Quanto fattura un artigiano?

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Caspita, che forbice! Da 5.000 a 50.000 euro al mese... dipende davvero da mille fattori! Penso che un artigiano che fa solo lavori piccoli e semplici difficilmente arrivi ai 50.000, mentre chi ha una bottega affermata, magari con dipendenti e lavori importanti, potrebbe anche superarla. Mi viene da pensare a quanto impegno, passione e, soprattutto, abilità ci voglia per arrivare a quei numeri più alti. Un po mi emoziona, un po mi fa sentire inadeguato!

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Quanto guadagna un artigiano? Boh, la verità è che non lo so davvero. Ho sentito dire cifre pazzesche, da 5.000 a 50.000 euro al mese! Ma davvero? Cinquantamila euro? Mi sembra una follia, una cifra che quasi mi fa venire le vertigini.

Ricordo mio zio, un falegname bravissimo, le sue mani erano magiche, sapeva dare forma al legno come fosse plastilina. Lui? Credo che si avvicinasse di più ai 5.000, magari un po’ di più nei periodi buoni, ma mica di più, certo, senza dipendenti, solo lui e la sua piccola bottega, un po’ nascosta, in un paesino sperduto. Eppure, la sua soddisfazione non stava nel conto in banca, ma nel creare, nel vedere prendere forma le sue idee, nel lasciare un segno, un mobile solido e bello, fatto con amore e fatica.

Poi penso ad un amico, un restauratore di mobili antichi, un vero artista, che lavora su pezzi unici, di valore inestimabile. Lui, sì, forse si avvicina a quei 50.000, o li supera anche. Ma quanti anni di studio, di esperienza, di sacrifici ci vogliono? Quanti no, quante notti insonni, quanta dedizione! E poi, la responsabilità… un errore e addio capolavoro, e magari anche addio cliente.

Cinquemila o cinquantamila… è un abisso. Mi chiedo spesso, cosa mi manca per arrivare a quei livelli? Solo talento? No, di sicuro anche impegno, determinazione, e poi, un pizzico di fortuna, non si può negare. Forse anche un po’ di furbizia, nel trovare la propria nicchia, nel sapersi vendere, cose che a me… beh, ammettiamolo, mi vengono meno. Mi emoziona pensare a questi artigiani di successo, ma in un certo senso, mi sento anche un po’ piccolo, un po’ inadeguato. Forse, la vera ricchezza sta altrove, non solo nei numeri sul conto in banca. Forse.