Quali sono le conseguenze di essere indagati?

Essere indagati… Che peso, che nodo allo stomaco. Ti senti come se ti avessero messo un’etichetta addosso, una macchia. E tutti, anche se non lo dicono, lo vedono. Iscrizione nel registro degli indagati… Quasi una condanna anticipata. E poi, le restrizioni. Magari non subito, ma l’idea che possano limitarti la libertà… ti toglie il respiro. Mi viene in mente un amico, coinvolto in una storia assurda, gli avevano vietato di uscire dalla città per mesi. Mesi! Come si fa a vivere così? Sospeso, in attesa.

Certo, c’è il diritto alla difesa, per fortuna. Ma a quale prezzo? Trovare un avvocato, ricostruire ogni dettaglio, presentare prove, confutare le accuse… una battaglia, un percorso ad ostacoli. E intanto, la vita si ferma, o quasi. Ricordo mia zia, accusata ingiustamente di una frode. Anni di processi, di ansia, di spese legali. Poi, finalmente, l’archiviazione. Ma quanta fatica, quanta sofferenza… a cosa è servito tutto quel tempo perso?

E alla fine, due strade: il processo, con tutta la sua incertezza, il suo peso; o l’archiviazione. Che poi, anche se sei “pulito”, qualcosa rimane. Un’ombra, un dubbio. Come una cicatrice che non si rimargina del tutto. Ti chiedi se davvero ne vale la pena, se tutto questo dolore, questa angoscia può essere cancellata da un pezzo di carta. Forse sì, forse no. Ma di sicuro, essere indagati lascia il segno. E non è facile dimenticarlo.