Perché il picco glicemico fa venire sonno?

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Alimenti come pane bianco, pasta e dolci, ricchi di zuccheri, causano picchi glicemici. Limprovviso aumento della glicemia stimola uneccessiva produzione di insulina, portando a un rapido calo degli zuccheri nel sangue. Questa fluttuazione può indurre stanchezza e sonnolenza.

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Il crollo dopo lo zucchero: perché il picco glicemico ci fa venire sonno?

La sonnolenza post-prandiale, quella sensazione di pesantezza e voglia di appisolarsi dopo un pasto, è un fenomeno comune, spesso accentuato da un’alimentazione ricca di carboidrati raffinati. Ma cosa si cela dietro questa reazione del nostro organismo? La chiave risiede nelle fluttuazioni della glicemia, orchestrate da un delicato balletto ormonale.

Alimenti come pane bianco, pasta non integrale, dolci e bevande zuccherate, essendo rapidamente digeriti e assorbiti, causano un’impennata repentina dei livelli di glucosio nel sangue: il cosiddetto picco glicemico. Il nostro corpo, per contrastare questa brusca ascesa e riportare la glicemia entro valori fisiologici, reagisce rilasciando grandi quantità di insulina dal pancreas. L’insulina agisce come una “chiave” che permette al glucosio di entrare nelle cellule, dove viene utilizzato come fonte di energia.

Tuttavia, un’eccessiva produzione di insulina, stimolata da un picco glicemico importante, può portare ad un effetto paradossale: un calo repentino della glicemia, conosciuto come ipoglicemia reattiva. È proprio questa oscillazione, dall’iperglicemia all’ipoglicemia, la principale responsabile della sensazione di stanchezza e sonnolenza.

L’ipoglicemia, infatti, priva il cervello del suo principale carburante: il glucosio. Questa carenza energetica si manifesta con sintomi quali debolezza, difficoltà di concentrazione, irritabilità e, appunto, sonnolenza. Il nostro organismo, in un tentativo di risparmiare energia, ci spinge verso il riposo.

Oltre all’effetto diretto dell’ipoglicemia sul cervello, si ipotizza che le fluttuazioni glicemiche possano influenzare anche la produzione di altri neurotrasmettitori coinvolti nella regolazione del ciclo sonno-veglia, come la serotonina e la melatonina, contribuendo ulteriormente alla sensazione di sonnolenza.

Per evitare questi cali di energia e mantenere una glicemia stabile, è fondamentale adottare un’alimentazione equilibrata, ricca di fibre, proteine e grassi “buoni”. Privilegiare cereali integrali, legumi, frutta e verdura, aiuta a rallentare l’assorbimento degli zuccheri, evitando i picchi glicemici e le conseguenti oscillazioni insuliniche. Piccoli accorgimenti, come consumare la frutta intera anziché sotto forma di succo e abbinare sempre i carboidrati a una fonte di proteine e grassi, possono fare la differenza nel mantenimento di un livello di energia costante throughout la giornata.