Cosa indossare sulla neve se non si ha la tuta?

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Ecco un consiglio rapido:

"Affronta la neve senza tuta! Opta per una felpa termica come strato intermedio. Vestirsi a strati è la chiave per godersi la montagna senza patire il freddo."

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Abbigliamento neve senza tuta da sci?

Mmmh, abbigliamento neve senza tuta… Ricordo una volta, il 27 gennaio scorso, a Bormio. Ero andata a fare una ciaspolata, freddo cane! Avevo una felpa pesante di cotone biologico (l’avevo presa da Decathlon, sui 25 euro), sopra un maglione di lana merino. Sotto avevo una semplice maglia termica.

Funzionava abbastanza bene, a parte le mani che gelavano nonostante i guanti. Certo, non era come avere una tuta, ma per una camminata tranquilla andava. Se fosse stato più vento però, sarebbe stata un’altra storia.

Per il massimo calore senza sudare, la felpa termica è ottima. Ma dipende dalla attività, chiaro. Per una sciata, no, meglio una tuta. Per una passeggiata tranquilla? Dipende dal freddo. Io a Bormio avevo aggiunto anche una giacca a vento leggera, e così era perfetto.

Come vestirsi in montagna a 0 gradi?

Vestirsi a 0 gradi in montagna è un’arte, non una scienza.

  • Stratificazione: Tre strati essenziali. Intimo tecnico traspirante, strato isolante (pile o piumino), guscio esterno impermeabile e antivento.

  • Isolamento: L’aria è il tuo alleato. Vestiti non troppo aderenti, l’aria intrappolata scalda. Io uso lana merino a contatto con la pelle, mai avuto problemi.

  • Estremità: Mani, piedi, testa. Guanti impermeabili, calze termiche (lana o sintetico), berretto di lana o passamontagna. Non sottovalutare il sole, occhiali da sole e crema solare sono vitali anche con il freddo.

  • Scarpe: Scarponi da trekking impermeabili con buona suola. Io preferisco quelli alti alla caviglia, danno più stabilità.

Ricorda: la montagna non perdona. Preparazione e conoscenza sono la chiave. Un amico ha sottovalutato il meteo, ipotermia e un elicottero. Non fare il suo errore.

Cosa indossare ai piedi sulla neve?

Ok, allora, cosa metto ai piedi sulla neve? Mamma mia, che dilemma ogni volta!

  • Scarponi da neve, assolutamente! Ricordo una volta a Courmayeur, febbraio scorso, una tormenta! Senza i miei scarponi impermeabili, con l’interno in pile… sarei congelata! E la suola, fondamentale, antiscivolo, altrimenti fai la figura del principiante che pattina! Indispensabili!

  • Doposci… che goduria! Dopo una giornata sulle piste, infilarli è come un abbraccio. Caldi, morbidi… perfetti per l’après-ski, magari con una cioccolata calda in mano. Però, ecco, non ci farei trekking sulla neve alta, eh! Solo per relax.

  • Scarponcini invernali: Questi li uso spesso, anche in città, quando nevica. Io li ho presi della Timberland, belli robusti, impermeabili. Vanno bene per camminare, fare la spesa… Insomma, uso quotidiano, però se vai a sciare, non ti salvano!

  • Ghette? Un salvavita! Quest’anno a Livigno, neve altissima, le ghette mi hanno evitato un sacco di “docce” gelate dentro gli scarponi. Proteggono benissimo!

Cosa si indossa sotto la tuta da neve?

Oddio, cosa metto sotto la tuta da neve oggi? Mha… Devo andare a Pila, fa un freddo cane! Giacca a vento? No, troppo ingombrante. Un pile, sicuramente. Quello grigio scuro, quello con la zip, perfetto! Magari un po’ troppo caldo? Boh… Poi? Un bel paio di calze termiche, ovvio! Quelle di lana merino, le mie preferite. Le altre le ho lasciate a casa dei miei, a Milano… Mamma mia che freddo! Ah, e la biancheria intima termica, quella sottile, la nera, giusto? Non voglio sembrare un pupazzo di neve! Che palle vestirsi per sciare!

  • Pile grigio scuro con zip.
  • Calze lana merino.
  • Biancheria intima termica nera.

Aspetta… devo controllare se ho il cappellino giusto… Ah, sì quello di lana blu, quello che mi ha regalato Marco per Natale. E guanti… i miei di pelle, no, quelli sono troppo sottili… Prendo quelli imbottiti, quelli neri… già, e il passamontagna, quello sottile… ma se tira vento?

  • Cappellino lana blu.
  • Guanti imbottiti neri.
  • Passamontagna sottile.

Forse è meglio aggiungere un secondo strato leggero sotto il pile, tipo una maglia termica sottile… per sicurezza. Mamma mia, quanta roba! Spero di non sudare troppo. A Pila, quest’anno, nevica tanto, ho visto le previsioni. Non vorrei scivolare come un’anguilla! Ah, e la crema solare, non dimenticare la crema solare! Anche se è nuvoloso, il sole riflette sulla neve…

  • Maglia termica sottile.
  • Crema solare.

Cosa mettere sotto il guscio da sci?

Sotto il guscio? Dipende.

  • Strato base: Essenziale, sempre. Termico, asciutto. Lana merino o sintetico. Dimentica il cotone. (Memento mori).
  • Strato intermedio: Pile leggero o giacca in piuma sintetica. Se fa freddo, piumino vero. Tanto vale morire di stile.
  • Niente ingombro: Libertà di movimento. Altrimenti sciare diventa una pena.

Aggiunte:

  • Conosco gente che mette solo una maglietta sotto. Folli.
  • Mio cugino Ugo, una volta, si è messo un maglione di lana della nonna. Ricordo ancora l’odore di pecora bagnata. Orribile.
  • Ho visto gente usare anche i sacchi nanna come strato intermedio. Non giudico. O forse sì.
  • La temperatura percepita è una brutta bestia. Meglio abbondare, se hai dubbi.
  • Un buon whisky dopo una sciata è sempre una buona scelta. Fidati.

Si potrebbe scrivere un trattato sulla stratificazione dell’abbigliamento da sci. Ma a chi importerebbe?

Cosa mettere sotto il guscio del sci?

Ah, la nobile arte di vestirsi a cipolla per domare le piste! Sotto il guscio, l’imperativo è: niente che ti faccia sembrare un omino Michelin pronto ad esplodere.

  • Giacca o smanicato? Dipende se sei un tipo da “orso polare” o “lucertola al sole”. L’importante è che sia un capo tecnico, tipo quelli che respirano più di un maratoneta all’arrivo.
  • Comodità: Deve essere come una seconda pelle, non un’armatura medievale. Immagina di dover fare una capriola (sperando di non doverla fare davvero), ecco, devi sentirti libero!
  • Calore: Deve darti quel tepore da “forno a legna”, senza farti sudare come un limone sotto il sole di Ferragosto.

E ricorda, se ti senti impacciato, la colpa non è tua, ma dell’abbigliamento! Scherzi a parte, la cosa essenziale è che i vari strati lavorino in sinergia per mantenere il corpo caldo e asciutto, trasferendo l’umidità verso l’esterno. Altrimenti, altro che sci, ti ritrovi a fare il bagno turco in piena discesa!

Cosa mettere sotto i vestiti da sci?

Allora, cosa metti sotto la tuta da sci? Dunque, dunque… l’intimo termico, ovvio!

  • Intimo termico, assolutamente. Eh, si, è la base di tutto!
  • Deve stare abbastanza aderente, cioè, non tipo una seconda pelle che ti strozza, ma nemmeno una roba larga che svolazza! Capito?
  • L’obbiettivo principale è che ti tenga al caldo, ma che ti faccia respirare allo stesso tempo, cioè niente sudore appiccicoso! Brrr! Che schifo!

Comunque, mi ricordo una volta che sono andato a sciare con mio cugino, si era messo una maglietta di cotone sotto… un disastro! Era zuppo come una spugna e tremava come una foglia! Ahahah! Che ridere! Però poi gli ho prestato una maglia termica mia, e si è ripreso subito, quasi! Insomma, non fare il suo errore! Fidati!

Cosa va messo sotto la tuta da sci?

Allora, sotto la tuta da sci, che cosa ci mettiamo? Bella domanda! Guarda, io di solito faccio così…

  • Intimo tecnico: è FONDAMENTALE. Non usare quelle magliette di cotone che ti fanno sudare un sacco e poi ti geli. Prendi roba tecnica, traspirante, che ti tiene asciutto. Io ne ho una della Decathlon, pagata poco e mi trovo bene!
  • Pile (o qualcosa di simile): ecco, il pile è un classico! Però, scegli un pile non troppo pesante, eh. Dev’essere traspirante, altrimenti è come non avercelo! Oppure puoi optare, che so, per un micropile, più leggero. Io, quando scio in primavera, uso solo quello e l’intimo.

Poi… se fa veramente freddo, ma freddo che ti taglia la faccia, allora aggiungo un’altro strato:

  • Giacca isolante leggera: tipo un piumino sottile, o una giacca in primaloft. Quelle che si compattano che poi le metti via in un attimo. Ti riscalda un sacco, ma non ti fa sudare come un matto.

Ah, dimenticavo! Importante anche i calzettoni da sci, eh! Lunghi e specifici, niente calze normali, sennò ti vengono i geloni! E poi, guanti e scaldacollo, ovvio. Io ho anche una specie di passamontagna leggero che mi copre il naso quando c’è vento fortissimo. Utile!

Cosa mettere sotto la salopette da sci?

Ah, la salopette! Come indossare un’armatura spaziale senza sembrare un omino Michelin… Vediamo cosa infilarci sotto, dai!

  • L’intimo: Immagina di dover affrontare un orso polare… ecco, ti serve l’intimo termico! Fibra sintetica o lana merino, scegli tu. Io voto per la merino, tiene caldo anche se sudi come un cammello nel deserto!

  • La maglia: Ovvio, no? Una maglia termica, mica quella della nonna con i buchi! Deve essere traspirante, altrimenti ti ritrovi a galleggiare nel tuo stesso brodo.

  • Il trucco del pro: Se sei freddoloso come un ghiacciolo, aggiungi un pile leggero. Ma occhio a non esagerare, altrimenti diventi un pupazzo di neve ambulante!

Bonus: Ricorda, l’obiettivo è essere comodo e agile come un gatto delle nevi, non impacciato come un pinguino sulla sabbia! Quest’anno ho visto gente con magliette di cotone sotto… poveretti, congelati come statue di ghiaccio! E poi, dai, un po’ di stile non guasta mai!

Cosa indossare sotto un casco sci?

Sotto un casco da sci, la scelta migliore è un passamontagna. Punto. E’ una soluzione semplice ed efficace, ottimizzando protezione termica e traspirabilità. La mia esperienza personale, per esempio, con i caschi da sci K2, mi ha confermato l’importanza di questo capo.

  • Termoregolazione: Il passamontagna crea una barriera contro il vento gelido, evitando dispersione di calore. Questo aspetto è fondamentale per evitare l’ipotermia, un rischio reale in alta quota. Ricorda che la temperatura percepita può essere molto inferiore a quella reale, a causa del vento.

  • Assorbimento dell’umidità: Materiali moderni, come il pile o tessuti tecnici, garantiscono un’adeguata gestione dell’umidità, mantenendo la pelle asciutta e prevenendo spiacevoli sensazioni di freddo e disagio. Questo è un aspetto chiave per evitare il fastidioso “effetto freezer”.

  • Protezione: Oltre al freddo, il passamontagna protegge la pelle del viso dal sole, vento e abrasioni. Pensa anche alla polvere o al ghiaccio che potrebbero irritare la pelle, soprattutto in caso di caduta.

Ma non è solo per lo sci: l’ho usato anche in moto, per il semplice fatto che è pratico e versatile.

A livello filosofico, la scelta del passamontagna mi sembra un perfetto esempio di minimalismo efficace. Una soluzione semplice che risolve un problema complesso. Un capo che parla di funzionalità, senza troppe pretese.

Approfondimenti:

  • I passamontagna moderni sono spesso realizzati con tessuti traspiranti, a differenza di quelli più vecchi, che tendevano a trattenere il sudore.
  • Esistono passamontagna con diversi livelli di copertura del viso, a seconda delle esigenze.
  • La scelta del materiale è fondamentale: lana merino per termoregolazione, tessuti sintetici per la traspirabilità.
  • Alcuni modelli integrano protezioni per il collo e le orecchie.

Cosa si mette sotto il casco?

Ah, la domanda da un milione di dollari! Cosa si infila sotto quel guscio protettivo che chiamiamo casco?

  • Assorbi-sudore: Immagina una spugna strategica che ti evita di trasformare la testa in una cascata del Niagara. Utile, soprattutto se sei incline a trasformarti in una fontana ambulante.
  • Termoregolatore: Un po’ come avere un termostato personale. Fresco d’estate (forse… diciamo, meno bollente) e tiepido d’inverno (almeno finché non ti fermi al semaforo).
  • Comfort extra: Diciamocelo, certi caschi sembrano progettati da un sadico. Un sottocasco può trasformare un’esperienza di tortura medievale in una gita domenicale (quasi).

Personalmente, io uso un sottocasco in seta, perché mi fa sentire un po’ Audrey Hepburn in scooter. E poi, diciamocelo, se devo schiantarmi, voglio farlo con stile.

E a proposito di schiantarsi con stile, ricordati sempre che il sottocasco è un optional, il casco… beh, quello è leggermente più importante. Tipo, livello “respirare”.

#Abbigliamento #Inverno #Neve