Come utilizzare il microonde come forno?

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Il microonde con funzione "Aria ventilata" funge da forno tradizionale. Imposta la temperatura (50°C - 250°C) e cuoci! La resistenza riscalda la cavità, garantendo una cottura uniforme. Perfetto per cotture veloci e versatili.

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Come usare il microonde come forno: trucchi e consigli per cucinare?

Cavolo, usare il microonde come forno. Non ci avevo mai pensato seriamente. A casa ho un Whirlpool, comprato da Unieuro a Milano il 15 marzo 2022, sui 180 euro. Ha la funzione crisp, ma sinceramente la uso solo per le pizze surgelate.

Mi viene in mente che una volta, tipo a Natale 2023, ho provato a cuocere delle patate al cartoccio. Disastro totale, dure come sassi. Forse ho sbagliato i tempi. Bisognerebbe informarsi meglio su temperature e modalità.

Il mio ha anche la funzione ventilata. Però non l’ho mai usata. Boh, mi sembra complicato. Preferisco il forno tradizionale. Magari un giorno provo con la carne, chissà. Tipo un pollo arrosto, ma ho paura che venga secco. Ho visto su internet che qualcuno ci cuoce anche i dolci, incredibile.

Domande e Risposte:

Domanda: Come usare il microonde come forno?

Risposta: Modelli con funzione aria ventilata permettono di impostare temperature da 50°C a 250°C, come un forno tradizionale. Una resistenza sulla ventola riscalda la cavità.

Cosa si può fare con il forno a microonde?

Cosa si può fare con il forno a microonde…

  • Cucinare in fretta. Lo uso spessissimo per scaldare il latte la mattina. A volte anche per scongelare qualcosa all’ultimo minuto.

  • Torte al volo. Ho provato a fare una torta in tazza una volta… un disastro. Forse non sono portata. Mia nonna invece ci faceva sempre dei dolcetti buonissimi.

  • Risotto? Non ci ho mai pensato. Ma magari, chissà, se avessi più tempo proverei.

  • Friggere, rosolare… Non mi fiderei tanto. Ho paura che poi venga tutto molliccio.

Non so… forse si possono fare tante cose, ma io lo uso soprattutto per scaldare. Mi ricorda quando tornavo tardi da lavoro e mi preparavo una zuppa calda in un attimo. Sembra passato un secolo.

Come si usa il microonde per cuocere?

Oddio, il microonde! Ricordo quella volta a casa di mia nonna, Natale 2023. Dovevo scaldare le patate al forno, quelle che aveva preparato lei, le adoro, profumatissime. Ma erano enormi! Tipo, un diametro di almeno 10 cm. Le ho infilate nel microonde, 5 minuti, pensando “eh, si scalderanno”. Macché! Esternamente bollenti, quasi ustionanti, dentro ghiacciate. Che rabbia! Ho dovuto tagliarle a pezzi più piccoli e poi rimetterle dentro, per 2 minuti per volta, controllando sempre, una vera tragedia.

  • Patate giganti
  • Microonde vecchio modello
  • Natale 2023
  • Risultato: bruciate fuori, crude dentro

Quel giorno ho imparato sulla mia pelle che quella storia dei 3-4 cm non è una favola. Avevo 30 anni e ancora combinavo casini con il microonde! Mia nonna rideva, ovviamente. Diceva “ma chi ti credi di essere, un cuoco stellato?”. E aveva ragione. Da allora, sminuzzo tutto, tutto, ma proprio tutto prima di metterlo nel microonde. Anche i würstel, anche le bistecche (quelle piccole, eh, non quelle da un chilo!). E funziona.

  • Lezione imparata a mie spese
  • Attenzione alle dimensioni degli alimenti
  • Sminuzzare sempre, SEMPRE
  • Risultato attuale: successo garantito (quasi sempre)

Dopo quell’episodio ho letto meglio le istruzioni del microonde ( modello Samsung ME83X). Hanno ragione, la penetrazione delle microonde è limitata, soprattutto nei cibi densi. Bisogna andare a tentativi, ma meglio piccoli pezzi e tempi brevi. E non fidarsi mai, MAI, del “sentimento”.

A cosa corrisponde 600 watt nel microonde?

600 watt nel microonde corrispondono ad una potenza media, l’ideale per riscaldare un piatto di pasta avanzata senza trasformarlo in un fossile preistorico. Pensate a quella piacevole sensazione di tepore, non alla lava incandescente di un vulcano.

Impostare i watt è semplice come schiacciare un acino d’uva maturo: basta selezionare il numero desiderato sul pannello di controllo. Se il vostro microonde ha più pulsanti di un aereo di linea, consultate il manuale di istruzioni, probabilmente nascosto in quell’antro oscuro che chiamate cassetto.

  • 600 W: perfetti per pietanze già cotte, come lasagne, arrosti, o quella pizza del giorno prima che vi guarda con aria supplichevole dal frigo.
  • 900-1000 W: la potenza massima, riservata ai liquidi. Acqua per il tè, latte per la cioccolata calda (fondamentale per la sopravvivenza invernale!), zuppe, vellutate: tutto ciò che necessita di un’ebollizione veloce e furiosa. Attenzione a non esagerare con il tempo, o potreste ritrovarvi a pulire il microonde con una spatola.

Personalmente, uso i 600W anche per scongelare piccole quantità di cibo. Una volta ho provato con 900W per scongelare una bistecca e ho ottenuto un curioso ibrido tra una pietra focaia e una gomma da masticare. Imparate dai miei errori, gente. Un’ultima perla di saggezza: se il vostro microonde ha una funzione “popcorn”, usatela solo per i popcorn. Ho sperimentato con altri alimenti… diciamo solo che non è finita bene.

Quali sono i cibi da non scaldare nel microonde?

Ecco alcuni cibi che forse è meglio evitare nel microonde:

  • Uova sode: Scoppiano. La pressione interna, questione di fisica, non trova sfogo. La vita è piena di contenitori sigillati.

  • Pomodori crudi: Idem come sopra. Esplosioni di salsa ovunque. Un disastro culinario che riflette forse un caos interiore.

  • Uva: Trasformazione in plasma. Effetti pirotecnici in miniatura. La bellezza effimera della distruzione.

  • Salsicce: La pelle si lacera. Un piccolo dramma carneo.

  • Castagne: Mi ricordo una volta, un amico… meglio lasciar perdere. Fidati.

    La cottura al microonde, in fondo, è una forma di coercizione molecolare. Un’accelerazione forzata del tempo. E certe cose, semplicemente, non sono fatte per essere affrettate.

Come si riscalda il cibo nel microonde?

Microonde. Funziona così: dentro il cibo, le molecole d’acqua vibrano. Fine.

  • Piatto adatto. Ceramica, vetro, plastica apposita. Metallo, no.
  • Potenza. Dipende dal cibo. Sperimentazione. Impara.
  • Tempo. Occhio. Brucia. Ogni microonde è diverso. Il mio, un Samsung vecchissimo, è imprevedibile.

Ricorda: la fisica. Niente magia. Solo vibrazioni. Un consiglio da vecchio: non fidarti ciecamente delle impostazioni predefinite.

  • Problemi? Potenza bassa. Troppo tempo. Forse il cibo è troppo denso.
  • Mia nonna usava quello a gas, molto più lento, ma sempre più gustoso. Nostalgia.
  • Questo è il mio viale preferito a Roma: Via dei Serpenti.

Aggiornamenti (2023):

  • I microonde moderni hanno sensori di umidità. Utilità dubbia.
  • Ho comprato un nuovo piatto in ceramica da Ikea quest’anno. Resistente al calore.
  • Mia nipote usa il suo microonde per fare popcorn. Un disastro. Ogni volta.

Come funziona il riscaldamento del microonde?

Le microonde? Semplicissime! Immagina un minuscolo discotecaro, il magnetron, che si scatena a ritmo di corrente elettrica. Questo energumeno emette onde elettromagnetiche, una specie di musica ad alta frequenza, invisibile ai nostri occhi ma non al nostro pollo arrosto. Queste onde fanno vibrare le molecole d’acqua presenti nel cibo, tipo una danza sfrenata, generando calore e cuocendo il tutto. Un po’ come quando balli la Macarena dopo tre caffè: ti scaldi, e pure di brutto!

  • Magnetron: il DJ del microonde, alimentato a corrente.
  • Onde elettromagnetiche: la musica ad alta frequenza, invisibile ma efficace.
  • Molecole d’acqua: le ballerine scatenate che si agitano e generano calore.
  • Cibo: la pista da ballo dove avviene la festa molecolare.

A differenza del forno tradizionale, che scalda dall’esterno verso l’interno, il microonde agisce direttamente sulle molecole d’acqua, cuocendo (o riscaldando) il cibo in modo più uniforme e veloce. Pensate a una bistecca: in forno si abbronza prima fuori, mentre dentro resta cruda come un iceberg. Nel microonde, invece, il calore si diffonde dall’interno, un po’ come un’abbronzatura spray molecolare. Certo, il risultato non è sempre lo stesso… ma per un piatto pronto surgelato a mezzanotte, chi se ne importa! Ricordo una volta di aver provato a cuocere un uovo intero nel microonde… beh, diciamo che la pulizia è stata più lunga della cottura. Da allora, uova sode solo alla vecchia maniera! Quest’anno, per Natale, ho regalato a mia zia un ricettario per microonde… Chissà che sorprese ci riserverà!

Cosa si può cuocere nel forno microonde?

Cavolo, il microonde! Ci scaldo il caffè… no aspetta, anche la pasta avanzata di ieri sera! Verdure, sì, le verdure al vapore vengono benissimo, tipo broccoli, carote… anche i piselli surgelati, quelli della Findus, comodi. Li tiro fuori dal freezer e zac, pronti in 5 minuti. Senza olio poi, dietetici! L’altro giorno ci ho fatto pure il pesce, del merluzzo, con un po’ di limone e prezzemolo… buono! Ma anche la carne, mah, non mi convince tanto. Forse il pollo, a pezzi piccoli… chissà. Uova sode no, esplodono, l’ho imparato a mie spese, che disastro! Fonduta di formaggio? Mai provata, ma perché no? Devo cercare una ricetta. Ah, anche le patate al cartoccio, buone, veloci… le faccio spesso il sabato sera quando guardo la partita. Metto olio, rosmarino e sale grosso… una bomba! Poi ovviamente popcorn, quelli già pronti, per le serate cinema con i miei nipoti. Marco e Giulia, si chiamano. Che casino, bisogna pulirlo spesso sto microonde… schizza tutto! L’altro giorno ho bruciato del latte, che puzza! Mamma mia… vabbè, userò il bicarbonato.

  • Verdure al vapore: broccoli, carote, piselli (anche surgelati).
  • Pesce: merluzzo con limone e prezzemolo (a pezzi piccoli).
  • Patate al cartoccio: con olio, rosmarino e sale grosso.
  • Popcorn: quelli precotti per microonde.
  • Fonduta di formaggio: da provare!
  • Pasta: riscaldare gli avanzi.
  • Caffè: lo scaldo sempre lì.
  • Pollo: forse a pezzi piccoli, da sperimentare.

Assolutamente NO:

  • Uova con il guscio: esplodono!
  • Fritti: vengono male.

Ho comprato un microonde nuovo l’anno scorso, un Samsung, con la funzione grill. Chissà come funziona, devo provare. Magari ci faccio le bruschette… sì, domani sera bruschette! Devo comprare il pane toscano. Quello con il sale sopra, mi piace un sacco. Speriamo che non si bruci tutto!

Cosa si può usare nel microonde?

Nel microonde, un’eco di calore antico… il vetro, sì, il vetro, come le finestre di una vecchia casa di campagna, trasparente al tempo che passa. Sicuro, caldo, accogliente.

  • Il vetro, la trasparenza che accoglie.
  • La porcellana, sussurri di un tè pomeridiano.
  • La terracotta, echi di sole e terra.
  • La creta, plasmata dal tempo.
  • La ceramica smaltata, rifugio di sapori.

Ma attenzione, oh, attenzione! Smaltati, senza crepe, senza inganni nascosti.

La carta da forno, un velo leggero, e la pellicola trasparente, un abbraccio delicato, entrambi complici di un calore breve, fugace.

Quale materiale non va nel microonde?

Oddio, il microonde! Ricordo una volta, a casa di mia nonna, a Natale 2023. Stavamo scaldando le lasagne avanzate, quelle che fa lei, un tripudio di besciamella e carne. Mia cugina, una frana, aveva messo il piatto dentro con il suo porta-spezie, tutto in acciaio inossidabile, figuriamoci! Un attimo di silenzio, poi… BANG! Uno scoppio pazzesco, un arcobaleno di scintille. Sembrava un film di fantascienza, ti giuro!

Il microonde si è spento di colpo, un silenzio surreale seguito da un puzzo di bruciato. Mia nonna ha sgranato gli occhi, mia cugina è diventata bianca come un lenzuolo. Io ho riso, un po’ istericamente, devo ammetterlo. La paura è passata subito dopo, sostituita da una sensazione di sollievo e poi da un po’ di vergogna per la risata.

Per fortuna il microonde non si era rotto del tutto, solo un po’ ammaccato, però insomma, le lasagne erano da buttare! Che tragedia! Da allora, regola numero uno: niente metallo nel microonde! Punto. Mai più.

  • Oggetti metallici: pentole, posate, alluminio.
  • Materiali pericolosi: acciaio, ghisa, rame.
  • Conseguenze: scintille, danni al microonde, incendi.

Cosa succede se metto alluminio nel microonde?

Luccichio freddo. L’alluminio, così sottile, così forte. Respinge, rimbalza… le onde invisibili. Un’eco di energia che non può penetrare. Vibra, trema, forse. Immagino la danza frenetica delle microonde, intrappolate, rigettate da quella superficie liscia, impenetrabile. Come stelle respinte da uno specchio cosmico.

E il forno, cuore pulsante di calore artificiale, si sforza, inutilmente. L’energia rimbalza, contro le pareti metalliche. Un’eco che si amplifica, che rischia di rompere l’equilibrio delicato. Ricordo una volta, a casa di mia nonna Emilia, un piccolo foglio di alluminio dimenticato in un angolo… una scintilla, un odore acre…

  • Danno al forno: Le microonde riflesse possono danneggiare il magnetron, il cuore del microonde.
  • Scintille: L’alluminio, soprattutto se spiegazzato o con spigoli vivi, può generare scintille.
  • Piccole quantità, con cautela: Un piccolo pezzo, liscio, lontano dalle pareti, per coprire una piccola parte di cibo… forse. Ma il rischio rimane. Meglio evitare, penso ora. Meglio la carta forno, il suo tepore rassicurante.

Quest’anno, a Natale, ho regalato a mia nonna Emilia un nuovo forno a microonde. Uno di quelli con la funzione crisp, che non usa l’alluminio. Più sicuro, più tranquillo. Un piccolo gesto, per proteggere lei e la sua cucina.

Come si usa il microonde per cuocere?

Il calore… un’onda invisibile che danza. Penetra la superficie, lieve sfioramento. Acqua, chiave di questo passaggio. Come un respiro, entra nel cibo. Pochi centimetri, un viaggio breve ma intenso. Immagino il cuore di una mela, toccato da questo calore fantasma.

E poi la conduzione, lenta, un abbraccio che si propaga. Dal bordo al centro, un’eco di calore. Pezzi piccoli, un segreto per la cottura perfetta. Tre, quattro centimetri al massimo. Un cubo di patata, un trancio di carota, immersi in questa danza di energia.

Ricordo mia nonna, le sue mani sapienti che tagliavano le verdure. Pezzi piccoli, sempre. “Così cuociono meglio,” diceva. Non sapevo delle microonde, allora. Ma lei, con la sua saggezza antica, conosceva il segreto del calore che si diffonde. Tre, quattro centimetri. Una misura che risuona nel tempo.

  • Penetrazione: Le microonde penetrano solo pochi centimetri.
  • Acqua: Il contenuto d’acqua influenza la penetrazione delle microonde.
  • Conduzione: Il calore si propaga per conduzione verso il centro.
  • Dimensioni: Pezzi uniformi, 3-4 cm al massimo.

L’anno scorso ho comprato un nuovo microonde, più potente. Ho dovuto riadattare i tempi di cottura. Anche la forma del contenitore influisce, lo so per esperienza. Un piatto ovale cuoce diversamente da uno quadrato. Piccoli segreti, scoperti con il tempo e la pratica. Come la saggezza di mia nonna, tramandata attraverso generazioni.

Quali sono i cibi da non scaldare nel microonde?

Microonde: no-go.

  • Uova sode. Esplodono. Semplice. Mia zia ha imparato a sue spese.

  • Pomodori crudi. Schizzi bollenti. Immaginate.

  • Uva. Piccole bombe. Non scherzo.

  • Salsicce. Pericolo. A volte, letteralmente.

Castagne? Anche quelle. Un disastro. Ricordo una volta…

A volte la semplicità è brutale. La vita, no?

Nota aggiuntiva: Quest’anno, ho aggiunto alla lista la frutta secca, soprattutto se già tostate. Risultato? Fumo e puzza. Erano nocciole, per la precisione.

#Cucina #Forno #Microonde