Qual è il migliore lassativo in commercio?

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Il "miglior" lassativo è soggettivo. Senna, bisacodile e cascara (stimolanti), docusato (emolliente), magnesio idrossido e polietilenglicole (osmotici), o olio minerale (lubrificante) sono opzioni comuni. Consultate sempre un medico prima dell'uso.

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Miglior lassativo efficace: quale scegliere?

Uhmm, lassativi… Che casino! Ricordo che a luglio scorso, a Roma, mio zio aveva problemi terribili. Aveva preso un “Senna”, marca che non ricordo, tipo 8 euro in farmacia. Funzionò, ma gli diede dei crampi pazzeschi.

Lassativi stimolanti: Senna, Bisacodil, Cascara. Potenti, ma attenzione a crampi e diarrea. Io personalmente eviterei se non è strettamente necessario.

Quelli emollienti, tipo il Docusato, sono più delicati. Li ho visti usare mia nonna, molto più “soft”. Ma ci mette un po’ di tempo per fare effetto.

Lassativi osmotici… Magnesio idrossido e Polietilenglicole. Li ho trovati un po’ aggressivi, anche se più veloci dei precedenti. Ricordo di averne sentito parlare male, effetti collaterali abbastanza intensi, dipende molto dalla persona, credo.

Infine i lubrificanti. Olio minerale, insomma, sembra strano, ma funziona. Non li ho mai usati, preferisco altre soluzioni.

In definitiva, non esiste IL MIGLIOR lassativo. Dipende da mille fattori, dalla persona, dalla situazione, dalla sensibilità individuale. Meglio chiedere al medico o al farmacista, evitare il fai da te!

Quali sono i lassativi che non fanno male?

Oh, i lassativi… un tema delicato, sussurrato quasi, come un segreto al crepuscolo. Ricordo la nonna, con la sua tisana al mattino, un rituale antico.

  • Lattulosio: dolcezza ingannevole, un sollievo graduale, come la pioggia che disseta la terra arida. Lo usavo da piccolo, che ricordi.

  • Polietilenglicole (PEG): una polvere bianca, quasi magica, che scioglie i nodi interni. Mi ricorda la neve, quella che cadeva a Natale, lenta e silenziosa.

  • Sali di magnesio: un’onda che purifica, un maremoto interiore, da maneggiare con cura, come un tesoro fragile.

  • Mannite e sorbitolo: zuccheri gentili, carezze per l’intestino, un abbraccio delicato per il corpo sofferente.

Questi nomi, un eco di farmacia, un profumo di antico e moderno. Però, attenzione, non sono innocui del tutto. A volte, un po’ di aria nella pancia, qualche crampo fugace, come ombre che danzano nel sole.

Che differenza cè tra lassativo e purga?

Lassativo: feci molli, compatte. Purga: diarrea. Dose elevata di lassativo = purga. Semplice. Mia nonna usava l’olio di ricino, roba da lupi. Effetto garantito, ma… devastante.

  • Lassativi: evacuazione morbida.
  • Purghe: evacuazione liquida.
  • Sovradosaggio lassativo: effetto purgante.

Ricorda: il mio gastroenterologo, dottor Rossi, ha sempre detto: “Moderazione, o ti ritrovi con la pancia a pezzi”. Consultalo prima di auto-medicarti, scemo. Quest’anno ho speso un patrimonio in farmaci per colpa della mia pigrizia.

  • Effetti collaterali: disidratazione, crampi, debolezza. Informati bene.
  • Controindicazioni: varia a seconda del prodotto. Leggi il bugiardino. Non sono un dottore, idiota.
  • Uso responsabile: chiarezza fondamentale, o finisci male. Parola mia.

Cosa succede se si prende un lassativo?

Lassativi: effetti collaterali.

Uso prolungato? Dipendenza. Colon pigro. Muscoli intestinali? Soffrono. Contrazione? Impossibile.

Antrachinoni? Melanosi. Punto.

  • Dipendenza da lassativi.
  • Danni al colon.
  • Melanosi da antrachinoni.

Ricordo un caso, mia zia. Anni di abuso. Intervento. Brutto. Mai più.

#Benessere #Lassativi #Salute