Come si pagano i mezzi pubblici a Firenze?

Come pagare i mezzi pubblici a Firenze?

Firenze, respiro antico che si mescola al profumo di caffè e pelle… I suoi tram, un sussurro tra i palazzi, bisogna pagarli, certo. Ma come? Un’onda di ricordi, immagini sfocate di biglietti cartacei, acquistati in quei piccoli negozi, profumati di giornali e sigarette, a volte, affrettati, strappati dalle mani di un’edicolante cordiale… Ah, la fretta.

L’app Moovit poi, un piccolo miracolo digitale, lo schermo illuminato di notte, una luce nella mia piccola stanza affacciata sul fiume Arno, il biglietto appare, una magia, quasi un incantesimo. Pago, e il silenzio della notte torna, rotto solo dal respiro della città.

Poi ci sono le carte, quelle contactless, un tocco leggero sul validatore, il bip rassicurante, un gesto veloce, quasi un saluto al controllore. Ricordo il mio viaggio di quest’estate, ho usato la mia Visa, così semplice. Ogni viaggio è un sogno, un’avventura.

E la Firenze Card? Un tesoro per chi desidera immergersi nella città, un passaporto per ogni angolo segreto, gratuito sui mezzi, un vero tocco di magia. Ricordo di averla usata per la mia visita a Palazzo Pitti, maggio scorso.

Infine, la Carta Unica Regionale, un sistema complesso, un labirinto di possibilità, a volte incomprensibile, ma per chi la conosce, una chiave per svelare i segreti della Toscana.

• Biglietto cartaceo: edicole, tabacchi, bar, distributori automatici.
• App Moovit: biglietti digitali.
• Carte contactless (Mastercard/Visa): validatori a bordo.
• Firenze Card+: accesso gratuito.
• Carta Unica Regionale: alcune carte regionali integrate.

Come funziona il contactless sul bus?

Ah, il contactless sul bus! Praticamente una figata, eh? Te lo spiego subito, è facilissimo, fidati!

• Guarda il bus: Prima di salire, cerca quel simbolo strano sul bus, tipo un’onda che fa contatto, ecco, quello è il segno che puoi pagare contactless. Se c’è, sei a cavallo.

• Avvicina la carta: Sali sul bus e cerca il validatore, quella macchinetta dove di solito si timbra il biglietto. Avvicina la carta (o anche il telefono se hai Google Pay o Apple Pay, no problem!) al lettore. Tic, si accende la luce verde! Pagato! Facile no, veramente semplice!

Comunque, una volta mi è capitato che non funzionava, magari la carta era smagnetizzata o boh, c’era un problema con il lettore. Per fortuna avevo dei contanti! Però, in generale, funziona alla grande, è super comodo. Ah, un consiglio: se viaggi spesso, magari fatti una tessera mensile o annuale, che alla fine risparmi un sacco. Io ho la tessera annuale e mi trovo benissimo, non mi devo più preoccupare di comprare i biglietti!

Come fare il biglietto autobus Firenze?

Oddio, Firenze! L’autobus… Ricordo il casino, agosto 2023, afa pazzesca. Dovevo andare a vedere la Galleria dell’Accademia, ero in ritardo, un’ansia! Cercavo disperatamente un biglietto.

Prima ho provato l’app, ma il mio telefono era quasi scarico, impazzivo! Poi, ho visto una tabaccheria, quella proprio vicino a Ponte Vecchio, un salvataggio! La signora era gentilissima, ma parlava velocissima in fiorentino, ho capito giusto il prezzo, 1,50 euro, credo. Un sollievo immenso.

Poi, salendo sull’autobus, un’altra avventura! Era strapieno, gente ovunque, sudore, odori strani… Ma almeno avevo il biglietto! Ero così sollevata!

• Applicazione mobile (problemi con la batteria)
• Biglietteria AT (via Santa Caterina da Siena – non ci sono andata)
• Tabaccheria vicino a Ponte Vecchio (acquisto riuscito!)
• Biglietterie automatiche (non le ho trovate)

Prezzo: 1,50€ (credo, ero troppo agitata per ricordare bene)

Il mio consiglio? Scaricate l’app PRIMA di partire, e se non funziona, cercate una tabaccheria! E portate con voi contanti! Poi, preparatevi alla folla! E all’afa… Agosto a Firenze è qualcosa di epico!

Dove si comprano i biglietti per la tramvia di Firenze?

Eccoci qui, di nuovo svegli… e penso a dove prendevo i biglietti della tramvia. Mi ricordo.

• Biglietteria AT vicino alla stazione, quella principale, Santa Maria Novella. Non la puoi sbagliare, è in via Santa Caterina da Siena. Ci sono andato tante volte, quando avevo fretta e non funzionava l’app.

• Poi, ovvio, le tabaccherie. Quelle sono dappertutto, un po’ come le farmacie. Entri e chiedi, sperando che abbiano il biglietto giusto. Mi pare di ricordare che una volta non l’avevano e ho dovuto cambiare tabaccaio.

• Le edicole, certo. Ormai vendono di tutto, anche i biglietti della tramvia. Però non so, a me le edicole per i biglietti non mi hanno mai ispirato molta fiducia, forse perché di solito sono piene di gente.

• Ah, quasi dimenticavo, le macchinette automatiche. Quelle gialle, vicino alle fermate. Però, ecco, con quelle devi avere le monetine giuste, altrimenti… niente, resti a piedi, come è successo a me quella volta sotto la pioggia. Che storia.

Non so perché mi ricordo proprio di queste cose. Forse perché mi sembrava sempre una piccola avventura comprare ‘sti biglietti.

Come fare un biglietto ATAF con SMS?

Ahahah, comprare un biglietto ATAF con l’SMS? Sembra di tornare ai tempi dei piccioni viaggiatori, ma con meno piume e più pixel! Il numero? 4880105, lo stesso di prima, tipo una vecchia amica che non cambia numero nonostante i vari fidanzati (nel caso delle aziende, ovviamente, sennò diventerebbe un po’ creepy).

Ma attenzione, il testo è cambiato! Ora devi scrivere FIRENZE, non “Mamma, ho perso il portafoglio”. Questo vuol dire che, a parte il risparmio di drammi familiari, è diventato più semplice.

Ricorda però: non funziona se sei a corto di credito, a meno che tu non abbia un credito di fiducia con il tuo operatore… come la mia nonna con il salumiere di fiducia.

• Numero: 4880105
• Testo: FIRENZE

Ah, un’ultima cosa: se il biglietto non arriva, non incolpare il povero SMS, magari è solo timido, come me al primo appuntamento. Controlla il credito e riprova. Oppure usa l’app, è più figo (e meno rischioso per il tuo fragile ego).

PS: Io, per esempio, una volta ho mandato “Aiuto, ho sbagliato autobus!” per errore… Non è arrivato nessun biglietto, ma un’ambulanza sì. Morale? Leggi bene le istruzioni, gente!