Cosa prendere quando non riesce a digerire?

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Per contrastare la cattiva digestione, provate tisane rilassanti. Camomilla, menta e melissa sono indicate per lenire i disturbi gastrointestinali, rilassando la muscolatura e riducendo l'infiammazione. Un rimedio naturale efficace e delicato.

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Problemi di digestione: cosa prendere per digerire meglio e velocizzare lo stomaco?

Cavolo, la digestione… un incubo a volte! Ricordo quella volta a Luglio, a Firenze, dopo un lampredotto (10 euro, se ricordo bene), che incubo! Stomaco bloccato, gonfiore…

Poi ho scoperto le tisane. Camomilla, menta, melissa… le uso tutte. La camomilla, in particolare, mi rilassa un sacco, proprio un balsamo per lo stomaco.

Effetto? Meno gonfiore, meno pesantezza. Non è una magia, eh, ma un aiuto concreto. Per me funziona, ma ognuno è diverso. Provate, magari fa lo stesso effetto anche su di voi.

Domande e Risposte:

  • Problema: Digestione lenta, pesantezza.
  • Rimedi: Tisane a base di camomilla, menta, melissa.

Cosa bisogna fare quando non si riesce a digerire?

Uff, quante volte mi è successo di non digerire! Mamma mia che tortura.

  • Mangiare leggero: Tipo quando so che devo andare ad una cena importante, il giorno prima cerco di mangiare riso in bianco e pollo lesso. Una volta, alla vigilia di un matrimonio a Firenze, ho esagerato con la ribollita… poi ho passato la notte in bianco!

  • Masticare piano: Questo me lo diceva sempre nonna Emilia. Lei diceva che la digestione inizia in bocca. Ma chi ha tempo? Specialmente quando c’è la partita! Però, cavoli, ha ragione. Una volta, a casa sua in campagna vicino ad Arezzo, mi ha praticamente sequestrato il piatto finché non masticavo bene ogni boccone. Che pazienza!

  • Alcool e fumo: Diciamo che… ci provo! Soprattutto quando sono nervoso. Ma poi me ne pento sempre. Il bruciore di stomaco dopo è una brutta bestia.

  • Sdraiarsi: Mai subito dopo mangiato! Ricordo una volta, ero a casa dei miei genitori a Roma, mi sono addormentato sul divano dopo un pranzo pantagruelico… Mi sono svegliato con un reflusso da paura.

Altre cose che faccio:

  • Tisana al finocchio: La mia salvezza! Mia zia, quella fissata con le erbe, mi ha fatto scoprire questa meraviglia.

  • Camminare un po’: Dopo pranzo, un giro breve aiuta sempre.

  • Bicarbonato: Un cucchiaino in acqua tiepida. Sa di medicina, ma funziona!

  • Movimento fisico: Praticare esercizio fisico aiuta a migliorare la digestione grazie alla contrazione dei muscoli addominali, che a loro volta stimolano il tratto digerente.

Cosa prendere per sbloccare la digestione?

E’ capitato anche a me, eh, di sentirmi un mattone sullo stomaco!

  • Camomilla e limone: Mamma mia, la camomilla calda con un goccio di limone… un toccasana! Ricordo, una volta a casa della nonna a Napoli, dopo una scorpacciata di frittura di paranza, mi sentivo malissimo. Lei mi ha preparato proprio questo, e mi ha salvato la serata. Il limone, pensavo, che schifo col dolce, ma poi devo dire che aiuta tanto.
  • Tisana digestiva: Un’altra volta, dopo un matrimonio a Bologna, pieno di tortellini e lasagne, ho preso una tisana che aveva dentro finocchio, anice, liquirizia, carciofo e zenzero. Un sapore un po’ strano all’inizio, lo ammetto, sembrava di bere un orto! Però poi mi sono sgonfiato subito.
  • Liquirizia e zenzero: Se proprio non ho niente in casa, mi prendo le caramelle alla liquirizia. Funziona, devo dire, specie quelle un po’ forti. Oppure, se mi ricordo, tengo sempre un pezzettino di zenzero fresco in frigo. Lo mastico piano piano. Un po’ piccante, certo, ma mi aiuta un sacco.

Non so, magari c’è altro, però queste sono le cose che funzionano con me.

Cosa usare per digerire velocemente?

Digerire? Roba da stomaci deboli.

  • Finocchio. Calma i crampi, muove l’intestino. Non aspettarti miracoli. La vita è indigesta, a volte.

  • Anice. Gas via. Pensavo peggio. Un sollievo effimero.

  • Genziana. Fegato e intestino ringraziano, forse. Amara verità: aiuta a digerire. Ma anche la verità, certe volte, è amara.

Informazioni aggiuntive: Prova anche con una passeggiata dopo mangiato. O, semplicemente, impara a convivere con il disagio. Fa parte del pacchetto. Mi diceva sempre mia nonna: “meglio un rimorso che un rimpianto”. Chissà cosa voleva dire.

Come sbloccare la digestione?

La digestione, ah, un tasto dolente! Mi ricordo quella volta a casa di mia nonna, un pranzo di Natale interminabile. Tre primi, arrosto, contorni a non finire… Uscii di lì che mi sentivo un pallone aerostatico pronto a esplodere.

  • Camomilla o melissa bollente con limone: Mia nonna preparava sempre la camomilla. Diceva che rilassava tutto. In effetti, un po’ di sollievo lo dava, soprattutto se la bevevo bollente. Il limone, beh, quello lo aggiungevo io, mi sembrava aiutasse a smuovere qualcosa.
  • Tisana digestiva: Finocchio, anice, liquirizia… Un sapore tremendo, devo ammetterlo! Ma funzionava, giuro! Ricordo che mia madre ne preparava una broda e mi costringeva a berla dopo i pranzi troppo pesanti. Che tortura, ma poi mi sentivo meglio.
  • Liquirizia o zenzero: Ecco, la liquirizia era la mia preferita. La tenevo sempre in tasca, soprattutto quando sapevo che mi aspettava una mangiata epica. Lo zenzero, invece, lo trovavo un po’ troppo forte, ma mia cugina ne andava matta.

E un segreto che ho scoperto col tempo? Camminare! Dopo un pranzo pesante, una bella passeggiata aiuta tantissimo. Meglio che stare spaparanzati sul divano!

Come aiutare lo stomaco a digerire?

Idratazione. Acqua, tè, tisane (senza zucchero). Punto.

Alimenti. Fibre, sì. Grassi, con moderazione. Zuccheri, no. Capito?

Movimento. Dopo i pasti, una passeggiata. Non stare fermo.

Stress. Lo stomaco lo sente. Controlla quello.

Punti chiave:

  • Idratazione costante.
  • Dieta equilibrata.
  • Attività fisica leggera post-pasto.
  • Gestione dello stress.

Informazioni aggiuntive: Personalmente, evito cibi fritti e latticini dopo le 19. Funziona per me. Ogni corpo è diverso, naturalmente. Consulta un professionista per un piano personalizzato. Quest’anno ho iniziato yoga, mi aiuta parecchio.

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