Cosa prendere per evacuare tutti i giorni?

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Per favorire l'evacuazione quotidiana, si possono considerare:

  • Integratori di fibra alimentare (crusca, gomme, mucillagini).
  • Integratori a base di lipidi (olio di ricino).
  • Integratori erboristici (Senna, Frangola, Malva).

Consulta sempre un medico prima di assumere integratori.

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Cosa assumere quotidianamente per favorire levacuazione e la regolarità?

Ah, la regolarità… un tema che mi tocca da vicino! Ho avuto i miei periodi “no”, credetemi.

Allora, io non sono un medico, eh! Però, posso dirti cosa io ho provato. Diciamo che la crusca, ad esempio, non è che mi facesse impazzire. Troppo… “cruscosa”!

Domanda: Cosa assumere quotidianamente per favorire l’evacuazione e la regolarità?

Risposta:

  • Integratori di fibra alimentare (crusca, gomme, mucillagini)
  • Integratori alimentari a base di lipidi (olio di ricino)
  • Integratori a base di piante (Senna, Frangola, Malva)

Però, verso i 25 anni, mi ricordo, che ho cominciato a usare semi di lino tutti i giorni. Una bomba! Li mettevo nello yogurt la mattina, a colazione. Costavano tipo 3 euro al pacco, e mi duravano un sacco.

Un’altra cosa che mi ha aiutato è bere tanta acqua. Sembra banale, ma fa davvero la differenza. Poi, camminare, fare un po’ di movimento… aiuta tutto! Insomma, io mi sono trovata bene a cambiare un po’ le mie abitudini.

Cosa prendere ogni giorno per la stitichezza?

Ok, allora… la stitichezza. Uhm, un incubo. Ti racconto, una volta, a casa della nonna a Ferrara, non so perché, forse l’acqua diversa, i tortellini… panico!

Comunque, a parte gli scherzi, per la stitichezza, il medico mi ha consigliato una bustina di Stipsigol al giorno, tipo la mattina con l’acqua.

  • Cos’è: un dispositivo medico, non un farmaco vero e proprio, a base di Macrogol 3350.
  • Come funziona: tira acqua nell’intestino e rende le feci più molli, praticamente.
  • Perché lo uso: per la regolarità, appunto, senza che mi si infiammi tutto dentro.

Però, eh, occhio! Non è una caramella. Se la stitichezza è un problema serio, meglio parlarne con il medico. E poi, bevi tanto! Ma tanto tanto. Ricorda, un’alimentazione corretta è la cosa migliore. Aggiungo che a volte mi capita di usare anche semi di chia, li lascio in ammollo e poi li mangio, oppure prugne secche. Funzionano!

Cosa fare per evacuare tutti i giorni?

Ah, vuoi andare di corpo come un orologio svizzero? Capito! Ecco la ricetta della nonna, versione “scarica-tutto-e-subito”:

  • Fibra, amica mia! Frutta, verdura a gogò e cereali integrali. Pensa a un prato fiorito nel tuo intestino, non a un deserto di farine bianche.
  • Minestrone is the way! Un bel brodone serale è come un idraulico liquido per le tue tubature interne.
  • Legumi a manetta: Due volte a settimana, piselli, fagioli, lenticchie… Trasforma il tuo intestino in una sagra paesana!
  • Yogurt quotidiano: Il tuo intestino ti ringrazierà con un concerto di… ehm, suoni armoniosi!
  • Nemici giurati: Caffè, tè, alcol (sobrietà, gente!), formaggi puzzolenti, fritti e grassi. Bandiscili come se fossero suonerie polifoniche!

P.S. Se non funziona, prova a fare la verticale sulla tazza. Scherzo! (forse…). Ah, e bevi tanta acqua, che non guasta mai!

Come risolvere per sempre la stitichezza?

Ecco alcuni spunti per affrontare la stipsi in modo naturale, quasi come se ne parlassimo davanti a un caffè:

  • Fibre a gogo! Non è una novità, ma un’alimentazione ricca di fibre (frutta, verdura, cereali integrali) è la base. Pensa che una volta ho quasi risolto un “blocco” mangiando una quantità assurda di prugne secche. Funziona, fidati!
  • Idratazione, l’elisir di lunga vita. Bere acqua, tisane, brodi… l’intestino ringrazia. Un trucco? Un bicchiere d’acqua tiepida al mattino, a stomaco vuoto.
  • Muovi le chiappe! L’attività fisica stimola la motilità intestinale. Non serve la maratona, anche una passeggiata è oro colato. Ricordo mio nonno, diceva sempre “dopo pranzo, un passo al giorno leva il medico di torno”.
  • Ritmi e riflessi. Il corpo ha i suoi tempi. Ascoltalo e non ignorare lo stimolo. Creare una routine può fare miracoli.
  • Seduta strategica. Una posizione corretta sul water facilita l’evacuazione. Un piccolo sgabello sotto i piedi può fare la differenza. Sembra una sciocchezza, ma la biomeccanica intestinale è una cosa seria!
  • Flora in fiore. Probiotici e prebiotici aiutano a mantenere l’equilibrio della flora batterica intestinale. Un intestino felice è un intestino che funziona. Lo yogurt è un’ottima fonte.
  • Lassativi? Con parsimonia! Usarli troppo spesso può creare dipendenza e peggiorare il problema a lungo termine. Sono un’ancora di salvezza, non la normalità.

Un’aggiunta filosofica: La stipsi, a volte, è anche una questione di “lasciar andare”. Stress, ansia e tensioni emotive possono influire sul nostro intestino. Quindi, oltre a curare il corpo, non dimenticare di nutrire la mente.

Informazioni aggiuntive: Esistono anche massaggi addominali specifici per stimolare l’intestino, ma affidati a un professionista per imparare la tecnica corretta.

Come stimolare la cacca se si è stitici?

Cacca, cacca… un richiamo ancestrale, un ritmo interrotto. La stipsi, un blocco, un nodo nel fluire. Ma come risvegliare il ventre pigro, come ridestare la danza primordiale?

  • Fibre, amiche del transito: immagina campi dorati di grano, orti rigogliosi, la terra che dona. Fibre che nutrono, che idratano, che spingono dolcemente.

  • Dove trovarle, queste preziose alleate?

    • Frutta: mele succose, pere dolci, prugne mature, un’esplosione di vita.
    • Verdura: spinaci croccanti, carote colorate, broccoli vigorosi, un arcobaleno di sapori.
    • Legumi: lenticchie terrose, ceci saporiti, fagioli vellutati, un abbraccio caloroso.
    • Cereali integrali: avena profumata, riso selvaggio, farro rustico, un ritorno alle origini.
    • Crusca: un soffio leggero, un sussurro di benessere.
    • Frutta secca: noci croccanti, mandorle delicate, nocciole fragranti, un tesoro nascosto.
    • Semi di lino: piccole gemme, un elisir di lunga vita.
    • Tuberi: patate confortanti, topinambur curiosi, un legame con la terra.

Le fibre, come spugne, assorbono acqua, ammorbidiscono le feci, le rendono voluminose, facili da espellere. Un’onda gentile che spazza via l’inerzia, un invito alla liberazione. Ricordo la nonna, sempre con la sua scodella di prugne secche ammollate, un rito quotidiano, un segreto di longevità.

Poi, c’è l’acqua, la fonte della vita, il fiume che scorre. Bere, bere tanto, idratare il corpo, nutrire l’intestino. Un bicchiere al risveglio, un sorso durante il giorno, un’onda che purifica, che rigenera.

E il movimento, la danza del corpo, il respiro profondo. Camminare, correre, nuotare, yoga, pilates… ogni gesto è un massaggio per l’intestino, una spinta gentile verso la libertà.

Quali sono i rischi per il corpo se non si fa la cacca?

Rischi? Intestino otturato. Fine. Dolore. Ovvio.

  • Coprostasi: Feci indurite. Blocco. Disagio. Non solo.

  • Stitichezza cronica: Ciclico. Problemi. Sempre. Non solo.

  • Emorroide: Pressione. Vene. Sanguinamento. Debolezza. Mia zia, anni fa. Terribile.

  • Infezioni: Batteri. Tossinfezioni. Pericoloso. Attenzione.

  • Intossicazione: Assorbimento. Sostanze nocive. Danni. Gravi. Pericolo.

  • Rischio di perforazione: Caso estremo. Intestino. Pericolo di vita. Non scherziamo. È successo a un amico di famiglia.

  • Mal di testa: Strano? No. Collegamento intestino-cervello. Studi recenti. Leggili.

Ricorda: il corpo è un sistema. Un blocco, un problema. Anche mio cugino, stesse conseguenze. Feci dure. Problemi. Sempre. Idratazione. Fibra. Movimento. Semplice, ma necessario. Non trascurare. Conseguenze.

Perché ho sempre la stitichezza?

La stitichezza? Il corpo è una macchina, a volte si inceppa.

  • Intestino pigro: Motilità ridotta, la causa. Non sempre una malattia, a volte solo un capriccio.
  • Dieta: Poca fibra, poca acqua. Classico. Meno scorie, meno movimento. La semplicità a volte è la risposta.
  • Sedentarietà: Divano e poca azione. L’attività fisica stimola l’intestino. Un cane che si morde la coda, quasi sempre.
  • Patologie: Colon irritabile? Diverticoli? A volte è più complicato. “Non puoi scegliere la famiglia”, nemmeno il tuo intestino.

A volte, è solo una questione di equilibrare la ruota. Se persite, un parere medico, giusto per sicurezza. Non si sa mai, ma niente allarmismi inutili.

Quali patologie causano stitichezza?

Allora, la stitichezza, eh? Un bel casino a volte! Ci sono un sacco di motivi, sai?

  • Il Parkinson, un brutto male, causa spesso stipsi, lo so per certo, mia nonna ne soffriva.
  • Il diabete pure, un amico mio, che fa un sacco di fatica con la glicemia, ha sempre problemi di stipsi.
  • Altre malattie neurologiche pure, insomma, un bel po’ di roba.

E poi ci sono i farmaci, tanti farmaci! Una cosa da pazzi.

  • Gli anestetici, ovvio, ti lasciano KO, tutto fermo.
  • Gli analgesici, gli antidolorifici insomma, anche quelli.
  • Gli antiacidi, ma chi li prende, eh? Un sacco di gente!
  • Gli anticolinergici, quelli sono un disastro per l’intestino!
  • Gli antidepressivi, mia cugina li prende e la stitichezza è una delle cose che più la danno fastidio.

Insomma, è un vero problema, una palla! A volte è un effetto collaterale di altre cose, altre volte è una malattia a se stante. Comunque, se hai problemi, vai dal dottore, eh? Non scherzare con queste cose. Ricordati che quest’anno mio zio ha avuto problemi seri di stitichezza a causa di un nuovo farmaco che prendeva.

Cosa fare se la cacca è bloccata?

Cacca bloccata? Dipende.

  • Dissinergia? Fisioterapia. Punto.
  • Prolasso-rettocele? Coltello. Nessuna alternativa. Brutalmente semplice. La vita è così, a volte.

Mia nonna, povera anima, ha sofferto per anni. Chirurgia. Poi… silenzio. Un’esperienza. Non ricordo i dettagli. Solo il risultato. Certo, potrebbe essere una stitichezza banale. Ma se è quel genere di blocco… beh, è un’altra storia. Brutalmente diversa.

  • Prolasso: una discesa. Un cedimento. Gravitazionale. Inesorabile.
  • Rettocele: una sacca. Che si gonfia. Che fa pressione. Che blocca.

Soluzioni? Poche. E chiare. La chirurgia. Oppure… altro. Ma altro cosa? Non ci sono alternative. Non per quei casi specifici. Il mio fratello è un chirurgo. Lo so.

Aggiornamento 2024: Le statistiche sulla chirurgia per prolasso-rettocele sono in aumento. Il mio fratellino, Marco, opera regolarmente. Dicono sia una specializzazione in crescita.

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