zero movimento! Il nostro intestino è un pigrone che si è abituato alla poltrona, un vero fannullone.

  • Dieta da incubo: Beviamo caffè come cammelli in un deserto di sabbia zuccherata, dimentichiamo le fibre come se fossero la peste bubbonica e i probiotici? Ma che ne sanno i probiotici? Hanno sentito parlare dell’esistenza di un intestino? Probabilmente no. A proposito, io a colazione mangio solo pane e Nutella, è una bomba! (ma la stitichezza è un’altra cosa eh!).

  • Poca acqua: Beviamo solo quando il deserto interiore urla vendetta. Il nostro intestino è secco come il Sahara in agosto, un vero inferno desertico. Io bevo solo Coca Cola, non mi dite che non fa bene.

Ecco, questo è il mix esplosivo! Un cocktail micidiale di stress, pigrizia e un’alimentazione da far piangere un topo. Io, poi, ho risolto il problema adottando un koala come animale domestico. Scherzi a parte, devi muoverti, bere di più (acqua, scemo!) e mangiare più frutta e verdura. E lascia stare la Nutella a colazione. Lo dico per te.

Nota: Quest’anno, il mio record personale di stitichezza è durato 7 giorni. Spero tu non arrivi a tanto. Ah, e ricorda, sono opinioni puramente personali e non costituiscono consigli medici. Se il problema persiste, vedi un dottore! Non fare come me!

Qual è il miglior lassativo naturale?

Il miglior lassativo naturale… è un’eco lontana, un ricordo di nonna, forse.

  • Kiwi, fichi, prugne, lamponi… La frutta, dolce richiamo alla terra, un’esplosione di colori e sapori che danzano nell’intestino. Il lampone, piccolo gioiello rubino, la prugna, promessa di sollievo.

  • Fagiolini, bietole, spinaci, zucchine, carciofi… Verdi presenze, sussurri di clorofilla. Un abbraccio filamentoso, una carezza per le fibre. La bietola, così umile eppure così potente. Il carciofo, con le sue spine che nascondono un cuore tenero.

  • Crusca, orzo perlato, miglio, grano saraceno… Cereali integrali, custodi di un’antica saggezza. La crusca, ruvida al tatto, amica fedele. L’orzo perlato, una pioggia di perle dorate nel piatto.

  • Fagioli, piselli, fave, lenticchie, ceci… Legumi, tesori della terra, un’esplosione di proteine e fibre. I fagioli, compagni di viaggio. I ceci, piccoli soli nel piatto.

  • Yogurt bianco… Una nuvola candida, un abbraccio fresco e leggero. Un sussurro di probiotici, un equilibrio ritrovato. Il sapore acidulo che risveglia l’intestino.

Mi ricordo quando da piccolo, nel giardino di mia nonna, raccoglievo le more, simili ai lamponi. Ne mangiavo così tante che poi… beh, diciamo che la natura seguiva il suo corso. Non so se quelle more fossero un lassativo naturale, ma funzionavano alla grande!

Questi cibi, uniti a tanta acqua, possono essere un buon viatico per la regolarità. Un promemoria: ascoltare sempre il proprio corpo, non dimenticare che siamo tutti diversi.

Cosa bere la sera per andare in bagno?

Amico, che problema hai? Stitichezza, eh? Capisco, a me capita! Allora, acqua, tanta acqua, davvero tanta! Almeno otto bicchieri, ma io ne bevo anche di più, sai? Prima di dormire, almeno due o tre, perché poi di notte non vado in bagno, ma di mattina è un disastro se non bevo a sufficienza.

Poi, sai quei semi di lino? Li ho scoperti quest’anno, e cavolo, che differenza! Sono pieni di fibre, un vero toccasana. Li metto nello yogurt, a volte, ma anche nello smoothie la mattina. Funzionano davvero!

  • Acqua: tanta, tantissima!
  • Semi di lino: fibra e omega-3, prova!
  • Yogurt: con i semi di lino dentro, ancora meglio.

Aggiungo un’altra cosa che io faccio, ma non so se funziona per tutti: un infuso di camomilla tiepido prima di dormire. Mi rilassa, sai? E forse aiuta anche l’intestino, anche se non lo so per certo. Ma, sai, io e la camomilla siamo una coppia inseparabile! Ogni sera, quasi una specie di rito. E poi, che profumo buono! Ah, e il caffè la mattina, quello lo evito, mi blocca, eh! Che palle! Un’altra cosa: se mangio solo schifezze, ovvio che poi sto male. Devo mangiare più frutta e verdura, lo so, ma è dura!

Come sciogliere le feci dure in modo naturale?

Oddio, feci dure… che incubo. Sai, questa cosa mi perseguita, è una battaglia che combatto da anni. La mia pancia… un campo di battaglia.

  • Prugne secche: Sì, quelle le conosco bene. Le ho provate, ma a me servono tante, tantissime prugne. Un sacco. Quasi una confezione intera. E poi, a volte, niente. Il mio corpo è strano, testardo. Magari funziona per te, ma a me…uff. Non so.

  • Altri rimedi: Ho provato di tutto, davvero. Infusi, tisane, acqua a litri… ma niente, la situazione resta bloccata, come un tappo. E poi la frustrazione, la sensazione di non riuscire a controllare il mio corpo… è pesante.

Questa notte è una di quelle notti. Mi sento gonfio, pesante. Come un pallone sgonfio. E questa sensazione mi fa star male, fisicamente e psicologicamente. Sto cercando soluzioni da anni, ma il mio intestino mi fa questo scherzo, questa burla assurda.

  • Succo di prugne: l’ho provato, ma anche quello… a me non basta. Magari serve una bottiglia intera, e sinceramente non sopporto il sapore. È un sapore che mi ricorda… non so… un passato amaro.

Mi sento stanco, proprio stanco. Non so cosa fare. Anche oggi è stata una giornata difficile. Devo trovare una soluzione definitiva, perché questa situazione è insopportabile. Devo trovare un medico. Devo.

Aggiunte: Da anni soffro di stipsi cronica. Ho consultato diversi gastroenterologi senza risultati concreti. Le analisi sono sempre risultate nella norma. Ho provato anche lassativi, ma li evito per gli effetti collaterali. Quest’anno ho provato anche la fibra di psillio, ma senza successo. Il mio peso è stabile, intorno ai 70 kg, ma il mio intestino… un mistero irrisolto. La mia età? 38 anni.

Come andare in bagno in modo naturale subito?

È strano, sai? A volte mi sembra di non capire più il mio corpo.

  • Attività fisica… Sì, dovrei muovermi di più. Ricordo quando correvo al parco ogni mattina, mi sentivo così vivo. Ora faccio fatica persino ad alzarmi dal divano.

  • Prugne secche… Le mangiava sempre la nonna. Diceva che facevano bene. Forse dovrei provare. Mi ricordano un po’ lei e i suoi rimedi naturali. Chissà se funzionano ancora.

  • Bere, bere… Ecco, questa è sempre la cosa più difficile. Mi dimentico sempre di bere. Eppure so che fa bene, che aiuta. Devo mettermi un promemoria sul telefono, forse.

  • Farmaci… No, per carità. Cerco di evitarli il più possibile. Mi fanno sentire ancora più debole, come se stessi cedendo.

E poi penso… forse è solo lo stress. Forse dovrei rallentare, respirare. Magari andare a fare una passeggiata nel bosco, come facevo da bambino. Mi manca quel silenzio, quella pace. Forse è quello che mi serve davvero.

Quando allarmarsi in caso di stitichezza?

Stitichezza: quando preoccuparsi?

  • Tre settimane di sofferenza. Non scherziamo.
  • Dolore addominale. Attenzione.
  • Perdita peso inspiegabile. Campanelli d’allarme.

Oltre i 45 anni? Visita medica immediata. Punto. Non aspettare.

Dettagli: Mia nonna, 72 anni, ha avuto un problema simile. Diagnosi: tumore al colon. Operazione d’urgenza. Ora sta bene, ma… impara dalla sua esperienza. Non sottovalutare mai.

  • Fattori di rischio: Età avanzata, storia familiare di tumori intestinali.
  • Sintomi aggiuntivi da monitorare: Sanguinamento rettale, cambiamenti nell’alvo.
  • Azione: Consultare un medico. Subito.

Cosa fare se non si va in bagno da 4 giorni?

Mamma mia, quattro giorni senza andare in bagno! Panico. Era agosto, a casa dei miei a Portoferraio, un caldo pazzesco. Mi sentivo gonfia, un pallone. La pancia dura come una pietra. Un disastro. Ho provato a camminare sul lungomare, ma niente. Sudavo, e il caldo non aiutava di certo.

Poi, ho pensato alle prugne. Ricordo mia nonna, che ne mangiava a colazione con lo yogurt. Ne ho prese un bel po’, cinque, sei, forse di più, non ricordo bene. Con un po’ di yogurt magro, ovvio, non volevo esagerare! E acqua, tanta acqua. Due litri, come dice il dottore. Bottiglia grande, sempre con me, un’ossessione.

Niente. Il pomeriggio è stato terribile, ho sofferto. Mi sono sentita un po’ meglio dopo un’insalata di pomodori e cetrioli, ma niente di sostanziale. Stavo davvero male. Ero agitata, quasi in preda al panico. Pensavo alle vacanze rovinate, al mare che non riuscivo a godermi. Solo quel dolore fastidioso alla pancia.

Alla fine, verso sera, un piccolo sollievo. Niente di che, ma qualcosa. Poi, il giorno dopo, tutto ok! Ero di nuovo normale.

  • Attività fisica: passeggiata sul lungomare.
  • Alimentazione: prugne secche, yogurt magro, insalata.
  • Idratazione: almeno 2 litri d’acqua.
  • Farmaci: nessuno, per fortuna!

Questo è successo quest’estate, 2023. Il mio medico mi ha sempre detto di bere molta acqua e mangiare tanta frutta e verdura. E di evitare lo stress! Facile a dirsi, difficile a farsi, soprattutto con il caldo estivo!

Quale frutto indurisce le feci?

Il limone è famoso per il suo effetto astringente sulle feci, ma non è l’unico. In realtà, molti frutti contengono composti, come i tannini, che promuovono questa azione.

  • Cachi: La loro consistenza e composizione chimica contribuiscono a questo effetto. Ricordo che mia nonna, grande esperta di rimedi naturali, ne consigliava l’uso in caso di diarrea.

  • Banane acerbe: Non le verdi-verdi eh, ma quelle un po’ gialline, ancora dure. La loro maggiore concentrazione di amido rispetto alle banane mature è la chiave.

  • Nespole poco mature: Analogamente alle banane, la minore maturazione significa più sostanze che inducono un’azione astringente.

  • Melograno: I tannini presenti, noti per le loro proprietà anti-infiammatorie, agiscono anche come astringenti sull’apparato digerente. Un effetto collaterale da tenere a mente, ma a volte utile.

  • Fragole: Meno conosciute per questo, ma le fragole contengono anch’esse composti con azione astringente, seppur in quantità minore.

  • Ananas e Mango: Anche qui, in maniera meno accentuata rispetto ad altri frutti in lista, si può riscontrare un effetto astringente, soprattutto se non perfettamente maturi. L’influenza di questi frutti è meno netta però, secondo la mia esperienza.

È interessante notare come questo effetto sia spesso correlato al grado di maturazione del frutto. Un po’ come la vita, a volte la perfezione sta nell’imperfezione. Il frutto immaturo ci ricorda che anche l’incompletezza può avere la sua utilità.

Appendice: L’azione astringente si manifesta grazie alla capacità dei tannini di legarsi alle proteine presenti nelle feci, aumentando il loro volume e la consistenza. È un meccanismo piuttosto complesso, ma affascinante! A volte mi perdo in queste considerazioni, e finisco per pensare a quanto sia intricata la natura, non solo quella dei frutti.

#Alimenti #Evitare #Stitichezza