Come si usa il barbecue con il coperchio?

Ma davvero, il barbecue col coperchio? Sembra una magia, quasi. Lo ammetto, all’inizio ero scettica. Tipo, che senso ha chiudere tutto? Dove sta il bello di vedere la carne che sfrigola, sentire l’odore del fumo che si spande nell’aria? Eppure… eppure mi sono dovuta ricredere.

Ricordo ancora la prima volta che l’ho provato, con le costine di maiale. Avvolte nell’alluminio, come dei piccoli tesori preziosi. Quasi un rituale. Le ho adagiate sulla griglia, coperchio giù, e via. Bassa temperatura, eh. Quarantacinque, sessanta minuti… il tempo si è dilatato. Un po’ di ansia, lo confesso. E se si bruciavano? E se rimanevano crude dentro? Ma poi, quando ho aperto quel coperchio… Mamma mia! Un profumo intenso, avvolgente. Le costine, tenerissime, si sfilacciavano quasi da sole. Incredibile.

Un amico, una volta, mi ha detto che con la cottura lenta, col coperchio, la carne diventa quasi “burrosa”. Non esagero, aveva ragione. È come se tutte le fibre si rilassassero, si arrendessero al calore dolce e costante. Ho provato anche col pollo, arrosto intero. Una meraviglia. Succoso, saporito, con la pelle croccante. Tipo quelli che mangiavo da bambina, a casa della nonna. Forse un po’ meno bruciacchiati, ecco. (Ride)

Quindi, sì. Coperchio chiuso. Bassa temperatura. Pazienza. Questi sono i segreti. E non parliamo di numeri, di studi scientifici. Qui parliamo di emozioni, di sapori, di ricordi. Provateci, e poi mi dite. Magari anche voi, come me, vi convertirete alla “magia” del barbecue con il coperchio.