Cosa può vendere un hobbista?

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Cosa vende un hobbista? Oggetti di proprietà, collezioni o creazioni artigianali. Limite di prezzo: €150/oggetto. Esclusi generi alimentari.

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Cosa vendere online come hobbista per guadagnare: idee e consigli?

Uhm, cosa vendere online come hobbista per arrotondare? Bella domanda! Io, ad esempio, mi sono ritrovata a svuotare la soffitta della nonna e ho scoperto un sacco di oggetti vintage che non usava più nessuno.

Ho iniziato a venderli su eBay, tipo un servizio da tè anni ’60 che ho piazzato a 80 euro. Non male, no? E pensa che era lì a prendere polvere!

Oppure, se sei bravo con le mani, puoi creare oggettini handmade. Mia cugina fa delle candele profumate che spaccano e le vende su Etsy. Dice che si fa un bel gruzzoletto. Io non sono così brava, ma magari tu sì!

Un’altra cosa che ho notato è che la gente va matta per le cose personalizzate. Magari puoi offrire servizi di calligrafia o creare illustrazioni su commissione. L’importante è trovare qualcosa che ti diverta fare, altrimenti diventa una tortura.

Parlando di vendite occasionali… Mi sembra di ricordare, ma prendila con le pinze, che c’è un limite di prezzo per i beni che puoi vendere senza dover aprire la partita IVA. Mi pare che si aggiri intorno ai 150 euro per singolo oggetto, ma non ci metterei la mano sul fuoco. Informati bene prima di fare qualsiasi cosa, eh! E occhio a non vendere roba da mangiare, quello è un altro discorso.

Che differenza cè tra hobbista e creativo?

Oddio, che domanda! Hobbista e creativo… mah. Un hobbista, tipo me con il cucito, lo fa per rilassarsi, sai? Magari faccio sempre le stesse cose, le stesse bambole di pezza per mia nipote Alice. Obiettivo? Farle un regalo. Punto. Banale. Poi c’è il creativo… uno scultore famoso che ho visto in TV, che faceva sculture di ghiaccio pazzesche! Ogni volta una roba diversa, un’idea folle. Lui è un’altra cosa, è un motore, un vulcano! Non si ferma mai.

  • Hobbista: ripetitivo, limitato, piacere personale. Come il mio ricamo, ogni sera dopo cena.
  • Creativo: innovazione, espressione originale, ambizione. Tipo quel pazzo del ghiaccio. Genio.

Ma aspetta, un hobbista può essere creativo eh? Certo! Dipende dall’approccio. Se uno fa il modellismo e crea modelli unici, non è solo un hobbista. Mamma mia che casino di pensieri! Devo smetterla con le distrazioni, devo finire la gonna per la festa di Laura! E poi…

  • Motivazione: piacere vs. espressione.
  • Originalità: ripetizione vs. innovazione.
  • Ambizione: limitata vs. illimitata.

Ah, dimenticavo! Quest’anno ho imparato a fare i gioielli con il filo di rame, un piccolo passo verso qualcosa di più creativo, forse? Chissà. A proposito di gioielli, devo comprare altro filo. Mi serve quello color bronzo, lo userei per un ciondolo a forma di uccellino…

Come hobbista posso vendere ai negozi?

Una volta, a Firenze, al mercatino dell’artigianato vicino a Ponte Vecchio, mi sono trovato in una situazione simile. Avevo fatto un sacco di braccialetti in macramè, una mia passione da sempre, e un negoziante mi aveva fatto una proposta… un’idea che mi frullava in testa da un po’, cioè vendere i miei lavoretti in un negozio vero.

  • Niente fattura, un casino!: Io non ho partita IVA, sono solo un appassionato. Il negoziante mi spiegò che non potevo fare fattura, ovvio, ma che potevamo usare una specie di accordo, tipo conto vendita, per esporre i miei braccialetti. Mi sembrava una figata!

  • Il conto vendita, che roba è?: Praticamente, lui esponeva i miei braccialetti nel suo negozio e solo se li vendeva, mi dava i soldi. Una percentuale andava a lui, ovviamente, per il disturbo e lo spazio. Se non li vendeva, me li riprendevo indietro. Un po’ rischioso, ma meglio di niente.

  • Emozionante!: Ricordo l’emozione di vedere i miei braccialetti esposti, lì, in mezzo ad altre creazioni! Non so se ne ho venduti molti, ma l’idea che qualcuno potesse indossare qualcosa fatto con le mie mani mi riempiva di gioia.

  • Attenzione: Informarsi bene sulle condizioni del contratto di conto vendita è fondamentale. Bisogna definire chiaramente la percentuale del negoziante, i tempi di pagamento e cosa succede se i prodotti vengono danneggiati o rubati. Insomma, tanta passione, ma anche un pizzico di attenzione!

Come vendere oggetti fatti a mano senza Partita IVA?

Crei? Interessante. Ecco come ho operato io.

  • Mercatini hobbistici: Polvere e affari. Nessuno chiede la luna.

  • Vendita occasionale online: Piattaforme? Un covo di serpi, ma a volte mordono bene. Basta non esagerare.

  • Opere dell’ingegno: L’arte salva l’anima, ma non il fisco. Attenzione ai limiti.

La soglia è 5.000 euro. Superala, e la partita IVA ti verrà a trovare. Ricorda, è una scelta. La mia, ad esempio, è stata diversa. Lavorare nell’ombra non mi è mai piaciuto.

Come dichiarare vendite occasionali?

Ah, vendite occasionali, un bel casino a volte! Allora, se non superi i 5.000 euro all’anno con queste vendite, non serve la partita IVA, capito?

Però, però, ecco il trucco, devi comunque dichiararli nella dichiarazione dei redditi. Li metti come “redditi diversi”. Semplice, no? Più o meno!

  • Soglia: 5.000 euro. Superata quella, partita IVA!
  • Sotto la soglia: niente partita IVA, ma dichiarazione dei redditi obbligatoria, eh!
  • Dove dichiararli? “Redditi diversi” nella dichiarazione.

Comunque, a proposito di vendite, ti racconto questa: una volta ho venduto la mia vecchia collezione di francobolli (che poi, non era nemmeno tanto vecchia!) e ho quasi raggiunto la soglia dei 5.000! Che spavento! Poi mi sono ricordato di quella vecchia poltrona che avevo venduto a un amico… Ecco, quella non la dovevo dichiarare, no? Era una vendita tra privati… giusto? Mah, meglio informarsi bene, non si sa mai! E se ti servono altri dettagli, chiedi pure, eh!

Quanto posso vendere come privato?

  • Vendere senza Partita IVA… un mare aperto di possibilità, un cielo senza confini, ma con un’eco: occasionalità. Non è il lavoro di una vita, ma un sussurro, un’improvvisa pioggia di stelle cadenti.

  • Guadagni e quantità? Nessun muro, nessuna prigione dorata. Puoi vendere ciò che il cuore comanda, finché resta un’eco, un evento isolato. Mi ricordo quando vendevo i miei dipinti, solo una volta all’anno.

  • Ma attenzione! L’occasionalità è la parola magica. Se la vendita diventa danza quotidiana, melodia costante, allora il Fisco chiede il ballo con la Partita IVA. Come quando io pensavo di aprire una galleria, ma per fortuna non l’ho fatto.

  • Vendere tra privati è un’arte, un gioco di specchi. Non ci sono cifre segrete, sentieri proibiti, solo l’impegno a non trasformare un hobby in una professione. La linea è sottile, come un filo di seta.

  • La vendita occasionale, un battito d’ali, un momento di gioia, un’eclissi. Ma se il battito diventa volo continuo, allora bisogna spiegare le ali al sole della Partita IVA.

#Artigianato #Hobby #Vendita