Cosa portare quando si va a cena a casa di qualcuno?
"Vino, immancabile classico. Un bianco fresco, bollicine vivaci o rosso robusto. In alternativa, una pianta ornamentale. O, per i più letterari, un buon libro."
Cosa regalare e cosa portare a cena quando si è invitati a casa?
Sai, a cena da amici, ho sempre un dilemma! Ricordo quella volta a casa di Marta, a Milano il 15 maggio scorso. Avevo portato un prosecco, costava una ventina di euro, ma lei aveva già tutto! Un po’ imbarazzante.
Un’altra volta, ho optato per una pianta. Una piccola orchidea, carina, ma forse un po’ banale? Non so.
Forse un libro è un’idea più originale. Dipende dai gusti dei tuoi amici, ovviamente. Penso che una cosa fatta col cuore, anche piccola, è sempre apprezzata più di un regalo costoso e impersonale.
Domande e Risposte (per motori di ricerca):
- Cosa regalare a una cena? Vino, pianta, libro.
- Cosa portare a una cena tra amici? Regalo utile o simbolico, dipendendo dai gusti degli amici.
Cosa portare quando si va a cena da qualcuno?
Vino. Rosso profondo come il tramonto su un mare d’inverno. O bollicine, allegre come risate sotto un cielo stellato. Un gesto semplice, un’offerta di condivisione. Ricordo ancora il profumo del Barolo che portai a casa di Silvia, anni fa, in una sera di novembre. Le foglie secche danzavano nel vento fuori, dentro il calore delle voci e il tintinnio dei bicchieri.
Una pianta. Verde vibrante, una promessa di vita che sboccia. Un piccolo albero di limoni, come quello che regalai a Marco per la sua nuova casa. Un pensiero che cresce, che mette radici, come l’amicizia. Il profumo dei fiori d’arancio sul mio balcone mi ricorda quel giorno.
Un libro. Pagine da sfogliare, mondi da esplorare. L’odore della carta, l’inchiostro che racconta storie. Regalai a Elena “Cent’anni di solitudine” di Márquez. Lei lo lesse in una settimana, e poi ne parlammo per mesi. Ancora oggi, quando rileggo quel libro, ripenso alle nostre conversazioni, al profumo del caffè che bevevamo insieme.
- Vino: Un classico intramontabile. Rosso, bianco o bollicine, l’importante è la qualità.
- Pianta: Un tocco di verde, un regalo che dura nel tempo.
- Libro: Un’occasione per condividere passioni e pensieri.
Quest’anno ho scoperto una piccola enoteca vicino casa mia, gestita da un signore anziano con la passione per i vini naturali. Penso che prenderò una bottiglia di Aglianico del Vulture per la cena di sabato da Luca. Ho visto che ha anche delle bellissime orchidee, forse ne prenderò una bianca, il suo colore preferito.
Cosa portare a cena quando si è invitati?
Cavolo, l’altro giorno, cena da Francesca e Marco. Che ansia! Non sapevo cosa portare. Alla fine, una bottiglia di Gewürztraminer, quello alsaziano che piace tanto a Francesca, preso in quell’enoteca vicino al lavoro, sai, quella con l’insegna verde. Pensavo, magari portano un rosso, con il Gewürztraminer siamo a posto per l’aperitivo, no?
E poi… un vassoio di pasticcini mignon. Preso alla pasticceria “Dolcezze di Sicilia” in via Garibaldi. Roba fresca, eh! Cannoli, cassatine, una delizia. Se avanzano, se li mangiano il giorno dopo, pensavo. Meno male che ho fatto così, perché hanno servito arrosto e patate. Niente dolce. I miei pasticcini hanno salvato la situazione. Marco mi ha pure fatto i complimenti. Che soddisfazione!
- Vino: Gewürztraminer alsaziano, perfetto per l’aperitivo.
- Dolce: pasticcini mignon assortiti, ideale se non previsto dal menù.
In alternativa, visto che era estate, avrei potuto portare anche una bella macedonia di frutta fresca con menta e lime. Oppure, se avessi saputo che facevano l’arrosto, un contorno sfizioso, tipo melanzane alla parmigiana. Ma senza sapere il menù, meglio qualcosa che non interferisca. Francesca è pure vegetariana, quindi meglio evitare piatti a base di carne o pesce. Un’altra volta ho portato una torta salata con verdure e ricotta, è piaciuta molto. Comunque, meglio sempre chiedere all’ospite se ha preferenze o esigenze particolari.
Cosa portare come dono a chi ti ospita?
Uff, cosa porto? Allora…
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Fatto a mano: Magari un segnalibro strano che ho fatto l’altro giorno? Non so, forse è troppo poco? Ho anche dipinto una tazza…forse quella è meglio.
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Arte dal “mio” Paese? Ma io sono italiana! Forse una stampa di Escher che ho comprato ad Amsterdam vale? Boh.
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Simbolo: Un portachiavi con il Colosseo? Ce l’ho da quando sono andata a Roma con la scuola media… mamma mia quanto tempo fa!
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Vestiti? No, troppo personale! A meno che non trovi una sciarpa particolare… tipo quella che ho preso al mercatino vintage.
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Cibo: Biscotti fatti in casa, sempre un classico! Forse i brutti ma buoni che mi vengono benissimo?
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Calendario: Mmm, ho quello di Bologna che mi hanno regalato… potrebbe essere carino, no? Un’alternativa potrebbe essere il liquore al limoncello. L’ho fatto fare ad un amico che ha un agriturismo.
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