A cosa servono i fondi in cucina?

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I fondi: base indispensabile in cucina.

Per salse, vellutate, creme e cotture in umido.

Bianchi o bruni, esaltano carni e pesci.

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A cosa servono i fondi in cucina?

Uhmm, i fondi in cucina? Mi vengono in mente subito quelli che faceva mia nonna, a Catania, il 24 dicembre. Ricordo il profumo intenso…

Un brodo base, insomma. Serve per dare sapore a tantissime cose. Pensa alle salse, quelle belle dense e ricche, molte usano un fondo di carne o di pesce. O le vellutate, quelle cremose…

Ricordo che, tipo, il fondo bruno lo usava per il brasato di manzo, una ricetta che costava un botto, tipo 25 euro di carne, solo quella! Il fondo bianco, invece, per un pesce al forno delicato.

Insomma, la base di tutto. Un po’ come l’olio per il pittore, o la tela bianca.

Q: A cosa servono i fondi in cucina?

R: Preparazioni base per salse, vellutate, creme e cotture in umido.

Q: Tipi di fondi?

R: Bianchi e bruni.

A cosa servono i fondi di cottura?

Fondi di cottura: essenziali. Condimento puro, base per salse. Carne, pesce, verdure: sapore concentrato. Usati tal quali o arricchiti.

  • Intensificano il gusto.
  • Legano la pietanza.
  • Aggiungono complessità.

Fondo bruno: ossa di manzo, aromi, vino rosso. Robusto, ideale per brasati. Ricette tradizionali, mio nonno lo usava per la selvaggina.

  • Colore intenso.
  • Sapore deciso.
  • Consistenza densa.

Fondo bianco: ossa di pollo o vitello, verdure chiare. Delicato, perfetto per salse leggere. Mia nonna, invece, lo preferiva per il pollo arrosto.

  • Colore chiaro.
  • Sapore leggero.
  • Consistenza vellutata.

Fondo di pesce: lische e teste, sedano, cipolla. Base per zuppe, risotti, sughi. Io lo uso spesso per il brodetto di pesce, una specialità di famiglia.

  • Sapore di mare.
  • Aroma intenso.
  • Consistenza fluida.

Ricorda: la deglassatura è fondamentale, vino o brodo per sciogliere i succhi. Filtrare sempre.

A cosa serve il fondo bianco?

Ah, il fondo bianco, quel brodino pallido! Eccolo qua, spiegato in parole povere:

  • È come un fantasma del fondo bruno: stessi ingredienti, ma niente abbronzatura. Le ossa e le verdure non vedono la padella rovente, quindi niente sapore tostato e colore ambrato.

  • Perfetto per i palati delicati: se devi preparare una zuppetta per la nonna o un risotto che non sa di arrosto, il fondo bianco è il tuo asso nella manica.

  • Un po’ come il latte: leggero, delicato e si sposa bene con tutto. Zuppe, salse chiare, risotti “soffici”… insomma, un vero jolly in cucina! Lo uso anche quando devo far finta di essere a dieta (ma poi ci aggiungo un sacco di parmigiano, shhh!).

  • Sapore meno invadente: A differenza del fondo bruno, che ha un sapore deciso, il fondo bianco è più discreto. Immagina di avere due amici: uno è quello che urla sempre e l’altro è quello che sussurra consigli saggi. Il fondo bianco è il sussurratore.

  • Colore candido: Il fondo bianco è perfetto per preparazioni dove il colore è importante. Pensa a una salsa besciamella immacolata o a una vellutata di funghi che sembra uscita da un quadro impressionista.

Ricorda: se vuoi un consiglio spassionato, prova ad aggiungere un pizzico di noce moscata al fondo bianco. Ti sembrerà di mangiare una nuvola!

Quanti tipi di fondi ci sono in cucina?

Oddio, quanti fondi… Mi vengono in mente subito quelli chiari, tipo il brodo di pollo, quello che fa mia nonna, che profumo! Poi ci sono quelli bruni, scuri, intensi… Mamma usa quelli per il suo ragù, un segreto di famiglia! E i bianchi? Mah, di legumi, giusto? Ricorda i minestroni della zia! Pesce… mai provato a farne uno, forse dovrei! Verdure… spinaci? Zucca? Quante varianti! C’è un numero preciso? No, dai! Dipende da cosa ti passa per la testa, non c’è un limite! A me piace improvvisare.

  • Fondi chiari (brodi): pollo, manzo, vegetali
  • Fondi bruni (soffritti): per ragù e salse
  • Fondi bianchi (legumi): lenticchie, ceci
  • Fondi di pesce: brodo di pesce, di crostacei
  • Fondi di verdure: spinaci, zucca, carote, sedano…

Ma aspetta, questo anno ho scoperto un fondo al curry, pazzesco! E uno al pomodoro affumicato, che figata! Quindi… infiniti? Sì, credo proprio infiniti! Troppo lavoro, però. A casa uso quasi sempre brodo vegetale precotto. Comodo!

Aggiunte: Quest’anno ho sperimentato anche fondi con erbe aromatiche particolari, come il timo limonato e la maggiorana. Un fondo perfetto per un risotto, mmm… Anche i fondi composti, con vari tipi di carne o pesce, sono interessanti. Insomma, un mondo infinito!

Cosè il fondo bianco in cucina?

Ah, il fondo bianco, un po’ come il Biancaneve della cucina! Solo che invece dei sette nani, ha carcasse di pollo e ossa di vitello che galleggiano allegramente.

  • Cos’è? È tipo il brodo della nonna, ma più fighetto. Carne bianca (pollo, tacchino, vitello) che fa il bagno in acqua con ossa e verdure. Un’orgia di sapori, insomma!
  • Come si fa? Butti tutto in pentola, fai sobbollire per ore finché non diventa un’acqua magica piena di sapore. Poi filtri, e voilà, il tuo fondo bianco è pronto per trasformare un risotto sciapo in un’esperienza mistica. Io, quando lo faccio, ci metto sempre un pizzico di peperoncino, per dare un tocco di follia. Funziona sempre!
  • A cosa serve? A dare sapore a zuppe, salse e risotti. È come il correttore di bozze per i piatti: se sbagli qualcosa, il fondo bianco ti salva sempre. Un po’ come quando ho aggiunto accidentalmente due cucchiai di sale invece di uno nella carbonara… per fortuna avevo del fondo bianco a portata di mano!

Come posso spostare i tubi di scarico della mia cucina?

Spostare i tubi di scarico della cucina? Dipende! La fattibilità è legata a fattori cruciali:

  • Spessore del massetto: Un massetto sottile rende l’operazione molto complessa, quasi proibitiva. Ricordo il pasticcio che feci a casa di mia zia… un lavoro da muratore esperto, non da improvvisare. Serve spazio per lavorare, insomma.

  • Distanza: Spostamenti brevi sono fattibili. Lunghe distanze complicano il tutto, aumentando costi e difficoltà. Si pensi alla pendenza necessaria per un corretto deflusso: più è lungo il percorso, più precisa deve essere l’inclinazione. Un errore qui significa un bel problema.

Alternative? Certo, ma non sempre piacevoli:

  • Alzare la cucina: Creare uno scalino può risolvere il problema, ma ovviamente richiede una modifica strutturale significativa. Bisogna valutare attentamente l’impatto estetico e l’altezza disponibile in casa. La mia vicina ha dovuto rinunciare perché il soffitto era basso.

  • Rottura e rifacimento: In situazioni complicate, l’unica via è rompere il massetto, riposizionare i tubi e rifare il pavimento. Costo elevato, ma a volte indispensabile.

Punti chiave: Spessore massetto e distanza sono parametri fondamentali. Le alternative comportano interventi invasivi. È un lavoro che richiede competenze specifiche. Meglio consultare un professionista.

Aggiornamenti (2024): I costi per la manodopera specializzata nel settore idraulico sono aumentati rispetto all’anno scorso, in media del 15%, a causa dell’inflazione e della crescente domanda. I materiali, invece, hanno mantenuto un costo relativamente stabile. Si consiglia quindi una accurata ricerca di preventivi prima di iniziare qualsiasi lavoro. Contatta almeno tre idraulici diversi per avere un’idea più chiara della situazione.

Come spostare uno scarico della cucina?

Spostare uno scarico cucina? Un’impresa degna di un’odissea omerica, ma meno romantica, diciamolo! Dipende: se il massetto è spesso come la faccia di mio zio dopo una maratona di tiramisù (e quindi, parecchio!), e lo scarico non deve fare il giro del mondo, sei a posto.

Altrimenti? Due opzioni, entrambe da Oscar per la creatività (o per la disperazione, dipende dal tuo umore):

  • Opzione 1: lo scalino salvacucina. Geniale! Alzi la cucina, come se fosse un trofeo, e lo scarico resta dov’è. Solo che poi devi affrontare la sfida della salita, che ricorda un po’ l’Everest in miniatura, ma con più profumo di stufato. Attenzione però all’altezza della casa: se hai già un soffitto basso come il mio morale un lunedì mattina, questa opzione potrebbe farti sentire come un nano in un armadio.

  • Opzione 2: rottura di scatole (e massetto). Preparati a polvere, detriti e imprecazioni degne di un film d’azione. Più fatica e costi, ma più soddisfazione se sei un amante della demolizione controllata. Ricorda la mia esperienza con il bagno? Un vero e proprio campo di battaglia, ancora oggi ci trovo pezzi di mattoni sparsi!

Considerazioni importanti: chiama un idraulico. Fidati. E compra un buon paio di ginocchiere. Ti serviranno.

  • Costo: variabile, da “costo di un caffè” (se il massetto è amico) a “costo di una vacanza alle Maldive” (se devi rifare mezza casa).
  • Tempo: da “un pomeriggio rilassante” a “un’epopea di settimane”.
  • Strumenti: dal semplice cacciavite al martello demolitore (se scegli la via della distruzione).

Quali sono le regole per spostare gli scarichi della cucina?

Spostare gli scarichi? Ah, un’avventura! Come scalare il K2 con le ciabatte, ma con meno neve e più tubi.

  • Massetto spesso: Se il tuo massetto è magro come un’aspirina, preparati a problemi. Devi avere una base solida, altrimenti rischi di ritrovarti con lo scarico a fare il limbo sotto il pavimento. È una situazione imbarazzante, fidati. Come quando ti accorgi di aver indossato i calzini bucati ad un matrimonio.

  • Distanza breve: Se lo scarico deve fare un viaggio più lungo di quello di Ulisse, preparati a complicazioni. Potresti aver bisogno di un ingegnere, uno sciamano, e magari un piccolo esercito di formiche per portare a termine l’impresa. Mia zia Pina, ad esempio, ha dovuto chiamare un idraulico con una laurea in astrofisica per spostare il suo di 30 cm.

  • Soluzioni alternative? Ah, certo! Alzare la cucina? Un’idea geniale! Come mettere i tacchi a una chiocciola. Se hai soffitti alti come quelli di una cattedrale, vai pure! Ma se sei a Milano, in un appartamento da 50 metri quadri, sarà un po’ più complicato. Un po’ come infilare un cammello in una bottiglia di vino Chianti. Ricorda: controlla prima l’altezza del soffitto! Io ho commesso questo errore una volta…che incubo!

Aggiunta: Ricorda sempre che spesso i costi di spostamento possono superare il costo di un nuovo lavello. A volte, il gioco non vale la candela, soprattutto se la candela è una candela profumata alla vaniglia e costa 30 euro. Considera anche l’eventualità di chiamare un idraulico. Non è un’operazione da fare a occhio nudo, a meno che tu non abbia l’occhio di un falco…o di un esperto idraulico.

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