Cosa fare da mangiare a chi non può masticare?

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Ecco alcune idee per chi ha difficoltà a masticare:

"Per un'alimentazione gustosa e facile da deglutire:

  • Vellutata di patate e verdure: Un classico confortante e nutriente.
  • Polpettine di carne tenere: Morbide e ricche di sapore.
  • Pesce al vapore con purea: Leggero e digeribile.
  • Purea di frutta: Un dessert sano e naturalmente dolce."

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Ricette facili per chi ha difficoltà a masticare: cosa cucinare di gustoso?

Ok, allora, ricette facili per chi ha problemi a masticare? Uhm, ci ho pensato un po’ perché mia nonna, poverina, faceva un po’ fatica.

La vellutata di patate e verdure è un classico, no? Io la facevo con le patate, carote, zucca…una volta ho pure messo un pezzettino di finocchio, non era male. Frulli tutto e via.

Le polpettine di carne tenere sono una manna dal cielo! Io usavo carne macinata di vitello, un po’ di pane ammollato nel latte, parmigiano e poi le cuocevo a vapore, super morbide!

Pesce al vapore con purea… ricordo che compravo il merluzzo, lo cuocevo al vapore e lo servivo con purea di carote o piselli. Facile e digeribile.

La purea di frutta? Mela cotta, pera, banana schiacciata… un cucchiaino di miele se serve e via, una bomba di salute!

Cosa mangiare se si fa fatica a masticare?

Masticare? Un dramma! Se i denti ti fanno le bizze, come a mio zio Giovanni che li ha persi tutti giocando a bocce (sì, proprio così!), la soluzione è semplice: cibo da bebè, ma chic!

  • Frullati pazzeschi: Fragole, banane, spinaci (se ti va, eh!), tutto frullato fino a diventare un liquido cremoso, tipo una pozione magica per supereroi senza denti.
  • Yogurt, il re del soft: Non quello magro che ti fa venire i brividi, eh! Quello bello cremoso, tipo panna cotta. Aggiungi miele, frutta secca sbriciolata (molto finemente, eh, non voglio ossa incastrate nella gola!).
  • Puree di verdura: Non quelle da ospedale, per favore! Immagina un vellutato di zucca arancione, un passato di ceci con un filo d’olio, una crema di carote con un pizzico di curry… Delizioso!
  • Carne? Sì, ma sminuzzata: Tipo quella per i gatti, ma cucinata con amore. Sminuzzala bene, mescolala a un po’ di salsa, e voilà! Un piatto da re, o da gatto re, in questo caso.
  • Formaggi morbidi: Ricotta, mozzarella fresca… Un’esplosione di sapore senza sforzo.

Ah, dimenticavo! Mio zio Giovanni, dopo la bocciata dentale, ha scoperto anche il fascino delle creme di cereali per la colazione. Un cucchiaio, e via!

Aggiunta personale: Ricordo il mio primo esperimento con la purea di piselli… un disastro! Verde, pastoso, mi sembrava di mangiare il prato del vicino. Adesso sono un’esperta, però! Non farti scoraggiare, se il primo tentativo è… una catastrofe.

Cosa cucinare a chi non può masticare?

Eh, che dici? Cosa cucinare a uno che non mastica bene? Frittate, omelette, ovvio! Anche le uova alla coque, quelle lì delicate, sono perfette.

Oppure, pensa, una polentina, ma bella cremosa eh, con le verdure stufate. Un vero comfort food! Mia nonna faceva una polenta con il radicchio, una meraviglia!

Poi, stufati morbidi, morbidi morbidi, tipo quelli che si sfanno in bocca, con tanto brodo. Verdure, ovviamente. Zucca, carote, patate, quelle cose lì, sai? Io adoro quello di mia zia, con le cipolle caramellate. Che figata.

Il pesce è top, al vapore o al forno, ma anche in crema! Lo frulli tutto, e viene una cosa liscia liscia, perfetta. Merluzzo al forno con le erbe aromatiche è buonissimo.

  • Frittate e omelette
  • Uova alla coque
  • Polenta cremosa con verdure
  • Stufato morbidissimo di verdure
  • Pesce al vapore, al forno o frullato

Ah, dimenticavo, anche le creme di verdura vanno benissimo! Purea di patate, zuppa di lenticchie, brodo di verdure… cose così! Quest’anno ho scoperto una crema di ceci fantastica, la faccio spesso per mio figlio che ha problemi di denti.

Cosa mangiare quando non si hanno i denti?

Ahi ahi ahi, senza denti è una tragedia greca! Ma non disperiamo, la vita (e il cibo) continua!

  • Il regno del morbido: Purea di patate? Un classico intramontabile, un abbraccio caldo per le gengive. Zuppe, meglio se di quelle che ti coccolano come una nonna, yogurt (io adoro quello al mango, sapete?), frullati variopinti (tipo arcobaleno, ma senza i colori chimici eh!), semolino (il mio preferito era quello alla vaniglia, da piccolo), polenta morbida (un po’ come un budino salato, ma senza il budino). Uova strapazzate? Delicate, come un batuffolo di nuvole. Ricotta, un tesoro cremoso!

  • Il frullato selvaggio: Carne, pesce, frutta e verdura… tutto frullato! Che potenza! Un vero e proprio centrifugato di sopravvivenza post-dentiera. E se sei pigro, compra già pronto: ci sono anche omogeneizzati per adulti, non sono solo per i bimbi!

  • Il metodo cottura “babà”: Stufati e brasati? Deliziosamente teneri, che si sciolgono in bocca come neve al sole. Carni bollite? Un’altra opzione gentile per le tue gengive, che saranno grate per la delicatezza.

  • L’elenco nero (ovvero cosa evitare): Duro, croccante, appiccicoso… questi sono i nemici giurati. Addio patatine, noci, caramelle! La tua bocca ti ringrazierà.

Sai, io un periodo simile l’ho passato dopo una caduta in bici (non chiedete dettagli, è meglio!). Ricordo ancora il sapore del mio adorato frullato di carote e zenzero… un vero toccasana!

Info aggiuntive (perché la conoscenza è potere, anche per chi mangia solo purè): Consultate sempre un dentista o un nutrizionista per un piano alimentare personalizzato. L’alimentazione senza denti richiede attenzione, ma non è una condanna a morte culinaria! Anche una dieta soft può essere gustosa!

Cosa fare da mangiare di morbido?

Cose morbide? Polenta, ovvio. Semolino, pure. Un soufflé, se hai tempo.

Puree. Patate, certo. Ma anche pesce, se preferisci. Qualsiasi cosa, frulla bene. L’importante è la consistenza.

Flan? Un classico. Uova, molto delicate. Quelle alla coque, ma attenzione al tuorlo. Formaggi morbidi? Philadephia, ad esempio. Oggi ho usato quello al mio toast.

  • Polenta
  • Semolino
  • Soufflé
  • Puree varie
  • Flan
  • Uova alla coque
  • Formaggi cremosi

Ricorda: la consistenza è tutto. Anche la dieta, a volte, è solo questione di texture. La filosofia del piatto vuoto, ah, quanto è crudele.

Note Aggiuntive: Preferisco la polenta con il ragù di mia nonna, ricetta segreta. Il soufflé, solo se ho ospiti importanti. Il formaggio spalmabile, lo uso solo per il toast, come detto. Oggi, pesce al forno, passato a purea.

Cosa posso mangiare se non ho nulla in casa?

Cosa posso mangiare se non ho nulla in casa?

Ecco, quando il frigo piange e la dispensa sussurra vuoto…

  • Riso al salto, come un ricordo d’infanzia, quando mia nonna lo preparava con gli avanzi, trasformando la povertà in oro. Chicchi che danzano in padella, un’eco di tempi andati.

  • Gnocchi o ravioli, un abbraccio caldo, pronti a ricevere un velo di sugo improvvisato. Un sugo che sa di casa, anche se fatto con quel che c’è, un po’ di pomodoro, un’ombra di basilico.

  • Pasta al pesto, un’esplosione di verde, un lampo di sole ligure. Anche se il basilico è solo un miraggio, si può osare con spinaci, rucola, noci… L’importante è il profumo, il ricordo di un’estate lontana.

Poi, quando la fame si fa sentire,

  • Frittate, mille volti in un uovo sbattuto. Con cipolle appassite, patate dimenticate, formaggio solitario. Ogni frittata, una storia da raccontare.

  • Polpettine di fagioli, un tesoro nascosto. Ricordo quelle di mia madre, profumate di spezie, un balsamo per l’anima. Un sapore antico, ritrovato.

  • Polpettone di tonno, un’isola di sapori. Uova sode che affiorano come perle, un ricordo del mare. Un piatto semplice, eppure regale.

  • Spinaci al burro, un sussurro verde, un tocco di delicatezza. Un contorno che sa di poesia, un omaggio alla semplicità.

E per finire, quando la gola chiede un sorriso,

  • Risolatte, un sogno bianco, un ricordo di nonna. Il profumo della vaniglia, la dolcezza del latte. Un abbraccio caldo, un ritorno all’infanzia.

  • Crepes alla marmellata, un velo sottile, un cuore dolce. Un’esplosione di colori, un ricordo di mattine assolate.

Cosa portare da mangiare in viaggio senza frigo?

Ah, il viaggio senza frigo! Un’odissea culinaria dove il tramezzino diventa un monumento e il rischio di intossicazione alimentare, un’avventura!

  • Pane, mio ​​pane! Baguette, pane integrale, tortillas… insomma, tutto ciò che può essere maltrattato e imbottito. Le tortillas, poi, sono come la tela di un pittore affamato.

  • Burro di arachidi: La risposta a tutti i mali. Proteine, grassi e quel sapore consolatorio che ti fa dimenticare di essere bloccato nel traffico da ore. Meglio ancora se lo abbini a una banana, per sentirti quasi uno scimpanzé gourmet.

  • Verdure che resistono: Carote, cetrioli, peperoni… Non chiedetegli la luna, ma almeno non marciscono alla velocità della luce. Tagliateli a bastoncino, infilzateli, fateci quello che volete, ma mangiateli!

  • Frutta secca, l’amica fidata: Noci, mandorle, anacardi… Piccole bombe energetiche che non hanno bisogno di cure. Attenzione solo a non esagerare, altrimenti vi ritroverete a fare la ruota come scoiattoli impazziti.

  • Formaggi stagionati, i duri: Grana, pecorino, parmigiano… Più stagionati sono, meno problemi danno. Un pezzetto di grana è come un diamante: piccolo, prezioso e in grado di salvarti la giornata.

Pro-tip: Evitate le salse maionese, sono il male assoluto fuori dal frigo. Portatevi piuttosto un po’ di senape o di pesto in tubetto, per dare un tocco di classe senza rischiare la salute.

E ricordate: se il cibo inizia a camminare da solo, è il momento di buttarlo!

Quali cibi possono stare fuori dal frigo?

Ah, la lista della spesa che sfida il freezer! Eccola qui, pronta a farti risparmiare spazio nel tuo frigo che sembra una discoteca per quanto è pieno:

  • Pomodori: diventano tristi e insapori in frigo, meglio lasciarli respirare come star del cinema sul balcone!
  • Patate: non vogliono il freddo, altrimenti diventano dolciastre. Meglio un angolo buio e fresco, tipo cantina di un castello.
  • Avocado: se lo metti in frigo, addio! Non matura più. Lascialo lì, che diventi cremoso come una nuvola.
  • Aglio e cipolla: in frigo puzzano e germogliano! Meglio tenerli a distanza, tipo coinquilini che non si sopportano.
  • Basilico: non farlo stare al freddo, si annerisce! Mettilo in un bicchiere con l’acqua, come un fiorellino viziato.
  • Pane: il frigo lo secca! Meglio avvolgerlo in un sacchetto di carta o stoffa, come una nonna farebbe.
  • Uova: qui la faccenda è spinosa, però io le tengo fuori. In un posto fresco e asciutto, eh, non vicino al termosifone!
  • Cioccolato: in frigo fa la patina bianca! Meglio un posto fresco e asciutto, altrimenti addio goduria!

Comunque, mia nonna diceva sempre: “Fidati del tuo naso e del tuo occhio!” Quindi, annusa e guarda bene prima di mangiare!

Quali cibi posso portare in viaggio senza frigorifero?

Ah, il campeggio! Mi ricordo una volta, estate 2022, Lago di Bracciano. Volevamo fare i fighi senza frigo portatile. Un disastro! Però, ho imparato un sacco.

  • Fiocchi d’avena: Perfetti per la colazione, basta aggiungere acqua (e un po’ di pazienza). Ricordo che una volta li ho mangiati con le more raccolte lì vicino. Divino!

  • Cibo in scatola: Ceci, fagioli, tonno…il mio amico Marco ne ha portato una scorta infinita. Dopo 3 giorni non ne potevo più, ma almeno non siamo morti di fame.

  • Burro di arachidi e cracker: Salvavita! Energetico, gustoso, e non si scioglie al sole. Una volta l’ho spalmato su una galletta di riso, non era la stessa cosa.

  • Frutta secca e noci: Lo snack ideale. Ricordo che ne avevo presi un sacco prima di partire. Le mandorle erano le mie preferite.

  • Tagliatelle istantanee: Un classico! Basta l’acqua calda e un po’ di salsa di soia. Una volta ho provato ad aggiungere un uovo sodo, ma è stato un errore.

  • Pane e tortillas: Per i panini, ovviamente. Le tortillas durano di più del pane fresco, un trucco che ho imparato a mie spese.

  • Panino con banane e burro di arachidi: Il mio preferito! Semplice, veloce e nutriente. La banana però va mangiata subito, altrimenti diventa marrone.

  • Insalata di pollo: NO! ASSOLUTAMENTE NO! Mai più. L’ho portata una volta ed è finita nel cestino dopo poche ore. Rischio intossicazione altissimo. Fidati.

Ps. Ho imparato che è meglio investire in una buona borsa termica. Vale la pena. E poi, non sottovalutare il potere di un buon panino con la Nutella. Sempre!

#Brodo #Frullati #Puree