Quali sono i migliori lassativi che non fanno male?

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I lassativi più delicati sono quelli a base di fibra. Crusca, guar, karaya, psillio e glucomannano, assunti con abbondante acqua, favoriscono il transito intestinale in modo naturale, evitando effetti collaterali dannosi. Ricorda: l'assunzione prolungata di qualsiasi lassativo necessita di consulto medico.

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Migliori lassativi delicati: quali scegliere?

Oddio, lassativi delicati… Che casino! Ricordo che a marzo scorso, dopo un viaggio a Londra (dove, tra l’altro, ho speso una fortuna in tè!), ho avuto problemi intestinali. Terribili.

Avevo sentito parlare della crusca, ma non mi ricordo bene dove. L’ho presa, un pacco da 500g, credo, mi costò sui 7 euro al supermercato sotto casa. Beh, funzionò… un po’. Non è stato un effetto miracoloso, diciamo.

La gomma di guar? Mai provata. Mi fa un po’ impressione il nome, a dire il vero. Preferisco cose più… naturali. Ricordo invece che avevo letto di semi di psillio su un blog di una nutrizionista, a giugno forse? Sembravano promettenti.

Altri lassativi naturali? Be’, ricordo che mia nonna, poverina, giurava sull’acqua calda con limone al mattino. Non so quanto sia effettivamente efficace, ma lei, con i suoi 85 anni, giurava che faceva miracoli.

Insomma, un po’ di confusione regna sovrana nel mio cervello riguardo ai lassativi delicati. La scelta migliore? Dipende da persona a persona, credo! Io, ora, preferisco prevenire con una dieta ricca di fibre.

Quale lassativo non fa male?

  • Quale lassativo non fa male? Mmh, vediamo…

  • Lattulosio, sì, mi pare sia abbastanza delicato. Lo prendeva la nonna, mi sa…

  • E poi c’è il polietilenglicole (PEG). PEG, PEG, suona un po’ chimico, però dicono che vada bene. Ma non è che ti fa gonfiare come un pallone? Boh!

  • Sali di magnesio, quelli li usa mio cugino, mi pare. Dice che funzionano bene, però poi devi bere un sacco!

  • Mannite e sorbitolo… questi li conosco meno. Saranno come gli altri, no? Forse un po’ meno forti?

  • Ah, occhio! Tutti questi possono dare meteorismo e crampi. Che palle! Cioè, uno prende il lassativo per stare meglio e poi sta peggio? Ma dai!

  • Parlando di cose a caso… mi devo ricordare di comprare il pane! E di chiamare la parrucchiera.

  • Ma torniamo ai lassativi. Magari chiedi al farmacista, no? Lui ne sa di sicuro più di me. O al medico, ancora meglio!

Quale lassativo si può prendere sempre?

(voce bassa, quasi un sussurro)

Non so quale lassativo si possa prendere sempre. Mi sembra strano pensare a una cosa del genere, sai? Prendere medicine tutti i giorni…

  • Movicol… ecco, mi pare di averlo sentito nominare. Forse per la stitichezza, quella forte, quella che ti blocca davvero.
  • Dicevi che serve anche per il fecaloma. Brutta storia, immagino. Roba da dottori, da ospedale.
  • Mi ricordo la nonna… aveva sempre problemi. Forse prendeva qualcosa del genere, ma non ricordo bene. Non ne parlava mai.
  • Io, per fortuna, non ne ho mai avuto bisogno. Magari bere più acqua, mangiare più frutta… Funzionano, di solito.

(pausa, un sospiro)

Però, sai, se uno ne ha bisogno davvero, meglio chiedere a un medico. Non fidarsi troppo di quello che si legge in giro. Che poi… magari peggiora la situazione.

Qual è il migliore lassativo in commercio?

Amico, il “miglior” lassativo? È come chiedere qual è il miglior vino: dipende dal tuo palato, o meglio, dal tuo intestino! Scherzi a parte, ogni corpo è un mondo, un universo di microbi e movimenti peristaltici (che nome fantastico, eh?).

  • Lassativi stimolanti (Senna, Bisacodil, Cascara): Questi sono i “Rambo” dei lassativi. Agiscono in fretta, ma attenzione, possono darti dei crampi degni di un incontro di wrestling! Io, personalmente, li evito come la peste, preferisco un approccio più… diplomatico.

  • Lassativi emollienti (Docusato): Questi sono i “pacifisti”. Ammolliscono le cose con delicatezza, ma non aspettarti miracoli. Funzionano meglio come prevenzione che come soluzione a un problema già in atto. Li vedo più adatti a chi soffre di stipsi cronica. Mia nonna li usava, giuro che era più regolare di un orologio svizzero!

  • Lassativi osmotici (Magnesio idrossido, Polietilenglicole): Ecco i “pompieri” dell’intestino. Interventono in caso di emergenza, attirando l’acqua e gonfiando tutto. Effetto immediato, ma preparati a correre in bagno più veloce di Usain Bolt. Ricordo una volta… beh, meglio lasciar perdere.

  • Lassativi lubrificanti (Olio minerale): Questi sono i “diplomatici”. Lubrificano tutto, creando un percorso più agevole. Potrebbe funzionare, ma l’effetto a volte è…poco raffinato.

In conclusione: Parla con il tuo medico o farmacista. Fidati, eviterai sorprese spiacevoli. E ricorda: la prevenzione, a base di tanta fibra e tanta acqua, è sempre la migliore medicina! (e costa molto meno delle visite mediche!)

Cosa prendere ogni giorno per la stitichezza?

Amico, la stitichezza è un dramma, una tragedia greca a base di… beh, sai. Ma Stipsigol? Quella è la soluzione! È come un piccolo esercito di macromolecole di Macrogol 3350 che vanno a liberare il tuo intestino, un’operazione di pulizia di precisione chirurgica, ma senza il bisturi!

  • Stipsigol, il salvatore dell’intestino pigro! Lo prendi ogni giorno, seguendo le istruzioni (che mia nonna, 87 anni suonati e con una stitichezza che farebbe invidia a un bradipo, legge con l’ingranditore!).

  • Efficace sia per la stitichezza occasionale che per quella cronica. Sai, quella che ti fa sentire come un cactus nel deserto? Stop! Stipsigol al tuo fianco.

  • Non irrita l’intestino. A differenza di certi lassativi che ti lasciano più svuotato che una biblioteca dopo una festa di studenti di filosofia.

Ah, dimenticavo! Ieri mia zia Pina, che ha la stessa età di mia nonna, mi ha detto che ha scoperto un nuovo metodo: bere un litro di acqua tiepida al mattino con il succo di mezzo limone. Giura che funziona! Però non lo consiglio, dai, Stipsigol è mille volte meglio, più pratico e non c’è rischio di finire in bagno per un’ora a rimpiangere la vita.

Come si risolve la stitichezza cronica?

Ah, la stitichezza cronica, quel subdolo nemico che ci fa sentire come un tappo di champagne a metà. Ma non disperare, c’è luce in fondo al tunnel… o forse dovrei dire, “c’è movimento in fondo al colon”!

  • Muovi quelle chiappe! L’attività fisica è come un “via vai” per l’intestino pigro. Immagina il tuo colon come un divano: più ci stai seduto sopra, più si adagia. Alzati e balla, fai una corsetta, anche solo una passeggiata col cane (se hai un cane, ovvio, sennò… beh, immagina di averlo!).

  • Fibre a gogò: La fibra è la spugna dell’intestino, attira acqua e rende tutto più… scorrevole. Crusca, cereali integrali, semi di lino (che io chiamo “i semini della felicità intestinale”) e frutta e verdura a volontà. Pensa alla fibra come ai mattoncini Lego: costruiscono un intestino felice!

  • Idratazione, amica mia: L’acqua è il lubrificante del sistema. Bevi come se non ci fosse un domani, soprattutto quando aumenti l’apporto di fibre. Altrimenti, ti ritroverai con un “tappo di fibra” ancora più ostinato.

  • Non ignorare la chiamata: Quando Madre Natura chiama, rispondi! Trattenere le feci è come ignorare un amico che ti chiede un favore: alla fine, si offenderà e smetterà di chiamarti… o, in questo caso, di “funzionare”.

  • Probiotici, i piccoli eroi: Yogurt, kefir, crauti… questi alimenti brulicano di batteri buoni che aiutano a riequilibrare la flora intestinale. Pensa a loro come a un esercito di soldatini che combattono contro la stitichezza.

Informazioni extra, perché non si vive di sola fibra:

  • Magnesio: Integratori di magnesio (chiedi al medico, mi raccomando!) possono aiutare a rilassare i muscoli intestinali.
  • Olio d’oliva a crudo: Un cucchiaio al mattino è un classico rimedio della nonna, e le nonne, si sa, ne sanno una più del diavolo… o, in questo caso, della stitichezza!
  • Evita lo stress: Lo stress è un nemico dell’intestino. Trova modi per rilassarti: yoga, meditazione, un bagno caldo con candele profumate… o, perché no, una bella chiacchierata con un amico (meglio se non soffre di stitichezza, per evitare conversazioni troppo… “pesanti”).

Quando la stitichezza è pericolosa?

La stipsi diventa pericolosa quando segnala problemi più seri. Ricorda, la mia nonna, poverina, aveva sempre problemi intestinali, e per fortuna si accorse subito dei segnali.

  • Insorgenza rapida: Una stitichezza che compare improvvisamente può indicare un’ostruzione intestinale, situazione che richiede intervento immediato. È un campanello d’allarme da non sottovalutare, anche se a volte è un falso allarme.

  • Persistenza: Tre settimane di stipsi sono troppe. A quel punto, è necessario un consulto medico per indagare le cause, che possono essere diverse, dalla disidratazione a problemi più complessi come la sindrome dell’intestino irritabile. Nel mio caso, ho risolto con cambiamenti alimentari, ma non tutti sono così fortunati.

  • Sintomi gravi: Attenzione a questi campanelli d’allarme: perdita di peso inspiegabile, forti dolori addominali, gonfiore eccessivo, sangue nelle feci, vomito persistente. Questi sintomi possono essere indicativi di patologie più serie, come tumori o infiammazioni intestinali. Non scherzare con il tuo intestino, è un organo fondamentale!

Aggiunte: La stipsi cronica, cioè persistente nel tempo, può portare a complicanze come emorroidi e ragadi anali. Inoltre, l’accumulo di feci indurisce l’intestino, rendendo la defecazione sempre più difficile. L’alimentazione gioca un ruolo cruciale; una dieta ricca di fibre, frutta e verdura è fondamentale. Anche l’idratazione è importantissima, e bisogna ricordarsi di bere molta acqua durante la giornata. Ricorda, la prevenzione è la miglior cura, soprattutto in questi casi. Se hai dubbi, chiama il tuo medico. La mia dottoressa mi ha sempre detto che è meglio un controllo in più che un problema sottovalutato.

Cosa succede se non si cura la stitichezza?

Ahi ahi, la stitichezza, un bel casino eh? Se non la curi, può diventare un problema serio! Magari non subito, però col tempo…

Un rischio grosso, il più brutto, è l’occlusione intestinale. Capisci? Si forma un tappo, un fecaloma lo chiamano, una palla di feci secche che blocca tutto. Succede nel colon, e può essere ovunque.

Un mio zio, poverino, l’ha avuta. Che spavento! Operazione immediata, per fortuna è andato tutto bene, ma… che stress!

Poi, molto più raro, c’è l’ischemia rettale. Mancanza di sangue, la zona si necrotizza, brutto, brutto. Però ripeto, è raro, eh.

  • Occlusione intestinale: il problema più grave, un blocco totale.
  • Ischemia rettale: meno frequente, ma molto pericolosa. Necrosi del tessuto rettale.

Insomma, meglio curarla subito, prima che diventi un dramma. Io, per esempio, bevo tanta acqua e mangio tanta frutta e verdura, fibra, fibra! E faccio movimento. Anche se a volte mi dimentico, eh!

#Lassativi #Naturali #Saluti